boris johnson

BORIS PIGLIA SOLO SCHIAFFI DAL PARLAMENTO - NO ALLE ELEZIONI IMMEDIATE: I LABURISTI DI CORBYN, CHE LE HANNO CHIESTE PER DUE ANNI, PER FREGARE IL BIONDO PREMIER IERI HANNO FATTO SCHIANTARE LA SUA PROPOSTA - ''BOJO'' È DIVENTATO IL LEADER DI UN GOVERNO DI MINORANZA DI UN PAESE PARALIZZATO, VISTO CHE I DISSIDENTI TORY, ESPULSI DAL PARTITO, FARANNO DI TUTTO PER BLOCCARE LE SUE STRATEGIE. E LA BREXIT VA VERSO UN ENNESIMO RINVIO…

Alessandro Logroscino per l'ANSA

 

L'appello "al popolo" dopo la sconfitta in Parlamento. Boris Johnson non si arrende alla maggioranza dei Comuni che gli intima di chiedere un nuovo rinvio della Brexit e risponde all'approvazione della cosiddetta legge anti-no deal lanciando la sfida delle elezioni anticipate, indicando l'obiettivo di convocare le urne per il 15 ottobre.

BORIS JOHNSON

 

Un obiettivo che la Camera per ora respinge, bocciando senza sorprese in serata la mozione-manifesto presentata dal premier per l'auto-scioglimento (sarebbe stato necessario un quorum dei due terzi) sullo sfondo d'un muro contro muro dalle conseguenze a questo punto imprevedibili: con le opposizioni decise a non farsi dettare i tempi e a spostare più in là, forse a novembre, l'incerta resa dei conti elettorale.

 

Il testo della norma anti-no deal concepito trasversalmente dai contestatori per provare a fermare la corsa del Regno verso una potenziale hard Brexit ha viceversa avuto il via libera della Camera bassa. Con uno scarto finale - 327 sì contro 299 no - quasi identico a quello della prima batosta assestata ieri al nuovo esecutivo grazie anche al voto di 21 conservatori moderati di spicco (frattanto espulsi). Un risultato che certifica lo sgretolamento della maggioranza di governo, ma a cui il premier Tory mostra di non avere alcuna intenzione di rassegnarsi.

 

boris johnson alla camera dei comuni

Lo ha confermato nel suo primo Question Time da inquilino (per ora precario) di Downing Street ribadendo a brutto muso di non pensare minimamente di farsi teleguidare da un Parlamento che pretenderebbe di mandarlo a Canossa fra un mese, dai 27 di Bruxelles, per piegarsi a quella proroga ulteriore che egli continua viceversa a rigettare come "priva di senso". E di non vedere a questo punto altra strada se non quella del voto politico "martedì 15 ottobre".

 

Non senza denunciare la legge contro il no deal, definita "una resa", è come un tentativo di "far naufragare qualunque serio negoziato" per ottenere dall'Ue un'intesa sulla Brexit "senza backstop" (obiettivo su cui del resto Bruxelles si conferma scettica). E di fatto per tradire la volontà popolare del referendum 2016. Il tono d'altronde non è più quello dell'istrione dalla battuta leggera. Semmai del pretendente leader muscolare.

 

Come conferma il botta e risposta in aula in cui il successore di Theresa May non ha esitato a far sfoggio di machismo, tirandosi critiche in serie, per l'uso di epiteti tipo "femminuccia" o "pollastro al cloro" rivolti in particolare verso il capo dell'opposizione laburista, Jeremy Corbyn: accusato in slang di essere addirittura "terrorizzato" ("frit") dal voto, sull'onda di sondaggi che in caso di elezioni immediate sembrano in effetti poter premiare la causa Tory. A maggior ragione con l'aiutino della promessa di nuove spese pubbliche a pioggia, e annessa "fine dell'austerity", appena annunciata nella revisione del bilancio 2019 dal cancelliere dello Scacchiere, Sajid Javid.

jeremy corbyn in piazza contro boris johnson

 

La replica è stata più misurata, non meno dura. Il premier, ha reagito sarcastico Corbyn, non può accusarci di "sabotare un negoziato con l'Ue che non esiste". E deve garantire il rispetto della nuova legge (dopo il passaggio alla Camera dei Lord e la firma della regina, o Royal Assent, entro la settimana prossima) prima di avere l'ok sul voto. Di qui il no alla mozione di stasera sulle elezioni, condiviso per ora con i leader degli altri partiti di opposizione (dagli indipendentisti scozzesi dell'Snp ai LibDem), liquidata come "la mossa cinica di un primo ministro cinico". In sostanza l'obiettivo degli oppositori pare al momento quello di provare a tenere il governo a bagnomaria e allontanare le urne a non prima di novembre.

 

Anche se non è chiaro come si possa pensare di costringere un premier che ripete di voler portare il Regno fuori dall'Ue il 31 ottobre 'senza se e senza ma' a negoziare per legge un rinvio della Brexit. Tanto più sullo sfondo dell'incoraggiamento che a Boris - nella cui manica potrebbe esserci ancora qualche carta di riserva per tentare di arrivare al voto a breve - rimbalza dalla Bank of England (col ridimensionamento dei timori sugli scenari peggiori d'un eventuale no deal). E dell'assoluzione incassata in un primo tribunale, l'Alta corte di Scozia, sulla legittimità della contestatissima sospensione del Parlamento destinata ad andare in scena fra una settimana come che sia.

Ultimi Dagoreport

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...