emanuele bucca

BUCCA MIA TACI - SCANDALO NELLA SCHERMA: L'ARBITRO BUCCA DIRIGE LA GARA DELLA RAGAZZINA 17ENNE CHE LO AVEVA ACCUSATO DI MOLESTIE SESSUALI - INUTILI LE PROTESTE DELLA FAMIGLIA - IL N.1 DELLA FEDERSCHEMA CONTESTA "LA FONDATEZZA" DELLE AFFERMAZIONI DELLA FAMIGLIA: "RICHIESTA INACCOGLIBILE, BASATA SU UNA GENERICA INFORMAZIONE" - EPPURE, NEL DICEMBRE 2021, BUCCA AVEVA GIÀ PATTEGGIATO UNO STOP DI 30 GIORNI PER UN ALTRO CASO DI MOLESTIE, AI DANNI DI UN'ARBITRA VENTENNE...

Cosimo Cito per “la Repubblica”

bucca

 

Il 2 aprile, durante una gara di Coppa Italia Regionale assoluta a Santa Venerina (Catania), l'arbitro Emanuele Bucca e Chiara (il nome è di fantasia), una schermitrice di 17 anni, si sono incontrati di nuovo in pedana.

 

Eppure, a luglio 2021, la ragazza lo aveva denunciato per violenza sessuale: attualmente Bucca è indagato dalla Procura di Rimini. Il giorno prima della gara, la famiglia della vittima ha inviato una mail al presidente della Federscherma Paolo Azzi, chiedendo di intervenire. Non è servito. Il n.1 della Federschema ha risposto due giorni più tardi, contestando "la fondatezza" delle affermazioni della famiglia: "Richiesta inaccoglibile, basata su una generica informazione". Eppure, nel dicembre 2021, Bucca aveva già patteggiato uno stop di 30 giorni per un altro caso di molestie, ai danni di un'arbitra ventenne.

 

Lo scambio di lettere È la sorella della ragazza a scrivere la mail del 1° aprile 2022 al presidente federale: «Sono certa sarà stato informato ». Di cosa? La famiglia di Chiara ha denunciato Bucca per molestie sessuali compiute ai danni dell'allora 16enne schermitrice la notte del 13 maggio 2021, a margine di un torneo giovanile, a Riccione. Secondo il racconto della ragazzina Bucca l'avrebbe baciata, palpeggiata e avrebbe tentato di aprirle con forza le gambe mentre erano in hotel, approfittando anche dello stato di ebbrezza di Chiara. La denuncia viene presentata il 2 luglio a Palermo.

BUCCA 1

 

 Da ottobre, per competenza territoriale, sul caso indaga la Procura di Rimini. Quella mail è una richiesta di aiuto: l'indomani Chiara e Bucca si sarebbero incontrati in pedana nella Coppa Italia Regionale Assoluta. La risposta di Azzi non arriva in tempo utile, ma solo il 3 aprile. Il n.1 della Federazione scrive che non è a conoscenza di procedimenti penali su Bucca e invita a rivolgersi alla Procura del Coni e alla Procura federale. Cosa che la famiglia farà il 5 aprile. Al momento dello scambio epistolare, dunque, c'è un arbitro che ha già patteggiato una sanzione per molestie a una ventenne (la Federazione e Azzi lo sanno) e che risulta adesso denunciato per una violenza su una minore. Eppure questo non gli impedisce di dirigere una gara in cui è iscritta proprio la sua presunta vittima.

 

BUCCA 2

Il patteggiamento Riavvolgiamo il nastro. A maggio 2021 si sarebbe verificata una violenza su un'atleta di 16 anni. A luglio 2021 la famiglia sporge denuncia. Poche settimane dopo, Bucca è uno dei due arbitri italiani ai Giochi di Tokyo. Il 19 ottobre 2021, un'altra presunta aggressione sessuale nei confronti di un'aspirante arbitra, di 20 anni: stesso hotel di Riccione, stesso modus operandi , il tentativo di violenza in camera, i baci, le mani sotto i vestiti. E la proposta: se ti concedi, ti aiuto a fare carriera.

 

Bucca si scusa e patteggia con la Procura federale una sospensione di 30 giorni senza incolpazione e senza che il dispositivo del provvedimento venga pubblicato. L'accordo, secondo la Federazione, viene ratificato l'11 gennaio 2022. Una lettera di alcuni tesserati all'associazione ChangeTheGame aveva portato la Procura del Coni a chiedere chiarimenti sulla esiguità della sanzione.

scherma 3

 

La Procura federale ha chiuso ugualmente il patteggiamento, Bucca ha scontato la sospensione ed è tornato il 5 marzo, a un torneo under 14 a Padova. La famiglia della vittima La famiglia di Chiara è devastata dai silenzi della Federazione, che mai l'ha cercata, neppure negli ultimi giorni. «Siamo schifati» spiegano il padre e la sorella. Chiara, studentessa di liceo, è seguita da uno psicologo: «Ha vissuto l'anno più brutto della sua vita». Emanuele Bucca, 42 anni, vive a Mazara del Vallo, Chiara a Palermo. L'Asd Mazara, dove si è formato l'arbitro, è una delle associazioni schermistiche più importanti dell'isola. Il 23 aprile la Fis ha fatto sapere di aver aperto un nuovo procedimento disciplinare nei confronti di Bucca.

emanuele bucca 3scherma 1scherma 2emanuele bucca 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…