berlusconi putin

AVRA’ TANTO SCOPATO E TANTO CI HA FATTO DIVERTIRE MA A 86 ANNI E’ ORA CHE BERLUSCONI SI RITIRI A VITA PRIVATA - IL SUO DELIRANTE DISCORSO SU PUTIN CHE IN UCRAINA VOLEVA “SOSTITUIRE ZELENSKY CON UN GOVERNO DI PERSONE PERBENE” E’ L’ULTIMO ATTO DI UN CAV ORMAI DISARCIONATO DALLA REALTÀ - SI E’ MESSO A FARE PIANI DI GUERRA NEANCHE FOSSE UN GENERALE MOSCOVITA: “LE TRUPPE RUSSE, SECONDO ME, DOVEVANO FERMARSI INTORNO A KIEV” - MENO MALE CHE DOVEVA ESSERE LUI IL PERNO EURO-RESPONSABILE DELLA COALIZIONE DI CENTRODESTRA! - IL PARTITO SOCIALISTA EUROPEO: “PAROLE SCIOCCANTI” - IL PPE E' COSTRETTO A PRECISARE: “SIAMO CON L'UCRAINA E ABBIAMO CONDANNATO L’INVASIONE RUSSA DAL PRIMO MOMENTO” - IL SILENZIO IMBARAZZATO DELLA COMMISSIONE UE: “NO COMMENT”

VLADIMIR PUTIN E SILVIO BERLUSCONI IN SARDEGNA NELL APRILE 2008

Dagoreport

 

Avrà tanto scopato e goduto, e tanto ci ha fatto divertire con i suoi siparietti maramaldi, le barzellette oscene, le olgettine smutandate, le intercettazione porcelline e una lunga storia di gag, gag-ate e schitarrate con Apicella. Ma a 86 anni, e in pieno decadimento fisico (lo hanno dovuto accompagnare a braccio sul palco per la chiusura della campagna elettorale), è ora che nonno Silvio si ritiri a vita privata.

BERLUSCONI PUTIN 4

 

Il suo delirante discorso su Putin, che in Ucraina voleva “sostituire Zelensky con un governo di persone perbene” (come a dire che Zelensky è un farabutto), è l’ultimo inciampo di un Cav ormai disarcionato dalla realtà e da se stesso. Ha concionato neanche fosse un generale moscovita che propone i suoi piani di guerra: “Le truppe russe, secondo me, dovevano fermarsi intorno a Kiev”.  

PUTIN BERLUSCONI

 

Le sue parole hanno creato un casotto di proporzioni bibliche. Dal Quirinale al Ppe, dalla Commissione europea all’Intelligence, sono tutti sbigottiti per le dichiarazioni deliranti di Berlusconi. Nessun ex premier occidentale si era mai espresso in questi termini dallo scoppio della guerra in Ucraina.

 

Il risibile tentativo del Cav di mettere una pezza è anche peggiore del buco: “Riferivo quello che alcuni raccontano senza nessuna adesione del mio pensiero”. Praticamente ha descritto se stesso come un pappagallo che rilancia sconclusionate teorie altrui. E meno male che doveva essere lui il perno euro-responsabile della coalizione di centrodestra. Invece ne è ormai l'elemento più instabile, e incontrollabile. Qualcuno lo aiuti! Soccorretelo! Salvatelo! Soprattutto da se stesso e dalla senescenza che toglie vitalità ai corpi cavernosi ma anche alle sinapsi.

 

berlusconi putin

LA CONTROSTORIA SULLA GUERRA IN UCRAINA DI BERLUSCONI: "PUTIN E’ CADUTO IN UNA SITUAZIONE DIFFICILE. LE TRUPPE RUSSE DOVEVANO RAGGIUNGERE KIEV IN UNA SETTIMANA E SOSTITUIRE ZELENSKY CON UN GOVERNO DI PERSONE PERBENE. INVECE HANNO TROVATO UNA RESISTENZA IMPREVISTA DA PARTE DELLE TRUPPE UCRAINE CHE POI SONO STATE ANCHE FORAGGIATE CON ARMI DI TUTTI I TIPI - LE TRUPPE RUSSE SI SONO SPARPAGLIATE IN TUTTA L’UCRAINA E INVECE, SECONDO ME, DOVEVANO FERMARSI INTORNO A KIEV”

berlusconi putin

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/controstoria-guerra-ucraina-berlusconi-quot-putin-rsquo-325484.htm

 

UCRAINA: BERLUSCONI, MIE PAROLE SEMPLIFICATE, NOI CON UE E NATO

 (ANSA) - "Bastava vedere tutta l'intervista, non solo la frase estrapolata eccessivamente semplificata per capire quale sia il mio pensiero, che è noto da tempo. L'aggressione all'Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Fi è chiara: saremo sempre con l'Ue e la Nato". Lo scrive sui social Silvio Berlusconi, leader di Fi a proposito di quanto detto ieri a Porta a Porta in merito alla guerra in Ucraina.

 

UCRAINA: BERLUSCONI, IO FRAINTESO, RIFERIVO PENSIERO DI ALTRI

vladimir putin silvio berlusconi sul moskva

 (ANSA) - "Riferivo quello che alcuni raccontano senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto. Forse sono stato frainteso facevo solo il "cronista" riferendo il pensiero di altri. L'aggressione all'Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Forza Italia chiara e netta: non potremo mai in nessun modo e per nessuna ragione rompere la nostra partecipazione all'Unione europea e all'Alleanza atlantica". Lo scrive Silvio Berlusconi su facebook di quanto detto ieri sulla guerra in Ucraina.

 

UCRAINA: SOCIALISTI UE, PAROLE BERLUSCONI 'SCIOCCANTI'

silvio berlusconi e vladimir putin 9

(ANSA) - "È scioccante sentire queste parole. Forse Manfred Weber (Ppe) ha qualcosa da dire a riguardo?". Così via Twitter la presidente del gruppo dei Socialisti e democratici all'Eurocamera, la socialista spagnola Iratxe Garcia Perez, commenta le parole del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in merito alla guerra in Ucraina.

 

PPE,SUPPORTO FI A UCRAINA CONTRO GUERRA RUSSA CRISTALLINO

(ANSA) - "Il Ppe ha condannato l'invasione russa fin dal primo giorno. In modo inequivocabile. Ha sostenuto e guidato le sanzioni contro la Russia. Incrollabilmente. Ha sostenuto l'invio di aiuti militari e umanitari all'Ucraina. Con fermezza. I tentativi di suggerire il contrario sono assurdi. Punto". Lo ha scritto in un tweet il segretario generale del Partito Popolare europeo, Thanasis Bakolas. In un precedente tweet, dopo le polemiche sulle parole di Berlusconi, il Ppe aveva sottolineato come "la posizione di Forza Italia è cristallina: sostiene l'Ucraina nella lotta alla guerra illegale della Russia".

silvio berlusconi e vladimir putin 8

 

UCRAINA: UE, NO COMMENT SULLE PAROLE DI BERLUSCONI

(ANSA) - Nessun commento della Commissione europea sulle parole del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, sulla guerra in Ucraina. "No comment", è stata la risposta netta del portavoce della presidente von der Leyen, Eric Mamer, rispondendo a una domanda durante il briefing quotidiano con la stampa. Il portavoce Ue per gli Affari esteri, Peter Stano, ha annuito sorridendo.

 

silvio berlusconi e vladimir putin 6

RUSSIA: LETTA, PAROLE BERLUSCONI SCONCLUSIONATE E GRAVISSIME

(ANSA) - Quelle di Berlusconi su Putin "son parole scandalose e gravissime. Mi chiedo e chiedo a Meloni se le condivide e se gli italiani possano condividerle. Peraltro sono parole sconclusionate; gli aiuti li ha votati Berlusconi stesso con Fi sostenendo Draghi. Siamo oltre l'immaginabile, sono parole che fanno piacere a Putin. Se domenica sera se vince la destra il primo felice sarebbe Putin. Noi siamo sempre contro l'aggressore che come dice lo stesso Berlusconi, 'usa le truppe per mettere le persone perbene'". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a Radio Anch'io.

 

LO SCONTRO GENERAZIONALE DAL DRIVE IN A TIK TOK L'AMARCORD DI SILVIO

Ugo Magri per “la Stampa”

silvio berlusconi e vladimir putin 4

 

Grande comiziante Berlusconi non lo è stato mai. Perfino negli anni d'oro pativa il confronto con la parlantina sciolta di Gianfranco Fini e con quella ruspante però efficace di Umberto Bossi. Al confronto, Silvio suscitava sbadigli; in compenso prendeva molti più voti di quei due messi insieme, per cui nelle grandi kermesse con gli alleati il Cav era sempre l'ultimo a salire sul palco prendendosi tutti gli onori.

 

Ieri invece, nella manifestazione a Piazza del Popolo, gli è stato assegnato il ruolo meno nobile dell'apripista, del rompighiaccio, della vecchia gloria incaricata di scaldare la platea in attesa dei veri protagonisti: Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Già questa collocazione minore rende plasticamente l'idea delle reali gerarchie nel centrodestra, in pratica chi comanda davvero, sollevando parecchi dubbi sul ruolo di garante dell'alleanza che Berlusconi promette di svolgere.

 

silvio berlusconi e vladimir putin 2

L'uomo, gliene va dato atto, ce l'ha messa tutta sfoggiando una tempra insospettabile in chi il 29 settembre prossimo spegnerà 86 candeline. Ha tentato senza successo una gag delle sue, fingendo di stupirsi («ma chi ha pagato questo qua? » ) per la pioggia di riconoscimenti con cui un ignoto presentatore l'ha chiamato sul palco.

 

Nei successivi venti minuti non ha fatto altro che autocelebrarsi, rievocando per la milionesima volta i suoi passati governi, quando quelli che si recheranno a votare per la prima volta ancora non erano nati. Prevedibile, déjà vu. Molto meno efficace di quando si lancia su TikTok, oppure accoppa un moscone in diretta tivù: il miglior Berlusconi, ieri come oggi, è quello che nessuno si aspetta.

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…