IL BACINO DI GRILLO NON È BASTATO: IL FRONTE DEI 5 STELLE IN PARLAMENTO È COMPATTO E VUOLE LIBERARSI DI CASALEGGIO E DELL'OBOLO A ROUSSEAU. HANNO TROVATO UN CAVILLO PER FARLO: IL GURU JUNIOR È ISCRITTO ALL'ASSOCIAZIONE? SE LO FOSSE, PER LA LEGGE SPAZZACORROTTI ANDREBBE ASSIMILATA A UN PARTITO E DUNQUE SAREBBE LUI A FINIRE SUL BANCO DEGLI IMPUTATI PERCHÉ PRENDE SOLDI. SE INVECE NON È ISCRITTO È ANCORA PEGGIO PERCHÉ…

-

Condividi questo articolo


Emilio Pucci per ''Il Messaggero''

iscritti rousseau mail di casaleggio iscritti rousseau mail di casaleggio

 

 

Non basta la mozione degli affetti di Grillo: «Voi siete i miei figli, vi amo da morire. In Parlamento si parla solo di nomine e queste cose non le concepisco», ha detto ieri in video collegamento ad una conferenza stampa organizzata da M5S al Senato. E soprattutto non basta la sua sponda per blindare Casaleggio: «I cittadini devono poter andare avanti potendo dire la loro con dei sistemi tecnologici. E non è una difesa di Rousseau, più o meno, è una difesa di una tecnologia che abbiamo fatto noi e dobbiamo ringraziare questo il suo parere - le persone che l' hanno fatta: Casaleggio padre e Casaleggio figlio».

 

M5S è sempre più in ebollizione. Con Di Maio, portato dalle piazze, pronto ad essere di nuovo incoronato capo di un organismo collegiale, con i suoi fedelissimi disposti a passare pure attraverso una votazione su Rousseau.

 

LE POSIZIONI

casaleggio di maio casaleggio di maio

Sul suo nome ci sono anche i ministri e gli altri big, da Patuanelli a Taverna che chiuderanno insieme a lui la campagna elettorale a Napoli. E anche i più feroci oppositori dei tempi in cui fu capo politico oggi concordano: «Luigi è l' unico che può toglierci dalle macerie. La vittoria al referendum sarà sua, si ripartirà da quella perché le Regionali saranno una Caporetto». In verità ci sono ancora resistenze sulla figura del ministro degli Esteri e tra coloro che si mettono di traverso ci sono proprio Casaleggio e Grillo, con il primo che spinge per Di Battista e il secondo che considera Crimi una soluzione di equilibrio.

 

In questo caos su un punto ormai il fronte parlamentare è concorde: bisogna mettere un freno al figlio di Gianroberto.

Dopo il suo sfogo di lunedì («Per colpa dei morosi i servizi della piattaforma non sono garantiti») e quella lista di proscrizione degli inadempienti con tanto di lettere di diffida, c' è rabbia e irritazione: fino a tarda sera un gruppo di deputati e senatori circa una cinquantina ha lavorato ad un documento.

 

Nell' intestazione una semplice domanda: «Il presidente e tesoriere dell' Associazione Rousseau afferma sempre di essere un semplice attivista che lavora gratis per il M5S. Può confermare di essere attualmente iscritto all' associazione creata nel 2017 avente sede legale in Roma, via Nomentana n. 257?». Ecco cosa si osserva nella nota che per evitare ripercussioni sul voto non è stata diramata: «Qualsiasi risposta dia comporterà delle serie ricadute politiche».

davide casaleggio davide casaleggio

 

Motivo? Se fosse iscritto, ai sensi della legge Spazzacorrotti, l' Associazione Rousseau, in quanto Casaleggio ne è anche il presidente e tesoriere, sarebbe assimilabile ad un partito politico e quindi il grande Accusato dovrebbe essere deferito ai Probi viri. In quel caso «i contributi versati mensilmente dai parlamentari si sottolinea - devono essere immediatamente bloccati e accantonati». Invece, se non fosse iscritto «non sarebbe nemmeno un attivista. In quale veste, allora, Casaleggio interviene nella vita del M5S?», si chiedono i parlamentari.

 

IL BIVIO

davide casaleggio rocco casalino davide casaleggio rocco casalino

Da qui il bivio: «O fa il politico con un ruolo ben definito all' interno del M5S, oppure fa il fornitore esterno di servizi». Molti non ci pensano proprio a versare a Rousseau. Dopo le Regionali arriverà la svolta. Il distacco con Casaleggio è ormai sancito.

Toccherà presumibilmente a Di Maio sbrogliare la matassa ma dovrà avere le chiavi di Rousseau. Altrimenti ed il rischio è sempre più forte sarà scissione.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...