BARCOLLO MA NON LOLLO – RITRATTO AL VELENO DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA FIRMATO PINO CORRIAS: “UN VANNACCI ANTE LITTERAM, TEMPRATO DALLA GAVETTA NELLE RURALI PROVINCE DEL LAZIO, DOVE INDOSSAVA UN NOME DI BATTAGLIA, ‘BEAUTIFUL’, PER VIA DEL VISO DA ATTORE AMERICANO” – “OGGI A NOME DI GIORGIA E ARIANNA FA E DISFA NEL PARTITO. HA LE CHIAVI DEL NUOVO POTERE CHE TRACIMA, AFFERRA, ANNETTE IN ESTASI DA INDIGESTIONE. PER TRE GENERAZIONI QUELLI COME LUI, COME GIORGIA, SI SONO NUTRITI DI AVANZI, MASTICANDO ODIO PER I NABABBI DELLA SINISTRA…” – TUTTE LE GAFFES, DALLA SOSTITUZIONE ETNICA AL CASO FRECCIAROSSA

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Pino Corrias per “il Fatto Quotidiano”

 

francesco lollobrigida arianna meloni francesco lollobrigida arianna meloni

Ma queste due formidabili sorelle della Nazione, Giorgia e Arianna, cresciute con la fiamma del matriarcato tricolore nel cuore, come se li sono scelti i loro due capolavori di compagni/camerati/mariti? Li hanno presi in sconto al Black Friday o li hanno vinti ai punti? Giorgia, la minore diventata maggiore, si orientò sul simpatico Giambruno Andrea che sembra la caricatura di Lando Buzzanca, nel celebre fumetto Lando, con il ciuffo al posto del baffo, e il testosterone al posto del cervello. […]

 

L’altra, Arianna, detta Ary, si è scelta questo Lollobrigida Francesco, di anni 51, che lei chiama Lollo, qualche volta per scherzo Gina, attuale ministro dell’Agricoltura, direttamente da uno sgangherato scaffale, con busto Dux, della Sezione del Movimento Sociale di Colle Oppio, un sergentone dal piglio di colonnello, che raramente saluta, veste in grigio, pensa in grigio e dopo una cert’ora ha lo sguardo da sonnolenta digestione. Nel dormiveglia, straparla. E quando lo correggono, fa il muso, estraendo sempre la solita minaccia: “No, non mi dimetto”.

 

francesco lollobrigida - illustrazione di francesco frank federighi francesco lollobrigida - illustrazione di francesco frank federighi

Ai tempi del Covid disse che sotto i 40 anni era meglio non vaccinarsi. Gli chiesero da chi l’avesse saputo. Non rispose. Poi disse che in Italia, anzi in Occidente, è in corso “la sostituzione etnica”. Gli chiesero se sapeva cosa voleva dire. Non rispose al primo giro. Al secondo, informato sul significato del misfatto, disse “non sono razzista, sono ignorante”.

 

La scorsa settimana, beccato dal Fatto Quotidiano a dissigillare le porte del Frecciarossa 9519 alla stazione non prevista di Ciampino, per infilarsi su una Audi Q5 e correre a Caivano a tagliare il nastro di un’aiuola, disse: “Nessun privilegio. Ho fermato il treno e sono sceso come avrebbe fatto un qualunque altro cittadino”.

 

[…]

 

giorgia meloni e francesco lollobrigida giorgia meloni e francesco lollobrigida

Fa più notizia e fa più ridere del rimpianto Danilo Toninelli, che ai tempi suoi si autocelebrò come Toni Nulla. Il nostro ministro di Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, ha una storia di esemplare riscatto sociale. Viene dalle pendici dei monti Tiburtini, comune di Tivoli. Missino fin da ragazzo, ha fatto scuole a singhiozzo, mentre la politica l’ha masticata a tempo pieno, cominciando dai funerali di Giorgio Almirante, visti nel pieno dei suoi 16 anni, che sono il suo personale fatal flaw, la “ferita fatale”, il corrispettivo narrativo dei funerali di Paolo Borsellino, per la cognata Giorgia.

 

francesco lollobrigida - fieracavalli verona francesco lollobrigida - fieracavalli verona

Invece di studiare si è laureato in Giurisprudenza alla bella età di 42 anni, presso l’Università Telematica Unicusano, fondata da Stefano Bandecchi, il colosso di Terni, quello che in sintonia coi tempi di femminicidi ha detto: “Devi tradire la fidanzata se no non sei un uomo normale e prima o poi la ammazzi”.

 

Lollobrigida di fidanzata ne ha una sola, Arianna, come una sola è la fede politica. Che pratica con disciplina militare, un Vannacci ante litteram, con il fez al vento. Lo ha temprato la gavetta. Dal 1996 al 2000 consigliere comunale a Subiaco. Poi assessore allo Sport nel Comune di Ardea. Qualche elezione persa, qualche altra vinta nelle rurali province del Lazio, dove indossava persino un nome di battaglia, “Beautiful”, per via del viso da attore americano: “Lo usavo per sfuggire alle rappresaglie dei compagni che ti aspettavano sotto casa”.

 

francesco lollobrigida e andrea giambruno con antonio urso proprietario di una palestra a ceglie messapica francesco lollobrigida e andrea giambruno con antonio urso proprietario di una palestra a ceglie messapica

Nel 2010 la sua personale marcia su Roma, fino alla poltrona di assessore allo Sport nella giunta della Regione Lazio di Renata Polverini, la sindacalista Ugl nata e scomparsa nei talk show. Il colpo di fortuna arriva nel 2012, quando in dissenso da Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini inciampato per sempre dentro un appartamento di Montecarlo, nasce Fratelli d’Italia, che fonda con la cognata Giorgia Meloni, l’esperto di armi Guido Crosetto, il veterano Ignazio La Russa. I soldi, dice una recente inchiesta di Report, ce li mette Silvio B. – 750 mila euro: cifra equivalente a un anno di Olgettine – in odio al suddetto Fini, colpevole di avergli puntato il dito direttamente sul fondotinta con il suo celebre “Cheffai? Mi cacci?”.

 

Al terzo tentativo, Lollo vince il jackpot elettorale, anno 2018, entra trionfante alla Camera dei deputati, direttamente capogruppo con predisposizione per le nomine in tutto il parastato che conta, enti, aziende partecipate, fino allo sfinimento per i troppi questuanti: “Non faccio in tempo a entrare in Rai che mi circondano”.

 

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA MEME FRANCESCO LOLLOBRIGIDA MEME

A nome di Giorgia e Arianna fa e disfa nel partito, dispensa, promette, incassa: all’ultima manovra finanziaria si fa aggiungere 2 milioni di euro per le casse dei suoi uffici, senza che nessuno fiati. Ha le chiavi del nuovo potere che tracima, afferra, annette in estasi da indigestione. Per tre generazioni quelli come lui, come Giorgia, si sono nutriti di avanzi, masticando odio per i nababbi della sinistra che ai loro occhi avevano tutto, il potere dei soldi e quello della propaganda, la piazza e i salotti.

 

[…]  guai a definire l’Italia una repubblica nata antifascista: “La libertà non è di destra e non è di sinistra, è unificante”, dice il Lollo pensiero. La sicumera è la sua ginnastica preferita, in politica e nella logica, a cominciare dal celebre: “I poveri mangiano meglio dei ricchi, perché cercano dal produttore l’acquisto a basso costo e comprano qualità”.

 

cognati miei meme su francesco lollobrigida by rolli per il giornalone la stampa cognati miei meme su francesco lollobrigida by rolli per il giornalone la stampa

Passando per certi magnifici sillogismi: “Le donne non si dovrebbero nemmeno toccare con un fiore e invece tratterò un argomento che è quello della produzione dei fiori”. Per arrivare finalmente al capolavoro ferroviario: “Ero in ritardo, mi aspettavano nell’aiuola di Caivano a rappresentare lo Stato”. Dove lo scandalo – lui ancora non l’ha capito – non è il ministro che scende, ma è il Lollo Beautiful che a forza di salire è diventato Stato.

francesco lollobrigida e le sorelle Meloni meme by edoardo baraldi francesco lollobrigida e le sorelle Meloni meme by edoardo baraldi giorgia meloni e francesco lollobrigida 1 giorgia meloni e francesco lollobrigida 1 arianna meloni francesco lollobrigida arianna meloni francesco lollobrigida DESTINAZIONE CIAMPINO - VIGNETTA BY MACONDO DESTINAZIONE CIAMPINO - VIGNETTA BY MACONDO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA A CAIVANO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA A CAIVANO francesco lollobrigida francesco lollobrigida FRANCESCO LOLLOBRIGIDA E IL FRECCIAROSSA - MEME BY EDOARDOBARALDI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA E IL FRECCIAROSSA - MEME BY EDOARDOBARALDI il treno di spade meme su francesco lollobrigida by emiliano carli per il giornalone la stampa il treno di spade meme su francesco lollobrigida by emiliano carli per il giornalone la stampa

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I GUAI SONO DAVVERO COME LE CILIEGIE: UNA NE TIRA UN’ALTRA. NON BASTAVA ALLA MELONA DI TROVARSI UNA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE FA IMPALLIDIRE I VORTICI DEL TRIANGOLO DELLE BERMUDE: LA RAI INFIAMMA LA LEGA CONTRO FRATELLI D’ITALIA, L’AUTONOMIA SCATENA FORZA ITALIA CONTRO LA LEGA, IL PREMIERATO FA SCHIFO SIA A FORZA ITALIA CHE LEGA, ETC.- ORA GLI SCAZZI DIVAMPANO ANCHE NEL SUO PARTITO - QUEL FUOCO DI PUGLIA DI RAFFAELE FITTO, CHE SOGNA DA TEMPO DI TROVARSI CASA A BRUXELLES E LASCIARSI ALLE SPALLE LE MILLE ROGNE DEL PNRR, È ANDATO SU TUTTE LE FURIE QUANDO OGGI HA LETTO SULLE PAGINE MELONISSIME DE “IL TEMPO” CHE IL SUO NOME POTREBBE SALTARE DALLA CASELLA DI COMMISSARIO EUROPEO (DI SECONDO PIANO). IN POLE C'E' LA TAPPABUCHI ELISABETTA BELLONI - MA “IO SO’ GIORGIA”, ORMAI CERTA CHE DA URSULA VON DER LEYEN OTTERRÀ AL MASSIMO UN COMMISSARIO-STRAPUNTINO ("MEDITERRANEO"), È SEMPRE PIÙ CONVINTA CHE FITTO È L’UNICO CHE PUÒ  PORTARE TERMINE LA SCOMMESSA DEL PNRR. E NELLO STESSO TEMPO EVITEREBBE, CON I DUE ALLEATI SUL PIEDE DI GUERRA, UN PERICOLOSO SUPER-RIMPASTO NEL GOVERNO…

DAGOREPORT - IL SISTEMA, PIÙ SECCO DI UN COLPO DI MANGANELLO, CON IL QUALE LA DUCETTA STA OCCUPANDO TUTTE LE CASELLE DEL POTERE NON S’ERA MAI VISTO, SOTTO NESSUN GOVERNO - UN'ABBUFFATA COMPULSIVA DI INCARICHI PER AMICI E FEDELISSIMI, SPESSO SENZA ALCUNA COMPETENZA, RIVINCITA DI UN'ESTREMA DESTRA SVEZZATA A PANE, LIVORE E IRRILEVANZA - LA PRESIDENZA DI FINCANTIERI, SEMPRE IN MANO A MILITARI O AMBASCIATORI, È STATA OFFERTA A BIAGIO MAZZOTTA SOLO PER RIMUOVERLO DALLA RAGIONERIA DELLO STATO - FABRIZIO CURCIO E' STATO SOSTITUITO ALLA PROTEZIONE CIVILE PER FAR POSTO A FABIO CICILIANO, DIRIGENTE MEDICO DELLA POLIZIA DI STATO, CHE GIORGIA MELONI HA MOLTO APPREZZATO NEL SUO RUOLO DI COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA DI CAIVANO - A SETTEMBRE GIUSEPPE DE MITA, CARO AD ARIANNA E A MEZZAROMA, SARÀ PRONTO AD APPRODARE COME DG A SPORT E SALUTE, LA SOCIETÀ PUBBLICA CASSAFORTE DELLO SPORT 

DAGOREPORT - EIA EIA ALALA’, VENEZIA ECCOLA QUA: "IL POTERE ORACOLARE DEL CINEMA… SETTIMA ARTE O... DECIMA MUSA?" - CON L’AMPOLLOSISSIMA PRESENTAZIONE (CON PAUSE RITARDANTI E ACCELERAZIONI IMPROVVISE, PIÙ DA TURI PANDOLFINI CHE DA TURI FERRO), ABBIAMO FINALMENTE CAPITO PERCHÉ LA MELONA HA SPEDITO PIETRANGELO BUTTAFUOCO ALLA PRESIDENZA DELLA BIENNALE D'ARTE: SODDISFARE IL SUO ERUDITO TROMBONISMO DA MEGALOMANE D’ANNUNZIO SICULO-MUSULMANO - SEMMAI, CI CHIEDIAMO: PERCHÉ L’OTTIMO BARBERA, UNO DEI POCHI DIRETTORI DI SINISTRA CAPACE DI ORGANIZZARE UNA MOSTRA D’ARTE CINEMATOGRAFICA PIENA DI STAR E OTTIMI FILM, SI PIEGA AD ACCETTARE DI REGGERE PER DUE ANNI LA RASSEGNA VENEZIANA PRESIEDUTA DAL FILODRAMMATICO AEDO DELLA FUFFA CULTURALE DI DESTRA? – VIDEO STRACULT!

FLASH! – QUANTI VITTORIO FELTRI CI SONO IN CIRCOLAZIONE? DUE GIORNI FA, SU “IL TEMPO”, FELTRI1 HA ELOGIATO ROBERTO D’AGOSTINO PER IL SUO DOCU-FILM “ROMA SANTA E DANNATA”. PASSANO 48 ORE E SU “IL GIORNALE” SPUNTA IL FELTRI2 CHE, RISPONDENDO A UN LETTORE, ATTACCA DAGO PER LA POSIZIONE CRITICA DI DAGOSPIA VERSO IL GOVERNO MELONI: “SEDICENTE ESPERTI DI ARIA FRITTA”, “CORBELLERIE”, “RICOSTRUZIONI COMICHE”, “SULLA PAGINA SI RIVERSA BILE” – QUALE SARA’ IL FELTRI APOCRIFO: IL PRIMO O IL SECONDO? (MAGARI E’ SOLO UN CASO DI BIPOLARISMO SENILE)…