paola taverna emanuele dessi'

CADONO TUTTI SULLA CASA - QUELLO DELLA TRENTA È SOLO L'ULTIMO EPIDOSIO DI SCIVOLONI IMMOBILIARI DEI GRILLINI - DALLA MADRE DI PAOLA TAVERNA, CHE OCCUPAVA ABUSIVAMENTE UNA CASA POPOLARE, A EMANUELE DESSÌ CHE ABITA IN APPARTAMENTO A FRASCATI PAGANDO 7,75 EURO AL MESE DI AFFITTO - FINO AGLI IMMOBILI “DA CASTA” AFFITTATI DA DI MAIO E CLAUDIO MESSORA…

Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

Tutti a casa. E non è una metafora grillina contro la «casta» della politica. Perché il caso che ha coinvolto l' ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che ha mantenuto l' abitazione di servizio ora assegnata al marito militare, non è l' unico che ha visto esponenti del M5s alle prese con vicende imbarazzanti collegate ai beni immobili.

 

elisabetta trenta

Ad esempio, a febbraio del 2018 aveva fatto discutere il cambio di domicilio del capo politico del Movimento, che di lì a poco sarebbe diventato ministro per la prima volta. Dopo aver abitato per anni a Trastevere, a ridosso delle elezioni politiche dell' anno scorso Luigi Di Maio decise di trasferirsi in una zona davvero prestigiosa. Da casta. In via del Colosseo, con vista esclusiva sui Fori Imperiali.

 

Allo stesso indirizzo era indicata la sede del «legale rappresentante» del comitato pentastellato per le elezioni politiche del 2018, così come era scritto nel modulo per le donazioni al di sopra dei 5 mila euro scaricabile dal Blog delle Stelle. Tre anni prima, nel 2015, c' era stata la polemica sulle case dello Staff comunicazione del M5s al Senato pagate con i soldi del gruppo destinati a «scopi istituzionali».

 

PAOLA TAVERNA SI LAUREA

Ben 160mila euro spesi nel 2014 per pagare l'affitto ai comunicatori, alcuni spediti a Roma direttamente da Casaleggio. Tra di loro Rocco Casalino, attuale portavoce del premier Giuseppe Conte, che si era sistemato in un appartamento in via di Torre Argentina insieme a un collega, a due passi dal Pantheon. Per un esborso di denaro del gruppo di Palazzo Madama pari a 40mila euro in un anno. Ma non c' era solo Casalino. Tutti gli spin doctor grillini erano domiciliati in una zona centralissima e costosa, compresa tra il Pantheon e Via Giulia.

 

Claudio Messora, altro comunicatore poi traslocato all'Europarlamento e in seguito entrato in polemica con il M5s, a Roma abitava in una casa nei pressi di Piazza Navona, per un canone di affitto di 1.600 euro al mese. Passando dagli appartamenti di lusso alle case popolari, come non menzionare l' abitazione della madre della vicepresidente del Senato Paola Taverna. Siamo al Quarticciolo, periferia della Capitale. La storia comincia alla fine del 2017, quando l'Ater del Lazio stabilisce che la signora ottantenne ha perso il diritto a occupare la casa popolare con canone di affitto agevolato.

 

CLAUDIO MESSORA

Perché? La famiglia, secondo gli uffici capitolini, è proprietaria di più di un immobile, tra cui uno sempre a Roma, nella borgata di Torre Angela. A ottobre del 2018 arriva l' avviso di sfratto. La pasionaria grillina protesta parlando di «accanimento». Ma, dopo ricorsi e carte bollate, la parola fine sulla vicenda arriva a gennaio di quest' anno: il Tribunale civile di Roma rigetta il ricorso della madre della Taverna e ribadisce che la signora Graziella Bartolucci non possiede più i requisiti per abitare in quella casa. La vicepresidente del Senato chiosa: «Sono così pulita che non trovano nulla su cui attaccarmi se non i miei affetti».

 

emanuele dessi'

Anche il senatore Emanuele Dessì, con tutte le differenze tra i due casi, è scivolato sull'edilizia popolare. La grana scoppia a febbraio 2018. Si scopre che il candidato a Palazzo Madama nel collegio plurinominale di Latina abita in una casa popolare a Frascati pagando 7,75 euro al mese di affitto, che fanno 93 euro all' anno. Lui si difende: «Non guadagno con il mio lavoro, non ho reddito, sono povero, non ho conto, non ho auto».

 

Le cifre erano molto più alte per passare le vacanze nella villa di Beppe Grillo, a Marina di Bibbona in provincia di Livorno. Il fondatore di un Movimento ispirato al francescanesimo, nell' estate del 2013 finisce sui giornali non a causa della sua attività politica, ma per la decisione di affittare ai turisti la sua villa Corallina, in Toscana.

 

L'annuncio compare sul sito dell' agenzia Emma Villas. In cui si possono trovare tutti i dettagli sulla lussuosa magione del comico, all' epoca in prima linea nella gestione del M5s. Due piani, otto camere da letto, sette bagni, cinque ettari di proprietà, parco suggestivo, piscina d'ordinanza. Il tutto a un costo faraonico compreso tra i 13mila e i 14mila euro a settimana.

Ultimi Dagoreport

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO