joe biden a varsavia vladimir putin

SULLA RUSSIA BIDEN TIRA IL FRENO A MANO (ARIA DI NEGOZIATO IN VISTA?) – A SORPRESA, GLI USA STOPPANO LA DICHIARAZIONE DEL G7 DI CONDANNA DELLE ELEZIONI RUSSE, PREPARATA DAGLI SHERPA ITALIANI – UNA MOSSA NEL SEGNO DELLA REALPOLITIK: “SLEEPY JOE” NON SI PUÒ PERMETTERE UNO SCONTRO FRONTALE CON PUTIN IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, CON IL RISCHIO DI INTERFERENZE DA MOSCA IL PPE CHIEDE AI 27 PAESI DELL'UE DI DICHIARARE CHE “MAD VLAD” “NON È UN PRESIDENTE LEGITTIMO”. UNA FORMULA TROPPO DIRETTA PER BRUXELLES…

1 – SILENZIO E REALPOLITIK G7 IN LINEA CON GLI USA E SALTA LA BOZZA DI CONDANNA DEL VOTO

Estratto dell’articolo di Claudio Tito, Paolo Mastrolilli e Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

vladimir putin dopo le elezioni

Tutto era pronto. Gli “sherpa” erano al lavoro da ieri. La presidenza italiana aveva predisposto ogni cosa. Anche una bozza di documento. Ma la dichiarazione del G7 […] contro le elezioni in Russia non ci sarà. E a dare l’altolà è stata niente di meno che Washington.

 

La Casa Bianca ha espresso parere negativo contro l’idea di ribadire […] la linea critica di chi considera le urne russe solo una farsa. L’indicazione degli Stati Uniti ha colto tutti di sorpresa. Anche Palazzo Chigi. Che non si aspettava uno stop da parte di Biden. Anzi, dopo il lavoro preparatorio dei “tecnici” dell’esecutivo italiano, presidente di turno del G7, la squadra italiana ha dovuto rimettere del cassetto la nota distribuita informalmente alle cancellerie.

 

vladimir putin joe biden ginevra

Ma cosa è successo? Una dichiarazione ufficiale del “Gruppo” è possibile solo con l’accordo degli Stati Uniti. Non è una novità. Stavolta l’America ha scelto la strada della “realpolitik”. Condanna Vladimir Putin, considera le elezioni in Russia «non libere» ma non vuole andare oltre.

 

Il punto centrale è che lo Zar del Cremlino resta per ora il presidente. Non è un interlocutore ma resta la persona con cui fare i conti. Il consigliere per la sicurezza della Casa Bianca, Jake Sullivan, è stato piuttosto chiaro a questo proposito. «Non c’è stato nulla di libero o giusto in queste elezioni - ha premesso - e il risultato era scontato. La realtà però è che Putin è il presidente della Russia».

 

jake sullivan e joe biden in treno per l ucraina

Sullivan non si è fermato qui. E ha continuato a spiegare proprio rispondendo a una domanda su che fine avesse fatto la dichiarazione del G7: «Abbiamo dovuto affrontare questa realtà durante tutta la guerra in Ucraina e continueremo ad affrontarla, ma tale realtà non nega il fatto che queste elezioni non abbiano soddisfatto alcun parametro di libertà o equità».

 

Come spesso fanno, gli americano hanno imboccato la strada del pragmatismo. Il presidente Biden certo non apprezza il suo omologo russo. Come noto le relazioni bilaterali sono ai minimi termini e addirittura sull’orlo di un confronto bellico. Nello stesso tempo, però, gli States sono in procinto di affrontare una delicatissima campagna elettorale.

 

ELEZIONI RUSSE - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

E l’attuale “Commander in chief” non vuole offrire alcun tipo di pretesto al Cremlino per interferire più di quanto non sia già prevedibile. Lo staff della Casa Bianca, del resto, sa bene che il “nemico” interno, ossia Donald Trump, potrebbe utilizzare questo argomento nei prossimi duelli. […]

 

La decisione di Washington è quindi arrivata a sorpresa anche perché, proprio ieri, l’Unione europea, attraverso il Consiglio dei ministri Ue degli Esteri, ha confermato in una nota ufficiale di non riconoscere l’esito elettorale nelle regioni ucraine occupate militarmente dai Russi. […]

 

JOE BIDEN VLADIMIR PUTIN MEME

Da tenere presente che al vertice europeo ha partecipato, in videoconferenza, anche il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. Che, ovviamente, era a conoscenza della posizione espressa dagli alleati del Vecchio Continente. E già durante la riunione aveva fatto capire che il suo Paese non avrebbe fatto commenti ulteriori.

 

Sostanzialmente gli Usa hanno evitato ieri di “caricare” la posizione occidentale giustificando formalmente il passo indietro con l’idea che si sarebbe trattato di una dichiarazione pletorica rispetto ai giudizi già emessi domenica e a quelli rilasciati dagli alleati e dalla Nato nelle ultime 24 ore. Alla vigilia di una delle campagne elettorali più dure degli ultimi anni negli Usa, dunque, la presidenza Biden per ora imbraccia l’arma del pragmatismo.

 

2 - LA RICHIESTA DEL PPE «SI DICHIARI CHE È UN PRESIDENTE NON LEGITTIMO»

Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

 

elezioni in russia

Le tradizionali telefonate di congratulazioni a Occidente non ci sono state, neanche dal Quirinale, i Paesi che sostengono l’Ucraina hanno reagito compatti evidenziando che le elezioni russe «non sono state chiaramente né libere né giuste», con un risultato «predeterminato». In più quelle svolte nei territori occupati sono state definite «illegali». Cina, India, Corea del Nord e Turchia hanno invece fatto i complimenti al presidente Putin per la riconferma.

 

Il Consiglio d’Europa, che non è un’istituzione Ue, ha esortato all’unanimità la comunità internazionale a non riconoscere più la legittimità di Putin come presidente e ha invitato tutti i Paesi a cessare ogni contatto con lui […]

 

ursula von der leyen josep borrell

L’Unione europea, invece, in una dichiarazione firmata a Ventisette, spiega che «non riconoscerà mai né lo svolgimento di queste cosiddette “elezioni” nei territori dell’Ucraina né i loro risultati. Esse sono nulle e non possono produrre alcun effetto giuridico». Quanto alle consultazioni nella Russia vera e propria, l’Ue ha sottolineato che si sono svolte «in uno spazio politico sempre più ristretto» e «ha privato gli elettori russi di una vera scelta».

 

Ma non si è spinta oltre. Non abbastanza per il gruppo del Ppe al Parlamento europeo, che ha invitato i ministri degli Esteri dell’Ue riuniti ieri a Bruxelles «a dichiarare ufficialmente che Vladimir Putin non è un presidente legittimo della Russia e che le cosiddette elezioni presidenziali sono prive di legittimità».

 

Josep Borrell e Volodymyr Zelensky

Una formula troppo diretta che il capo della diplomazia Ue Josep Borrell, al termine del Consiglio Affari Esteri, ha dribblato allineandosi alla dichiarazione a Ventisette, osservando che «c’è una netta differenza tra tenere le elezioni a casa di qualcun altro e tenerle a casa propria» e quelle nei territori ucraini occupati dalla Russia sono «elezioni fake, nel senso che non c’è libertà di espressione, nemmeno i candidati alternativi. Insomma, tutti sanno come sono le cosiddette elezioni in Russia».

 

[...]

 

elezioni in russia

I ministri degli Esteri hanno intanto approvato le sanzioni contro le persone coinvolte nell’uccisione di Aleksei Navalny, si tratta di circa 30 individui ed entità a cui è stato vietato l’ingresso nell’Ue e congelati i beni. Si vedono poi progressi sulle discussioni, in corso ormai da mesi, per l’utilizzo degli extraprofitti generati dagli asset russi congelati per aiutare militarmente l’Ucraina. «Non c’è ancora l’unanimità ma un forte consenso» e Borrell ha promesso di presentare una proposta legislativa insieme alla Commissione prima del Consiglio europeo di giovedì: «Ci sono alcuni Stati membri che dicono che vogliono avere maggiori dettagli». È stato dato, invece, il via libera formale ai 5 miliardi di euro che andranno ad alimentare il Fondo di assistenza all’Ucraina creato all’interno dello strumento europeo per la pace (Epf), che serve per aiutare militarmente Kiev.

vladimir putin Josep Borrellvladimir putin dopo le elezioni risultati elezioni russe 2024 risultati elezioni russe 2024antony blinken joe biden jake sullivan

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO