ponte morandi genova paola de micheli

AUTOSTRADE PERDUTE – IL M5S ATTACCA SULL’IPOTESI DELLA MAXIMULTA AL POSTO DELLA REVOCA DELLA CONCESSIONE: “NON SCHERZIAMO, NON CI SARANNO SCONTI” - IL PD ORMAI PARE CONVINTO, E INFATTI LA DE MICHELI NON PRONUNCIA LA PAROLINA MAGICA MA FA CAPIRE CHE È D’ACCORDO CON I GRILLINI: “LE LORO OFFERTE SONO INSUFFICIENTI, I PEDAGGI VANNO ABBASSATI. VA RIVISTA LA CULTURA DEL RAPPORTO…”

camion basko ponte morandi

1 – AUTOSTRADE, FONTI M5S: NIENTE SCONTI, REVOCA E GIÙ PEDAGGI

(LaPresse) - "Maxi multa? Non scherziamo. Lo Stato non accetta carità, solo giustizia per le vittime. Per chi ha causato il crollo del ponte Morandi non ci saranno sconti.

 

Ci sono le famiglie di 43 vittime che ancora attendono giustizia. La revoca della concessione ad Autostrade va inoltre nella direzione di un successivo abbassamento dei pedaggi. Bisogna cambiare il sistema degli affidamenti". Così fonti M5S.

 

2 – DE MICHELI "AUTOSTRADE? LA LORO OFFERTA NON BASTA PER EVITARE LA REVOCA ABBASSINO I PEDAGGI"

patuanelli paola de micheli

Goffredo De Marchis per “la Repubblica”

 

«Autostrade comprende i 600 milioni della ricostruzione del Ponte Morandi nel risarcimento che offre allo Stato? Sono soldi già previsti per legge. Se la discussione comincia così non è solo insufficiente, è anche irricevibile». Da qualche parte, nel gigantesco ufficio della ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli a Porta Pia, sono nascoste le slide già pronte per decidere, dopo il crollo di Genova, la sorte di Aspi, la società dei Benetton che controlla 3000 chilometri di rete autostradale. Nei prossimi giorni, con Giuseppe Conte, De Micheli inizierà un primo esame delle carte.

il ponte morandi nel video girato da un drone 5

 

Vengono fuori le «imperdonabili negligenze» di cui ha parlato il premier?

«Sono emerse carenze nella manutenzione e nei controlli che non sono stati fatti a regola d' arte, come si dice in cantiere. E non riguardano solo il Morandi».

 

paola de micheli 2

C' è un modo con cui Autostrade può evitare la revoca? È in corso un negoziato?

«L' adozione dell' eventuale revoca poggia su due basi: giuridica ed economica. Vanno valutate entrambe. Le decisioni del caso verranno condivise con il premier e con i ministri».

 

Con quali tempi?

«Non mi sbilancio. Ma la verifica è praticamente conclusa».

 

Aspi può evitare la rottura della concessione?

PAOLA DE MICHELI GIUSEPPE CONTE

«Ha fatto diverse proposte anche al precedente governo. Queste interlocuzioni sono sfociate in vari incontri nei quali sono state indicate delle disponibilità. Le abbiamo ritenute insufficienti per le ricadute a vantaggio dei cittadini».

 

Cosa significa?

«Che gli effetti sulle persone avrebbero dovuto essere molto più consistenti».

 

I 700 milioni offerti per la riduzione dei pedaggi bastano?

roberto tomasi autostrade per l'italia

«Ci saremmo aspettati una riduzione significativa delle tariffe ai caselli, senza modificare il piano di maggiori investimenti per la rete e per la manutenzione».

 

Uno sconto di quanto?

«Non do numeri. Ma la proposta è insufficiente. Comunque, al di là di Aspi, va rivista la cultura del rapporto tra il privato e il pubblico. Il pubblico ha un interesse prevalente e se non ha la forza di farlo valere si crea uno squilibrio che è un danno anche per il privato perché si abbassa la qualità. La tragedia di Genova purtroppo è una lezione».

 

E il ruolo dello Stato qual è?

AUTOSTRADE CASELLO

«Anche lo Stato non può limitarsi a puntare il dito. Deve farsi carico di una maggiore capacità di controllo. Abbiamo imposto il monitoraggio da società terze, abbiamo reso operativa l' agenzia di sicurezza Ansfisa, 50 persone in più della direzione concessioni sono dedicate alla verifica e all' approvazione dei programmi di manutenzione, c' è ora un osservatorio sugli interventi e ho chiesto al Consiglio superiore dei lavori pubblici di emanare le linee guida di sicurezza sui viadotti e sulle gallerie perché oggi non ci sono regole chiare».

 

Italia Viva ha annunciato il voto contrario all' articolo del Milleproproghe che rivede il tema delle concessioni. Il governo può cadere su Autostrade?

ponte morandi genova

«La norma non è la revoca ma segna il riequilibrio nel rapporto tra pubblico e privato nella gestione dei beni comuni, prevedendo la responsabilità della cattiva gestione oggi assente dalle convenzioni. Il Parlamento potrà migliorarla».

 

La verifica di gennaio per ora è un flop. Dov' è la discontinuità del governo giallo-rosso rispetto al precedente?

paola de micheli 1

«La discontinuità, quella dei fatti, è nella legge di bilancio. I 23 miliardi di Iva risparmiati, la riduzione delle tasse ai ceti meno abbienti anziché ai ricchi come voleva la Lega. È nell' impianto sociale che per Salvini andava sbilanciato verso i privati: parliamo di scuola e sanità, settori sui quali invece abbiamo investito soldi pubblici.

paola de micheli parla fitto fitto con stefano patuanelli

 

È nel modello di economia che prima era condizionato da forze esterne e sul tema della sicurezza che era giocato tutto sul racconto senza soluzioni concrete».

 

Manca sempre l' anima.

«Ci vuole uno scatto in avanti della politica. Se ti fermi al dato del fare non basta».

 

E il Pd ha delegato a Conte la bandiera progressista.

ponte morandi genova 2

«Non è così. Ho fatto 184 viaggi in quattro mesi per andare sul territorio a presentare quello che abbiamo fatto al ministero e a condividerlo con le persone».

 

Zingaretti ha indicato Conte come riferimento dei progressisti.

«Lo è. Nel senso che ha compreso che ogni scelta concreta va avvicinata alla gente. È quello che fa anche Zingaretti: bisogna consumare le suole delle scarpe, le ruote dell' auto, le rotaie del treno. Più semplicemente dobbiamo stare con le persone».

 

Nicola Zingaretti Luigi Di Maio Giuseppe Conte

Non rischiate di apparire subalterni ai 5 stelle, come sulla prescrizione? Continuate a chiedere un' alleanza vera ricevendo sempre un secco no.

«C' è un travaglio interno ai 5 stelle che rispetto e che capisco perché il Pd ha subito 3 scissioni in 4 anni. È una crisi di crescita. Ma il bene pubblico riportato in auge dal M5S è la giustizia sociale per cui le forze progressiste vivono. Dov' è la differenza? I valori sono quelli. Quanto alla prescrizione ci sarà una sintesi. Hanno abbandonato alcune posizioni ideologiche anche loro».

 

Se in Emilia vince la Lega il governo cade?

«Al governo non succede niente. Anche perché in Emilia vinciamo».

 

Ma se c' è il tonfo Zingaretti deve dimettersi?

giuseppe conte nicola zingaretti 1

«Zingaretti rappresenta la sintesi dei valori del partito. Venivamo da una sconfitta pesante, epocale e abbiamo fatto un congresso molto partecipato, siamo usciti dalla logica autoreferenziale e siamo passati a una vera apertura verso altri mondi. È partito anche un costante e inesorabile ricambio della classe dirigente, come si è visto in Calabria. Siamo passati dall' io al noi».

stefano bonaccini

 

3 – AUTOSTRADE, PIANO DA 1 MILIARDO PER FAR RIPARTIRE LA TRATTATIVA

Umberto Mancini per “il Messaggero”

 

Sarà il presidente del consiglio Giuseppe Conte a decidere. Spetterà a lui fare la sintesi sul dossier Autostrade, mediare tra le varie anime del governo per poi proporre una soluzione. Sarà lui ad indicare la rotta, facendo lo slalom tra le spinte dei 5Stelle, che vogliono, come noto, stracciare la convenzione, e il no secco di Italia Viva alla cosiddetta caducazione.

 

Nel mezzo il Pd, strattonato dai grillini, ma poco convinto della scelta massimalista. Il premier non ha fretta. Aspetterà il rapporto che il Mit sta mettendo a punto in queste ore e, per avere un quadro ancora più completo, il nuovo piano operativo di Autostrade per l'Italia su cui sta lavorando l'ad Roberto Tomasi. Ieri, tra l'altro, è anche spuntata l'idea, peraltro non nuova, di una possibile maxi multa per evitare la cessazione della concessione. Una alternativa che circola da mesi e che riappare a cadenze regolari.

 

IL TESTO

DEMOLIZIONE DEL PONTE MORANDI

Di certo il corposo documento tecnico della ministra Paola De Micheli non verrà esaminato oggi, come inizialmente previsto, ma nel prossimo consiglio dei ministri, mentre Aspi illustrerà al mercato le linee guida industriali il 16 gennaio o subito dopo. Un piano, secondo i rumors, che si annuncia molto vigoroso e che prevede l'accelerazione degli investimenti, un nuovo sistema di controlli e compensazioni.

 

roberto tomasi 2

Tutto finalizzato a imprimere un cambiamento netto, in parte già iniziato con l'affidamento all'esterno dei controlli sui ponti e al confronto costante con il Mit, e, ovviamente a non perdere la convenzione. Complessivamente solo la parte impegnata per le principali spese di manutenzione sulla rete dovrebbe superare i 500 milioni, ma non è escluso che la cifra fissata per le manutenzioni su oltre 350 viadotti possa lievitare ancora. Si tratta ovviamente di stime perché il documento non è stato ancora vistato dagli azionisti.

 

PONTE MORANDI FOTO PELLIZZA FLICKR

Alcune direttrici di marcia sono però chiare. Da un lato ci sono i 500 milioni per ricostruire il Ponte Morandi, per gli indennizzi ai genovesi e gli espropri, a cui potrebbero aggiungersi altri milioni da impiegare per digitalizzazione dei controlli (insieme a Ibm) e sostenibilità ambientale. Nel piano operativo d'investimenti e manutenzione, così viene definito, non ci sono riferimenti a un calo delle tariffe Aspi. Il tema, se mai verrà affrontato, richiederà un tavolo apposito.

luciano benetton

 

Anche perché dal Mit continuano a ripetere che proprio sul fronte dei pedaggi che bisogna fare uno sforzo importante. Del resto il dossier del ministero delle Infrastrutture non fa che aumentare il pressing, visto che dalle analisi tecniche emergerebbero le inadempienze sulle manutenzioni dopo il tragico crollo del Ponte Morandi. Nel dossier nessun rilievo di carattere legale, per non anticipare le decisioni dei giudici di Genova. Di certo la De Micheli si aspetta investimenti rilevanti e pedaggi calmierati per un periodo di tempo congruo e chiede che vengano messi in campo altri 700 milioni.

il ponte morandi a genova

 

Finora Aspi ha respinto questa impostazione, tracciando due linee Maginot: è scettica sull'offrire riduzioni in maniera strutturale e non vuole ridiscutere i termini della convenzione che prevedono, come noto, indennizzi colossali (23,5 miliardi) a proprio favore in caso di revoca per cattiva gestione. Di fatto ha però già congelato gli aumenti delle tariffe su tutta le rete, dando un segnale di disponibilità.

genova ponte morandi

 

LA SCADENZA DI GENNAIO

Insomma, il governo chiede più fondi, circa un miliardo, per avviare una trattativa, ma nello stesso tempo non abbandona l'idea della revoca. Sul tavolo anche la maxi multa che, secondo stime, potrebbe toccare i 2 miliardi. In questo quadro molto fluido Conte proverà a prendere altro tempo, giocando fino in fondo tutte le carte.

 

genova ponte morandi

Ben sapendo che Aspi il 30 gennaio potrebbe chiudere definitivamente le porte, riconsegnando la concessione allo Stato proprio in virtù della norma del Milleproroghe che ha cambiato il quadro normativo. Norme che prevedono l'indennizzo totale dei ricavi previsti dall'azienda fino alla fine della concessione nel 2038.

 

Possibile, al di là dei tatticismi, che anche questa dead line possa essere superata, ma solo se il negoziato decollerà realmente e se la norma del Milleproroghe verrà modificata. Altrimenti lo scontro sarà davvero totale. Senza esclusione di colpi.

 

 

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)