massimo cacciari

CACCIARI ALLE STREGHE - IL FILOSOFO "CHIAGNI E FOTTI" RICICCIA IL SUO "ALLARME" PER LA LIBERTÀ MESSA A RISCHIO DAL GREEN PASS -  “GLI INSULTI DI CHI MI HA TRATTATO COME UN NO-VAX TRUMPIANO ANTI-SCIENTIFICO SONO LA PUNTA EMERSA DI UNA INDIFFERENZA SEMPRE PIÙ DIFFUSA AL PROBLEMA DELLE LIBERTÀ INDIVIDUALI. NON VI PUÒ ESSERE ALCUN MOMENTO NELLA VITA DEMOCRATICA IN CUI SI DEBBA SOLTANTO OBBEDIRE E COMBATTERE" (PERCHE' NON PROVA A DIRLO A CHI HA VISSUTO DAVVDERO SENZA LIBERTA' SOTTO IL FASCISMO?)

 

massimo cacciari accordi e disaccordi

DAGO: UN PAESE SOTTO “DELIRIO SANITARIO” - BERCIANO: “IL GREEN PASS È UN ATTENTATO ALLA DEMOCRAZIA”. E NON SI TRATTA SOLO DI NO-VAX DA BAR SPORT AL QUINTO SPRITZ. NO, TALI FREGNACCE SI LEVANO ANCHE DA FILOSOFI ACCLARATI (CACCIARI, AGAMBEN, VATTIMO). ORA, COSA ABBIA FATTO DI MALE A LOR SIGNORI LA SCIENZA MEDICA, NON RIUSCIAMO A IMMAGINARLO. ECCOLI METTERSI IN FILA A FAR INCETTA DI BETABLOCCANTI PER NON FINIRE FULMINATI DA UN ICTUS; OPPURE METTERSI IN TASCA SCATOLE DI VIAGRA PER L'AUGELLO…

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dago-paese-sotto-ldquo-delirio-sanitario-rdquo-berciano-ldquo-281453.htm

Giorgio Agamben

 

 

FARE DOMANDE È UN DIRITTO

Massimo Cacciari per “La Stampa”

 

Qualsiasi manifestazione di protesta contro il Green Pass che non si esprima attraverso documenti ragionati, raccolta di firme, discussione, e che dia di conseguenza spazio a provocazioni e strumentalizzazioni di ogni genere avrà un solo effetto: alimentare il clima di emergenza perenne che ci sta soffocando e rinvigorire gli scriteriati attacchi che persone come il sottoscritto e Giorgio Agamben hanno subito in questi giorni (accanto a centinaia e centinaia di lettere di stima e comprensione anche da parte di medici e giuristi, che hanno firmato esposti e documenti di cui nessuno dà notizia).

MARIO DRAGHI E IL GREEN PASS BY OSHO

 

Non parlo ovviamente degli idioti che ce l'hanno in generale coi vaccini e vedono complotti e piani da Spectre di James Bond dietro ogni angolo. Parlo di iniziative, anche violente, volte a destabilizzare ulteriormente la situazione politica del Paese, che oggi si regge pressoché soltanto sull'autorevolezza internazionale di una persona.

VACCINAZIONE CORONAVIRUS

 

È necessario e urgente riportare la discussione sui binari della responsabilità e del ragionamento. In democrazia è sempre necessario discutere; non vi può essere alcun momento nella vita democratica in cui si debba soltanto obbedire e combattere.

 

Questo momento, se dovesse mai capitare, non determinerebbe uno «stato di emergenza» (che è criterio da «protezione civile» infatti), ma uno «stato di eccezione», che comporta la sospensione tout-court di principi costituzionali, «stato» di cui la nostra Costituzione non considera neppure l'eventualità.

 

vaccinazioni all'hotspot dell'allianz stadium di torino

Gli insulti e i vaneggiamenti di chi mi ha trattato come un no-vax trumpiano anti-scientifico, magari affascinato da qualche forma di medicina magica, sono purtroppo la punta emersa di una indifferenza oggi sempre più diffusa al problema delle libertà individuali. È storicamente inevitabile che ciò avvenga in periodi di grande crisi e rapidissime trasformazioni.

 

E in un mondo in cui la metà almeno dei suoi abitanti vive privo di quelle stesse libertà. Proprio per questo dovrebbe apparirci ancora più vitale affrontare con grande cura, sotto ogni aspetto, culturale e giuridico, quei passaggi in cui, per le più varie ragioni, esse entrano in una zona d'ombra o di sofferenza.

 

insulti e minacce sul canale telegram basta dittatura 1

Di questo abbiamo parlato con Agamben, in base a considerazioni di ordine storico e culturale complessive, poiché ormai da qualche decennio le forme tradizionali di democrazia rappresentativa sono in crisi e nessuno, meno che mai qui in Italia, pone mano alle necessarie riforme.

 

La gestione della pandemia è per noi un segno drammatico dell'aggravarsi di questa crisi. E di questo avremmo voluto e vorremmo discutere. Chiedo scusa se insisterò socraticamente con le domande - so di non sapere e chiedo a chi invece crede di sapere. Vorrei sentire dai giuristi: è o non è in contraddizione col regolamento UE 2021/953, che vietava ogni discriminazione, l'istituzione del Green Pass, nei termini in cui diventerà legge in Italia?

 

IL TWEET DI CORRADO FORMIGLI CONTRO MASSIMO CACCIARI E GIORGIO AGAMBEN

E ai nostri illustri costituzionalisti vorrei chiedere: non sembra loro che la possibilità di obbligare a trattamenti sanitari dipenda dal pieno «rispetto della persona umana»? Non pensano che conditio sine qua non perché di rispetto per qualcuno si possa parlare è che costui venga correttamente informato? Risulta loro di essere stati precisamente informati su andamento dell'epidemia, vaccino, vaccini, loro possibili conseguenze, ecc.?

 

roberto speranza enrico giovannini mario draghi patrizio bianchi maria stella gelmini

E da chi avrebbero potuto? Dai bugiardini dei Big Pharma in continua evoluzione? Navigando in rete tra diecimila notizie in contrasto? È un peccato discuterne, è anti-scientifico, è iscriversi a Casa Pound? Democrazia è critica, informazione, domandare e ascoltare da chi è competente.

 

Domando e non ascolto: vero o falso che in Israele, dove il tasso di vaccinazione è stato tra i più alti, il 60% dei nuovi ospedalizzati (quasi il 90% ultra sessantenne) ha avuto il vaccino, e che dati analoghi o quasi sembrano emergere un po' dappertutto?

 

GREEN PASS SCUOLA

Perché non si hanno dati altrettanto trasparenti da noi? Tuttavia, alcuni ci sono e altrettanto preoccupanti: nell'agosto di quest' anno rispetto a quello del 2020 sono aumentati contagiati, ricoverati, terapie intensive e decessi, malgrado la campagna di vaccinazione abbia già superato il 60% (quorum ego, tra parentesi). Quanti di costoro sono stati vaccinati? Vi è differenza tra un vaccino e l'altro? Quale l'età? Quali le patologie pregresse? Domande oziose?

 

speranza draghi

E il «rispetto per la persona», allora? Nessunissima ragione di allarme se anche a coloro che esibiscono il proprio Green Pass in numerosissimi casi (sulla base di quali criteri?) si richiede lo stesso il tampone?

 

La Scienza, quella che si è auto-definita da noi come la sola depositaria di verità (trattando da povero deficiente anche qualche premio Nobel), potrebbe rassicurarci intorno a tali questioni? E magari anche indicare con qualche precisione i casi in cui la vaccinazione possa essere sconsigliata. O per gli scienziati al governo è sempre, comunque e dovunque benefica, anche in caso di gravissime allergie o rischi di trombosi?

 

massimo cacciari (1)

Sarebbe un atteggiamento assai poco scientifico, per quanto ne sappia di epistemologia... Molti medici di base e curanti la sconsigliano, infatti, ai loro pazienti, ma non osano firmare alcun certificato. In questa situazione non sarebbe prudente attendere prima di imporre la vaccinazione a milioni di adolescenti e bambini, che presentano un caso grave ogni qualche milione di contagiati? Come la mettiamo col diritto?

 

Qui c'è un soggetto, che di per sé non rischia nulla o quasi, cui viene imposto un trattamento di cui si ignorano le potenziali conseguenze, a favore pressoché esclusivo di altri. In Germania sono no-vax perché hanno creduto di non procedere in questa direzione?

 

Mi auguro che in sede di conversione in legge del Decreto a queste domande si diano attendibili risposte. Che domande e risposte vengano espresse in modo ragionevole e civile. E soprattutto che finalmente vengano indicati con chiarezza i criteri in base ai quali verrà posto fine allo «stato di emergenza». La decisione non può essere assunta ad libitum in base all'ennesimo Dpcm. Da decenni il Parlamento perde progressivamente di centralità e autorevolezza. È un'occasione per tentare di invertire la deriva, non perdiamola. -

roma vaccinazione anti covid 19 per i maturandi 5CORONAVIRUS - VACCINAZIONE A MILANOSERGIO MATTARELLA SI VACCINA ALLO SPALLANZANIvaccinazioni all'hotspot dell'allianz stadium di torino 2

Ultimi Dagoreport

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)