giorgia meloni giuseppe conte

AVVISATE CONTE – IL GOVERNO MELONI SI PREPARA A UNA STRETTA SUL REDDITO DI CITTADINANZA: ANDRÀ SOLO A CHI NON PUÒ LAVORARE, IN 660 MILA A RISCHIO - SECONDO LA "DUCETTA" LA MISURA BANDIERA DEL M5S HA RAPPRESENTATO UNA "SCONFITTA" PER TUTTE QUELLE PERSONE CHE SONO IN GRADO DI LAVORARE. COSA ACCADRA' ORA NEL SUD ITALIA DOVE SI CONCENTRA LA MAGGIOR PARTE DEI PERCETTORI DEL SUSSIDIO? GRILLO METTERA' IN CAMPO LE FAMIGERATE "BRIGATE DEL REDDITO"?

 

Michela Finizio per “il Sole 24 Ore”

 

GIORGIA MELONI REDDITO CITTADINANZA

Il reddito di cittadinanza è davanti a un bivio. Da un lato «i soggetti effettivamente fragili non in condizioni di lavorare», come pensionati in difficoltà, invalidi e genitori privi di reddito con figli minori. Per loro la misura, come ha affermato nel suo discorso programmatico alle Camere la neo-presidente del Consiglio Giorgia Meloni, «resterà un doveroso sostegno economico dello Stato». «Ma per gli altri, per chi è in grado di lavorare, la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza», ha aggiunto.

 

REDDITO DI CITTADINANZA 9

Dividendo così la platea dei beneficiari, il nuovo Governo punta a riesaminare la misura di contrasto alla povertà attiva in Italia da aprile 2019, che nel 2022 ha raggiunto almeno una volta 1,1 milioni di famiglie, e che comporta una spesa di otto miliardi all'anno.

 

Secondo Meloni la misura bandiera del Movimento 5 Stelle ha rappresentato «una sconfitta» per tutte quelle persone che sono in grado di lavorare: per loro la vera soluzione deve essere «il lavoro, la formazione e l'accompagnamento al lavoro, anche sfruttando le risorse del Fondo sociale europeo».

REDDITO DI CITTADINANZA

 

Il profilo degli occupabili

A chiarire chi sono i beneficiari che, con queste premesse, rischiano di perdere (o di vedersi decurtato) il contributo, sono i numeri dell'Anpal, l'Agenzia nazionale delle politiche attive per il lavoro.

 

Il reddito di cittadinanza raggiunge circa 1,1 milioni di famiglie per un totale di 2,3 milioni di persone coinvolte, tra richiedenti e altri membri del nucleo familiare. In base agli ultimi dati Anpal, aggiornati al 30 giugno 2022 (nota 9 del 7 ottobre), i beneficiari indirizzati ai servizi per il lavoro sono 919.916. Sono esclusi, quindi, i soggetti non occupabili (ad esempio i minori, gli anziani o le persone disabili).

 

il sito per il reddito di cittadinanza 2

Di questi, in seguito alle verifiche iniziali necessarie per la presa in carico dei percettori, 66.770 sono stati esonerati o esclusi dagli obblighi lavorativi, ad esempio perché genitori di bambini sotto i tre anni di età; 19.676 sono stati rinviati ai servizi sociali; 172.868 risultavano già occupati, evidentemente con redditi di basso livello (working poor) tanto da avere diritto anche al sussidio.

 

Quelli che, invece, sono potenzialmente occupabili sono 660.602. Questi ultimi sono stati inviati a sottoscrivere il Patto per il lavoro previsto per legge, necessario per la presa in carico presso i centri per l'impiego e per continuare a percepire il reddito di cittadinanza.

il video di giorgia meloni contro il reddito di cittadinanza 4

L'approdo a un posto di lavoro, però, per questi soggetti non è per niente immediato. Dall'identikit dell'Anpal emerge che il 75% degli "occupabili" risiede al Sud o nelle Isole, il 57% sono donne, il 48% ha più di 40 anni (solo il 34% meno di trenta) e il 10% è straniero.

 

Ma soprattutto, il principale ostacolo è rappresentato dalla loro lontananza dal mercato del lavoro: il 73% dei 660mila non ha avuto esperienze lavorative negli ultimi tre anni. E comunque, per chi l'ha avuta, nel 36,3% dei casi è durata meno di tre mesi. È basso anche il livello di istruzione: il 70,8% ha solamente la licenza di terza media.

 

Le difficoltà della stretta

Individuare esattamente la platea dei beneficiari occupabili sulla quale applicare la stretta annunciata dalla presidente del Consiglio non è immediato: il reddito di cittadinanza viene assegnato al nucleo familiare, al cui interno possono esserci sia soggetti abili che inabili al lavoro.

 

reddito di cittadinanza

L'Associazione nazionale dei navigator - le figure alle quali il Dl 4/2019 affidava il compito dell'inserimento lavorativo dei percettori di Rdc, oggi poco più di un migliaio e in scadenza a fine mese - conferma che la maggior parte dei soggetti assistiti sono senza occupazione da molto tempo. «Formalmente possono anche essere occupabili - fanno sapere - il punto è che sono poco appetibili per le aziende, interessate a profili già formati e già pronti a lavorare». Le aziende, infatti, richiedono già un minimo di competenze del candidato, una propensione al lavoro necessaria anche per affrontare un percorso formativo.

 

reddito di cittadinanza

«Spesso prima di poter parlare davvero di un lavoro - fa sapere un navigator - bisogna capire se il beneficiario del sussidio è davvero pronto, persino se è in grado di fare un colloquio o di seguire con profitto un corso». Per legge il percettore di Rdc che ha sottoscritto il Patto per il lavoro è tenuto ad accettare almeno una di due offerte di lavoro congrue, anche provenienti direttamente da datori privati.

 

«Molto spesso non si arriva neanche alla prima offerta», fanno sapere i navigator, confermando le difficoltà di mettere in campo politiche attive a beneficio di chi vive ai margini della società. Al di là di chi viene subito indirizzato ai servizi sociali (a esempio persone disabili, con disturbi mentali o tossicodipendenze), poi però ci sono numerose situazioni a cavallo, che richiedono una presa in carico congiunta tra servizi sociali e centri per l'impiego», afferma Paolo Drago, responsabile territoriale dei servizi sociali di Pesaro.

 

il video di giorgia meloni contro il reddito di cittadinanza 5

«Magari inizialmente vengono affidati ai centri - continua Drago - ma poi emergono altre fragilità come abbandono genitoriale oppure alcolismo per cui è necessario attivare percorsi personalizzati e solo in un secondo momento passare all'inserimento lavorativo». Gli scarsi risultati sul fronte dell'inserimento lavorativo sono testimoniati dai numeri: su un totale di 503mila usciti dalla percezione del reddito di cittadinanza nei primi sei mesi del 2022, quelli che hanno una nuova occupazione sono 114.864, che diventano 202mila considerando anche gli altri componenti del nucleo con un nuovo impiego.

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)