becchi maglie

BECCHI FATTO A MAGLIE - LA RECENSIONE DI ''DEMOCRAZIA IN QUARANTENA'', IL LIBRO SCRITTO CON GIUSEPPE PALMA: ''ABBIAMO CHIUSO UN INTERO PAESE IN CASA, MA ABBIAMO AL CONTEMPO ANCHE APERTO UNA PORTA SUL VUOTO. DIVENTEREMO IMMUNI AL VIRUS, MA ABBIAMO INFETTATO LA NOSTRA DEMOCRAZIA. RESTERÀ L’IDEA CHE IN ITALIA DA UN GIORNO ALL’ALTRO SI PUÒ SOSPENDERE QUALSIASI DIRITTO: È SUFFICIENTE GETTARE NEL PANICO UN’INTERA POPOLAZIONE PER CONTROLLARLA COME SI VUOLE''

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

"Abbiamo chiuso un intero Paese in casa, ma abbiamo al contempo anche aperto una porta sul vuoto. Diventeremo immuni al virus, ma abbiamo infettato la nostra democrazia".

 

 E' la tesi definitiva, quasi un epitaffio, di “DEMOCRAZIA IN QUARANTENA. Come un virus ha travolto il Paese“, l’ultimo libro di Paolo Becchi e Giuseppe Palma. E' un libro-denuncia spietato, ma non è un libro per i complottisti perché la realtà che delinea è sufficiente a spaventare più di qualsiasi scenario surreale.

PAOLO BECCHI GIUSEPPE PALMA DEMOCRAZIA IN QUARANTENA

 

 Naturalmente sotto accusa spietata degli autori ci sono le gravi responsabilità del governo Conte 2 nella gestione dell’emergenza causata dal virus cinese. Le illustrano con una cronaca politica della situazione, da gennaio a metà aprile, sottolineando l'irritualita' giuridica e l'abuso dei decreti-legge e dei Dpcm emanati dal governo, dei quali svelano evidenziandoli i gravi profili di incostituzionalità. Peraltro è una incostituzionalità che esperti e studiosi di qualunque tendenza politica hanno denunciato, ma le denunce sono rimaste inascoltate nel vuoto di democrazia costruito sulla paura.

 

Di fatto sembriamo esserci abituati a tutto, anche che a dettare i limiti della libertà personale sia stato un comitato di esperti virologi edepidemiologi in realtà non al servizio de cittadini italiani e della tutela della loro salute, ma intenti a costruire la rete di protezione dell' l'uomo solo al comando.

 

PAOLO BECCHI

Italiani brava gente? Per Becchi e Palma soprattutto italiani passivi, spaventati, in realtà non consapevoli dei propri diritti fondamentali.

 

Le responsabilità principali dell'abuso di potere dell'imbroglio ricadono naturalmente sul governo di Giuseppe Conte e soprattutto sul Premier e sui suoi diciamo così più stretti collaboratori, ammesso che siano più di uno. Ma parole durissime sono riservate a una inconsistente Unione Europea, che la pandemia come in un gigantesco momento della verità, ha rivelato in tutta la sua pochezza politica, in egoismi che sono ben al di sotto di qualunque degno istinto sovranista.

 

Sarà alla fine un disastro positivo? Alla fine meglio così,visto che si abbattono ad uno ad uno tutti i residui di retorica europeista sotto il peso dell'evidente tentativo di sfruttare nell'occasione le nazioni più deboli per rimpinguare le casse di quelli più forti, al solito la Germania e la Francia, ma anche generosi paradisi-fiscali come l'Olanda, rigorista sempre col culo degli altri?

 

MARIA GIOVANNA MAGLIE

Vedremo, di certo assieme all'ideale farlocco dell'Unione Europea è venuta fuori fino in fondo la crisi della globalizzazione, con gli Stati nazionali costretti a fronteggiare da soli l’emergenza attraverso le strutture di sanità pubblica che proprio l'austerità imposta dai diktat europei aveva tagliato senza pietà negli anni scorsi.

 

Nella cronaca la ricostruzione di Becchi e Palma è impeccabile nel mettere in fila le responsabilità che da Roma Palazzo Chigi tentano con fake news da mesi di respingere.

 

"Il 3 febbraio i governatori del Nord chiedevano la quarantena per chiunque arrivasse dalla Cina, mentre il governo – nelle persone di Conte e Speranza – ridimensionava il tutto avanzando l’idea che si trattasse di governatori leghisti che volevano approfittare della situazione per discriminare i cinesi.

 

GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO

Si arriva persino ad organizzare un flash mob a sostegno delle attività commerciali cinesi, come se qualcuno volesse discriminarle. Il punto di ipocrisia più alto lo raggiunge il 2 febbraio il sindaco di Firenze Nardella lanciando l’hashtag #abbracciauncinese. Zingaretti non è da meno, tant’è che a fine febbraio si reca a Milano a bere un aperitivo coi giovani democratici, aderendo alla campagna del sindaco Sala «Milano non si ferma». Ancora una volta il “politicamente corretto” ha avuto la meglio sul buon senso […].".

 

Eppure il governo sapeva benissimo come stessero le cose visto che è venuta fuori una delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio con la quale il governo aveva dichiarato lo stato di emergenza per la durata di 6 mesi

 

"Da detta delibera, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il primo febbraio, emerge chiaramente che l’esecutivo era stato informato – quantomeno sin da gennaio – della gravità della situazione. Si legge infatti che «considerata l’attuale situazione di diffusa crisi internazionale determinata dalla insorgenza di rischi per la pubblica e privata incolumità connessi ad agenti virali trasmissibili, che stanno interessando anche l’Italia », il governo «impone l’assunzione immediata di iniziative di carattere straordinario ed urgente, per fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività presente sul territorio nazionale».

XI JINPING GIUSEPPE CONTE

 

Se le cose erano di tale gravità, perché dal 31 gennaio al 21 febbraio il presidente del Consiglio e il ministro della Salute hanno continuato a dire che era tutto sotto controllo? Perché hanno tacciato di razzismo chi, già il 3 febbraio, aveva richiesto la quarantena per chiunque arrivasse dalla Cina? Perché, dopo che il governo ha adottato il decreto-legge del 23 febbraio, il primo sull’emergenza epidemiologica, il segretario del PD chiedeva a fine febbraio di non fare allarmismo a tal punto da bersi un aperitivo a Milano coi giovani del suo partito?

 

Ma poi soprattutto, perché il governo non ha fatto nulla in questo periodo? Tre settimane di ritardo nell’agire configurano, a nostro avviso, l’ipotesi del reato di «delitti colposi contro la salute pubblica» (art. 452 c.p.). La magistratura dovrebbe pertanto indagare sulla negligenza del premier e del ministro della Salute".

 

 

Quanto agli errori dei virologi diventati eroi da Talk Show TV, uno per tutti tra quelli citati nel libro

 

 

GIUSEPPE CONTE FIRMA UN DECRETO

"Complici i gravi errori di valutazione di alcuni virologi, tra i quali spicca Roberto Burioni che il 2 febbraio, quindi addirittura dopo la dichiarazione dello «stato di emergenza» del governo, nel rispondere ad una domanda di Fabio Fazio diceva: «Io ritengo che in questo momento in Italia il rischio di contrarre questo virus è zero perché il virus non circola» […].". Con la stessa faccia tosta dopo qualche giorno hanno deciso di rinchiuderci

 

Dove chi scrive non è d'accordo e' invece sulle conclusioni alle quali arriva amaramente il libro e arrivano i suoi autori.

 

"Cosa succederà politicamente nei prossimi mesi? Non appena la situazione migliorerà, Conte – il nostro venerato Xi Jinping – si prenderà tutti i meriti per i suoi provvedimenti eccezionali che hanno salvato il Paese e il suo governo potrà tirare a campare. Non conta se abbia agito “rispettando le regole”, perché siamo in «stato di emergenza» e nell’eccezione conta solo il successo o il fallimento. E il successo contro il virus è garantito. […]. Niente però sarà più come prima. Resterà l’idea che in Italia da un giorno all’altro si può sospendere qualsiasi diritto: è sufficiente gettare nel panico un’intera popolazione per controllarla come si vuole. Se i nostri diritti fondamentali sono limitabili in massimo grado con il consenso di tutti per un problema di sanità pubblica, perché questo non dovrebbe valere anche in altri casi?"

 

I VIROLOGI

Quel successo secondo me non ci sarà, già non c'è più, Conte non ha nessun merito da prendersi e la gente ha ben chiaro in quale incubo sia stata spinta, prima costretta ad arresti domiciliari, ora intrappolata in una situazione economica tragica, il cui prezzo è il nostro sviluppo, la nostra condizione di vita, la nostra dignità di nazione tra le più ricche del mondo. Non ci sarà un virus cinese 2 come non ci sarà un Conte 3. Anche se chi ne prenderà il posto perché è letto avrà un compito da far tremare i polsi. Scommettiamo?

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...