AVANTI VERSO IL DISGELO – DOPO IL G20 DI BALI E L’INCONTRO TRA BIDEN E XI JIPING LA CINA MANDA UN NUOVO SEGNALE DI DISTENSIONE VERSO GLI STATI UNITI: PECHINO FINALMENTE DICE DI VOLER PRENDERE SUL SERIO L’EMERGENZA CLIMATICA. L’APERTURA È STATA REGISTRATA ALLA COP27 IN EGITTO, DOVE IL DELEGATO CINESE, XIE ZHENHUA HA CONFERMATO CHE SARÈ ELIMINATO PROGRESSIVAMENTE L’USO DELLE CENTRALI A CARBONE. PER ORA SOLO PAROLE, MA È GIÀ QUALCOSA…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

 

xi jinping joe biden al g20 di bali 3 xi jinping joe biden al g20 di bali 3

Alla fine, la notizia più importante della Cop27 potrebbe essere quella che ha attirato meno attenzione: la svolta della Cina, che finalmente dice di voler prendere sul serio l'emergenza clima. È la sensazione raccolta dietro le quinte dalla delegazione americana guidata da John Kerry, ma confermata adesso anche dal leader di quella di Pechino, Xie Zhenhua.

 

L'apertura registrata in Egitto ora andrà verificata sul piano operativo, con una serie di incontri bilaterali da organizzare sul "campo neutro" europeo nei prossimi mesi. Però potrebbe diventare il primo effetto tangibile del vertice tra i presidenti Biden e Xi a margine del G20 di Bali, che ha avviato la fase del disgelo.

 

xie zhenhua xie zhenhua

I canali di comunicazione tra Kerry e Xie sono rimasti sempre aperti, anche all'apice delle tensioni, dopo la visita a Taiwan della speaker della Camera Nancy Pelosi. La collaborazione ufficiale però era stata congelata da Pechino e quindi si erano fermati anche i progressi concreti.

 

[…] Qualcosa però è cambiata dopo il vertice di Bali, che nei comunicati finali aveva citato proprio il clima come uno dei terreni su cui la collaborazione poteva ripartire da subito. Xie Zhenhua ha assunto un atteggiamento molto più aperto e diretto, come se avesse ricevuto luce verde per accelerare il passo. Per la prima volta ha ammesso con Kerry che l'emergenza clima non è solo una minaccia grave, ma è un problema che sta avendo effetti devastanti sulla Cina.

 

john kerry 4 john kerry 4

Quindi l'inviato di Pechino ha rivelato che il suo governo vuole affrontarlo davvero, e sta già facendo progressi col metano e le fonti rinnovabili. Xie ha confermato che la Repubblica popolare intende eliminare progressivamente l'uso delle centrali a carbone, e si sta già muovendo in questa direzione, che poi dovrebbe includere anche le sue esportazioni. Fino al vertice tra Biden e Xi i cinesi erano stati cordiali, ma avevano ripetuto le solite cose. Dopo hanno cambiato marcia e sono entrati nei dettagli operativi.

 

riscaldamento globale 3 riscaldamento globale 3

L'interpretazione degli americani è che Bali abbia aperto una nuova fase del disgelo, che magari arriverà a piccoli passi, ma sta già avvenendo nel concreto. Il primo punto in agenda è ovviamente la collaborazione della Cina per fare capire al suo alleato Putin che è arrivato il momento di negoziare la fine della guerra in Ucraina. […]

xi jinping joe biden al g20 di bali xi jinping joe biden al g20 di bali riscaldamento globale riscaldamento globale xi jinping joe biden al g20 di bali xi jinping joe biden al g20 di bali xie zhenhua 1 xie zhenhua 1 riscaldamento globale 1 riscaldamento globale 1 riscaldamento globale 2 riscaldamento globale 2 xi jinping joe biden xi jinping joe biden xie zhenhua 3 xie zhenhua 3 xi jinping joe biden xi jinping joe biden BIDEN XI JINPING BIDEN XI JINPING xi jinping joe biden al g20 di bali 2 xi jinping joe biden al g20 di bali 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PERCHE' LE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE SARANNO LE PIU' IMPORTANTI DEGLI ULTIMI TRENT'ANNI? PERCHE' DIVENTERANNO UN REFERENDUM DEI 27 PAESI PRO O CONTRO LA RUSSIA - CON L'INCOGNITA DEL VOTO USA (SE VINCE TRUMP, L'EUROPA RESTA ABBANDONATA A SE STESSA), PER I LEADER DI BRUXELLES LA GEOPOLITICA SCALZERA' IL DUELLO DESTRA-SINISTRA - NON SOLO GRANDEUR FRANCESE, LE PAROLE DI MACRON SULL’INVIO DI SOLDATI IN UCRAINA SONO ANCHE UN TENTATIVO DI RISALIRE NEI SONDAGGI (15%) CONTRO MARINE LE PEN AL 30% 

- L'IMPRUDENZA DELLA MELONA ("MAI CON I SOCIALISTI'') COSTA CARA: SCHOLZ E COMPAGNI FIRMANO UN DOCUMENTO CHE IMPEGNA URSULA A NON ALLEARSI COI CONSERVATORI DI GIORGIA - MA PER LA DUCETTA C’È ANCORA UNA SPERANZA: PUÒ RIENTRARE IN PARTITA SE DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO CI SARÀ LA CHIAMATA “ALLE ARMI” DI TUTTI I PARTITI ATLANTISTI DELL'UNIONE EUROPEA

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"

DAGOREPORT - BIDEN È MESSO MALISSIMO: IL 48% DEGLI ELETTORI DEMOCRATICI SI RICONOSCE NELLE RAGIONI DEI PALESTINESI DI GAZA (TRA I REPUBBLICANI SOLO IL 25%), E ACCUSA LA CASA BIANCA DI ECCESSIVA DEBOLEZZA NEI CONFRONTI DI NETANYAHU IN MODALITÀ “DOTTOR STRANAMORE” – HAMAS SI SPACCA: A DOHA, IL CAPO POLITICO HANIYEH VUOLE TROVARE UN ACCORDO; A GAZA, IL CAPO MILITARE YAYA SINWAR E’ CONTRARIO - NETANYAHU SI DICE FAVOREVOLE A UNA TRATTATIVA PER IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI, MA ALLO STESSO TEMPO VUOLE SPIANARE RAFAH, L’ULTIMO FORTINO DI HAMAS, DOVE SI SONO RIFUGIATI 1 MILIONE E MEZZO DI SFOLLATI DAL NORD