davide casaleggio

IL BACINO DI GRILLO NON È BASTATO: IL FRONTE DEI 5 STELLE IN PARLAMENTO È COMPATTO E VUOLE LIBERARSI DI CASALEGGIO E DELL'OBOLO A ROUSSEAU. HANNO TROVATO UN CAVILLO PER FARLO: IL GURU JUNIOR È ISCRITTO ALL'ASSOCIAZIONE? SE LO FOSSE, PER LA LEGGE SPAZZACORROTTI ANDREBBE ASSIMILATA A UN PARTITO E DUNQUE SAREBBE LUI A FINIRE SUL BANCO DEGLI IMPUTATI PERCHÉ PRENDE SOLDI. SE INVECE NON È ISCRITTO È ANCORA PEGGIO PERCHÉ…

Emilio Pucci per ''Il Messaggero''

iscritti rousseau mail di casaleggio

 

 

Non basta la mozione degli affetti di Grillo: «Voi siete i miei figli, vi amo da morire. In Parlamento si parla solo di nomine e queste cose non le concepisco», ha detto ieri in video collegamento ad una conferenza stampa organizzata da M5S al Senato. E soprattutto non basta la sua sponda per blindare Casaleggio: «I cittadini devono poter andare avanti potendo dire la loro con dei sistemi tecnologici. E non è una difesa di Rousseau, più o meno, è una difesa di una tecnologia che abbiamo fatto noi e dobbiamo ringraziare questo il suo parere - le persone che l' hanno fatta: Casaleggio padre e Casaleggio figlio».

 

M5S è sempre più in ebollizione. Con Di Maio, portato dalle piazze, pronto ad essere di nuovo incoronato capo di un organismo collegiale, con i suoi fedelissimi disposti a passare pure attraverso una votazione su Rousseau.

 

LE POSIZIONI

casaleggio di maio

Sul suo nome ci sono anche i ministri e gli altri big, da Patuanelli a Taverna che chiuderanno insieme a lui la campagna elettorale a Napoli. E anche i più feroci oppositori dei tempi in cui fu capo politico oggi concordano: «Luigi è l' unico che può toglierci dalle macerie. La vittoria al referendum sarà sua, si ripartirà da quella perché le Regionali saranno una Caporetto». In verità ci sono ancora resistenze sulla figura del ministro degli Esteri e tra coloro che si mettono di traverso ci sono proprio Casaleggio e Grillo, con il primo che spinge per Di Battista e il secondo che considera Crimi una soluzione di equilibrio.

 

In questo caos su un punto ormai il fronte parlamentare è concorde: bisogna mettere un freno al figlio di Gianroberto.

Dopo il suo sfogo di lunedì («Per colpa dei morosi i servizi della piattaforma non sono garantiti») e quella lista di proscrizione degli inadempienti con tanto di lettere di diffida, c' è rabbia e irritazione: fino a tarda sera un gruppo di deputati e senatori circa una cinquantina ha lavorato ad un documento.

 

Nell' intestazione una semplice domanda: «Il presidente e tesoriere dell' Associazione Rousseau afferma sempre di essere un semplice attivista che lavora gratis per il M5S. Può confermare di essere attualmente iscritto all' associazione creata nel 2017 avente sede legale in Roma, via Nomentana n. 257?». Ecco cosa si osserva nella nota che per evitare ripercussioni sul voto non è stata diramata: «Qualsiasi risposta dia comporterà delle serie ricadute politiche».

davide casaleggio

 

Motivo? Se fosse iscritto, ai sensi della legge Spazzacorrotti, l' Associazione Rousseau, in quanto Casaleggio ne è anche il presidente e tesoriere, sarebbe assimilabile ad un partito politico e quindi il grande Accusato dovrebbe essere deferito ai Probi viri. In quel caso «i contributi versati mensilmente dai parlamentari si sottolinea - devono essere immediatamente bloccati e accantonati». Invece, se non fosse iscritto «non sarebbe nemmeno un attivista. In quale veste, allora, Casaleggio interviene nella vita del M5S?», si chiedono i parlamentari.

 

IL BIVIO

davide casaleggio rocco casalino

Da qui il bivio: «O fa il politico con un ruolo ben definito all' interno del M5S, oppure fa il fornitore esterno di servizi». Molti non ci pensano proprio a versare a Rousseau. Dopo le Regionali arriverà la svolta. Il distacco con Casaleggio è ormai sancito.

Toccherà presumibilmente a Di Maio sbrogliare la matassa ma dovrà avere le chiavi di Rousseau. Altrimenti ed il rischio è sempre più forte sarà scissione.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."