joe biden donald trump capitol hill campidoglio usa

BIDEN, TE C’HANNO MAI MANDATO? – I REPUBBLICANI STANNO GUADAGNANDO TERRENO, A MENO DI UN MESE DALLE ELEZIONI DI MIDTERM: A METÀ MANDATO, IL CONSENSO DEL PRESIDENTE CONTINUA A SCENDERE, COME DIMOSTRANO I SONDAGGI. IN OTTO DEI DIECI STATI PIÙ CONTESI, L’AVANZATA DEL PARTITO REPUBBLICANO È EVIDENTE. NON SOLO: ALLE PRIMARIE DEL “GOP” HANNO VINTO MOLTI CANDIDATI FEDELISSIMI A TRUMP. CHE AFFILA LE ARMI IN VISTA DEL 2024 (SE NON VIENE CONDANNATO PRIMA)

1 - PERCHÉ I REPUBBLICANI STANNO GUADAGNANDO TERRENO NEI SONDAGGI PER LE ELEZIONI DI MIDTERM

Articolo di “The Economist” – dalla rassegna stampa estera di “Epr comunicazione”

 

biden trump

Ci sarebbe bisogno di un grande errore nei sondaggi, ma non sarebbe più uno shock se i repubblicani vincessero il Senato

 

Gli osservatori dei sondaggi possono imparare molto dai fisici. Prendiamo, ad esempio, Il pendolo di un orologio. Oscilla grazie a due meccanismi. I pesi sospesi alla testa dell'orologio convertono la forza di gravità terrestre in energia che aziona gli ingranaggi dell'orologio.

 

donald trump

Per evitare che il peso precipiti a terra, facendo girare tutti gli ingranaggi contemporaneamente e producendo un orologio che viaggia nel tempo, è stato installato un meccanismo simile a un artiglio che permette a un solo dente dell'ingranaggio di girare contemporaneamente.

 

Il pendolo, il secondo meccanismo, è fissato a questo artiglio e regola la velocità di rotazione degli altri denti. Partendo da un punto alto a sinistra, la gravità tira il pendolo verso il basso e l'inerzia lo porta verso destra.

 

L'artiglio rilascia un dente e permette all'ingranaggio di muoversi, producendo un "tic" udibile. Il pendolo si sposta quindi naturalmente verso il basso e a sinistra, permettendo all'ingranaggio di girare un altro dente. L'orologio emette un "tock".

 

mehmet oz donald trump

Anche i sondaggi di opinione funzionano così (più o meno). Ciò è dovuto in parte alla variazione casuale dei singoli sondaggi, che di solito può essere attribuita alle differenze nelle caratteristiche demografiche e politiche delle persone intervistate. Ma i sondaggi spesso si avvicinano alla media di lungo periodo nel corso del tempo. Basti pensare alle elezioni del 2016 e del 2020, quando il vantaggio dei Democratici in estate ha lasciato il posto a una rapida impennata del sostegno ai Repubblicani in autunno – scrive The Economist.

 

joe biden inciampa sulla scaletta dell'air force one

Così, a un "tic" di metà estate a favore dei democratici ha risposto un "tic" repubblicano quest'autunno. Secondo il sondaggio dell'Economist sui sondaggi per le elezioni del Senato americano, i candidati repubblicani hanno guadagnato terreno in otto dei dieci Stati più contesi.

 

L'avanzata repubblicana è stata particolarmente evidente in Nevada, dove Catherine Cortez Masto, senatrice democratica in carica, difende il suo seggio contro Adam Laxalt, repubblicano ed ex procuratore generale dello Stato.

 

Qualcosa di simile è accaduto in Pennsylvania, dove John Fetterman, il vicegovernatore democratico dello Stato, sta affrontando Mehmet Oz, ex medico e conduttore di talk show. Il nostro indice dei sondaggi, che aggiusta i sondaggi sia per la parzialità storica di ciascun sondaggista sia per il fatto che un sondaggio sia stato condotto da una società di parte, rileva che il margine dei democratici è sceso di oltre cinque punti percentuali anche in Wisconsin.

 

DONALD TRUMP MEHMET OZ

Le nostre medie dei sondaggi mostrano attualmente che i Democratici sono in ritardo rispetto ai Repubblicani di circa un punto ciascuno in Nevada, North Carolina e Wisconsin. In Ohio sono in testa di quasi un punto. I democratici sono in vantaggio di quattro punti in Georgia e di sette in Pennsylvania e Arizona.

 

Questo dà ai Democratici un guadagno netto di un seggio al Senato se i sondaggi sono accurati al 100% (spoiler alert: non lo saranno). Questi numeri sono accompagnati da un'avvertenza importante per la salute. A un mese dal giorno delle elezioni, i sondaggi per il Senato si discostano in media di sei punti rispetto ai risultati effettivi della notte.

 

joe biden

Ma c'è ancora tempo per i repubblicani per fare breccia prima dell'8 novembre, e i sondaggi nelle ultime elezioni sono stati significativamente sbilanciati verso i democratici. I candidati repubblicani hanno la possibilità di conquistare tutti i seggi in bilico, persino la Pennsylvania e l'Arizona, secondo la gamma di errori delle nostre medie storiche dei sondaggi sul Senato. Anche se ci vorrebbe un grande errore nei sondaggi, i recenti progressi del partito negli Stati chiave significano che non sarebbe più uno shock per i repubblicani conquistare la maggioranza al Senato.

 

2 - BREVE GUIDA ALLE ELEZIONI DI MIDTERM

Matteo Turato per www.formiche.net

 

latinos for trump

Martedì 8 novembre 2022 circa 168 milioni di statunitensi si recheranno alle urne per le elezioni di midterm. Ma cosa sono e come funzionano esattamente? Una breve guida per seguire da vicino la politica statunitense.

 

Le elezioni di midterm – letteralmente elezioni di metà mandato – si tengono appunto dopo due anni dall’inizio del mandato presidenziale, quindi dopo due anni dall’elezione, e vengono per questo viste come una sorta di referendum sull’operato del presidente in carica.

 

trump biden

Il Senato (Senate) e la Camera (House of Representatives) costituiscono rispettivamente la camera alta e la camera bassa del Congresso, il ramo legislativo del governo federale, i cui membri restano in carica per sei anni al Senato, e per due alla Camera. Le tempistiche delle midterm fanno quindi in modo che ogni due anni si rinnovi totalmente la Camera, e un terzo del Senato.

 

Ogni Stato è rappresentato da due senatori, che moltiplicati per i cinquanta Stati che compongono gli Stati Uniti d’America, fa un totale di cento senatori. Il Senato è attualmente diviso equamente tra cinquanta democratici (compresi gli indipendenti Angus King e Bernie Sanders) e cinquanta repubblicani.

 

il video di trump che mena biden 1

Per quanto riguarda la Camera, ogni Stato riceve una rappresentanza in proporzione alla sua popolazione, ma ha diritto ad almeno un rappresentante. Attualmente la Camera conta 221 democratici, 212 repubblicani e due seggi vacanti (dovuti alla morte di Jackie Walorski e alle dimissioni di Charlie Crist).

 

I cittadini americani andranno a votare per:

 

435 seggi alla Camera dei Rappresentanti

35 seggi al Senato

36 governatorati di stato e 3 governatori di territori degli Stati Uniti

Svariati sindaci e funzionari locali

 

I senatori rappresentano l’intero stato in cui sono stati eletti, mentre i membri della Camera rappresentano i singoli distretti di provenienza. La maggior parte dei seggi non è considerata competitiva a causa delle politiche che regolano la suddivisione e la gestione dei distretti stessi. Un’analisi di CBS News sulle circoscrizioni geografiche  per il Congresso ha rilevato che solo in 81 seggi si verifica una vera competizione tra i due partiti.

 

kamala harris joe biden

Storicamente, il partito del presidente in carica perde quasi sempre seggi alle elezioni di metà mandato. Dal secondo dopoguerra, secondo il Council on Foreign Relations, il partito del presidente perde in media 29 seggi alla Camera nelle prime elezioni di midterm.

 

I repubblicani sono fiduciosi che questo schema abituale regga e stanno concentrando il loro messaggio elettorale sulla sicurezza delle frontiere, sulla criminalità e sull’inflazione. Ma questa volta ci sono alcune variabili insolite, che potrebbero aumentare l’affluenza degli elettori democratici. In particolare due elementi potrebbero pesare in tal senso: lo spettro dell’ex presidente Donald Trump, con i suoi candidati che escono dall’ortodossia repubblicana, e la decisione della Corte suprema che ha negato un diritto federale all’aborto, rimettendo la disciplina ai singoli stati.

 

greg abbott governatore texas donald trump

I democratici sono abbastanza convinti che manterranno la maggioranza al Senato, dovendo difendere solo 14 seggi, mentre i repubblicani ne difendono 21. Comunque vada, Joe Biden resterà presidente per altri due anni. Ma i risultati potrebbero avere un profondo impatto sul resto del suo mandato.

 

Se i repubblicani vinceranno alla Camera, saranno ben posizionati per bloccare gran parte del programma legislativo del Presidente, rendendolo quello che gli americani chiamano lame duck, un’anatra zoppa. Per quanto poco elegante in italiano, il termine rende l’idea. Potremmo vedere i repubblicani spingere per le indagini sul figlio del presidente, Hunter Biden, oppure osteggiare i suoi programmi economici.

 

ron desantis con donald trump 2

Se ottenessero la maggioranza al Senato, i repubblicani sarebbero anche in grado di bloccare le nomine di gabinetto e quelle giudiziarie, sia per le toghe federali sia se si rendesse vacante un posto alla Corte Suprema.

 

In questo periodo le elezioni per i posti di governatore, di segretario di Stato, di procuratore generale e delle assemblee legislative statali sono più delicate che mai. I vincitori potranno avere un’enorme influenza su questioni contese a livello federale come il diritto all’aborto. Ma soprattutto avranno ruoli nel dibattito sulla legittimità delle future elezioni presidenziali, un tema estremamente caldo negli Usa, dopo il terremoto provocato da Trump nel gennaio 2021.

joe biden kamala harris 1

 

Inoltre, nella maggior parte degli Stati, gli organi legislativi statali controllano il processo di disegno dei confini dei distretti congressuali per adeguarli ai cambiamenti demografici. Il partito al potere tende a tracciare i confini a proprio vantaggio politico – il cosiddetto gerrymandering – con implicazioni di vasta portata per il futuro controllo della Camera.

documenti trovati a mar a lago

 

Un’altra questione da tenere d’occhio è la gestione stessa delle elezioni. Nel 2021 diciannove Stati hanno inasprito le regole per la registrazione degli elettori e hanno ridotto o eliminato procedure come il voto per corrispondenza. Le elezioni di midterm mostreranno anche lo stato di salute della democrazia americana.

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