DI BOSCHI E DI RIVIERA – CON L’ENDORSEMENT DI MEB A GIACHETTI (ANTICIPATO DA DAGOSPIA) PARTE L’ASSALTO DEI RENZIANI A ZINGARETTI – COSÌ SALTA IL PATTO TRA GENTILUOMINI CHE AVREBBE CONSENTITO DI DIVENTARE SEGRETARIO AL CANDIDATO CON LA MAGGIORANZA RELATIVA ALLE PRIMARIE – SE "ZINGA" NON SUPERA IL 50% AI GAZEBO, MARTINA E GIACHETTI SONO PRONTI A UNIRE LE FORZE – IL PIANO DEL GOVERNATORE DEL LAZIO

-

Condividi questo articolo


Marco Antonellis per Dagospia

 

maria elena boschi con roberto giachetti 2 maria elena boschi con roberto giachetti 2

Per molti giornalisti come per molti parlamentari del PD è stata una vera e propria sorpresa l'endorsement di Maria Elena Boschi a favore di Roberto Giachetti in vista delle Primarie del partito, ma non per Dagospia che aveva ampiamente anticipato il "lieto evento" nelle scorse settimane: "Voto Roberto Giachetti" ha dichiarato ieri Meb sulla prima pagina del Foglio: "E' l'unico in questa fase che difende il lavoro e il progetto politico che abbiamo portato avanti in questi anni. Non che non mi fidi di Zingaretti, che dice che non farà patti con il M5S, pero' penso che ci siano fasi in cui tocca ad altri. E questa è una di quelle fasi".

NICOLA ZINGARETTI MAURIZIO MARTINA NICOLA ZINGARETTI MAURIZIO MARTINA

 

Non per niente ieri, la "reginetta" del giglio magico ha tenuto banco in Transatlantico circondata da stuoli di parlamentari Pd pronti a pendere dalle sue labbra. "L'endorsement di Maria Elena rende possibile il ricompattarsi del fronte renziano nel caso in cui nessun candidato alle primarie dovesse raggiungere il 51% ai gazebo" spiegano dal Nazareno. In poche parole, ora c'è la prova provata che i renziani corrono su più cavalli e sono pronti a lanciare l'assalto finale a Zingaretti in assemblea se il governatore del Lazio non dovesse superare la prova gazebo.

maria elena boschi con roberto giachetti 3 maria elena boschi con roberto giachetti 3

 

Insomma, tutto è di nuovo in discussione. Anche perché nel frattempo è saltato pure quell'accordo tra gentiluomini "stipulato" a inizio Congresso che avrebbe consentito di diventare segretario anche a chi avesse ottenuto solamente la maggioranza relativa alle Primarie (cioè senza superare il 50% dei consensi). Invece adesso, saltato il patto, il secondo ed il terzo arrivato potrebbero ben candidarsi contro il primo (esattamente come successo recentemente nel Pd piemontese).

MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI VICINI VICINI MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI VICINI VICINI

 

In poche parole, la partita è ancora tutta da giocare. Tanto che dalle parti del vincitore in pectore, Nicola Zingaretti, si stanno già prendendo le contromisure e si sta pensando a come mettere mano alla macchina del partito, soprattutto a come sbarrare il passo agli uomini delle altre correnti di partito ancora al comando nei gruppi parlamentari e nell'ufficio parlamentare: "Non è possibile che gli attuali capogruppo siano di espressione renziana (Marcucci) o vicini a Martina (Delrio)". Ricordate queste parole: Zingaretti non starà a guardare.

NICOLA ZINGARETTI E MASSIMO DALEMA NICOLA ZINGARETTI E MASSIMO DALEMA maria elena boschi con roberto giachetti 5 maria elena boschi con roberto giachetti 5 RENZI ZINGARETTI RENZI ZINGARETTI

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…