libro veltroni

CAFONALINO - MESTIERI USURANTI CHE NESSUNO VUOLE PIU’ FARE: IL SINDACO DI ROMA – LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI WALTER VELTRONI AL “GLOBE” DI VILLA BORGHESE - IL "ROMARCORD" DI SUGLI ANNI AL CAMPIDOGLIO: “QUALCHE VOLTA PIANGEVO PER LA FATICA, SONO FINITO DUE VOLTE IN OSPEDALE…” – “IN ALTRE NAZIONI SI ESALTA IL RUOLO DELLA CAPITALE, ROMA INVECE E’ STATA SEMPRE OGGETTO DEL DISAMORE DELLA NAZIONE” – LA BATTUTA DI ALBERTO SORDI SINDACO PER UN GIORNO, LE PAROLE DI PROIETTI - GALLERY

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Francesco Persili per Dagospia

 

walter veltroni saluta nicola zingaretti foto di bacco (1)

“Nun je la faccio più”. Alberto Sordi, quando nel giorno del suo 80esimo compleanno, su idea di Francesco Rutelli, è stato sindaco di Roma per un giorno ha capito quanto è difficile portare la fascia di primo cittadino e non ha mancato di farlo notare con una battuta alla fine della giornata. Si rompe la metro? C’è troppo traffico? La monnezza trabocca dai cassonetti? La colpa è sempre del sindaco.

 

carla e aurelio regina foto di bacco

Nel libro sugli anni al Campidoglio dato alle stampe per Rizzoli (“Roma. Storie per ritrovare la mia città”) Walter Veltroni racconta di quella volta che Gianfranco Fini gli rivelò un episodio legato alle amministrative del 1993, quando si era candidato, perdendo contro Rutelli. Qualche giorno dopo il voto decisivo l’ex presidente della Camera, mentre si trovava in un taxi imbottigliato nel traffico, notava che la gente attorno a lui non faceva altro che prendersela con il neo-sindaco Rutelli, incolpandolo della situazione. Insomma, il vincitore non aveva neanche cominciato che era già bersaglio delle critiche.

francesco rutelli foto di bacco

 

“Roma è ingovernabile? Non ci ho mai creduto”, si affretta a chiarire Veltroni. Anche se la superficie amministrata, in chilometri quadri, "è superiore a quelle di Parigi, Berlino, Bruxelles e Stoccolma messe insieme". Non vedrai cosa al mondo maggior di Roma, Orazio non sbagliava. Roma è una città-Stato. "È in termini di popolazione dieci volte l’Islanda ed è più popolosa della Lettonia, della Slovenia e del Qatar" “In altre nazioni non si ha paura di esaltare ruolo e potere della capitale, di dotarla di mezzi finanziari e poteri adeguati. Invece la Capitale è stata sempre oggetto del disamore della nazione. Disamore che è cresciuto in questi anni…”, scrive l’ex sindaco nel suo "Romarcord".

 

nicola zingaretti foto di bacco

La “ricucitura” tra centro e periferia, l’apertura del nuovo Auditorium, la Festa del Cinema, il Don Giovanni di Mozart in Piazza del Popolo, le Notti Bianche e i concerti di Paul McCartney e Simon&Garfunkel gratuiti, la cultura (“anche se questa parola spinge molti a mettere mano alla pistola”), il primo dei tanti playground, i campetti di basket a ingresso libero, dedicati alla memoria di Davide Ancilotto, il cestista della Pompea Roma scomparso nel 1997, i viaggi della Memoria a Auschwitz e alla foiba di Basovizza, la ricostruzione di una convivenza civile con le strade dedicate a Paolo Di Nella, il militante del Fronte della Gioventù colpito a morte da estremisti di sinistra e a Valerio Verbano, il ragazzo di sinistra ucciso dai neofascisti, il diario del settennato veltroniano in Campidoglio restituisce slanci, riqualificazioni, cambiamenti, le struggenti parole del poeta Tonino Guerra sul rapporto tra Ennio Flaiano e la figlia “senza parole e con difficoltà di movimenti”, e quelle di Miriam Mafai sui piccoli interventi che possono fare di Roma “una città più umana”

 

sami modiano foto di bacco

Qualche volta “piangevo per la fatica”, ammette. Fare il sindaco per capire come Petroselli, uno che per Roma ha sputato l’anima inseguendo i mille problemi della città, sia potuto morire di lavoro. “Quando la sera alla nove scoprivo di avere 5 cose da fare e che le prime ore di riposo le avrei avute tre settimane dopo, sentivo che non era scontato farcela. Sono finito due volte in ospedale, una rischiando. Ma è stato il lavoro più bello della mia vita…”. Il rapporto diretto con le persone: la signora con la nipotina per mano che a Tor Bella Monaca si lamenta delle siringhe sotto casa, la discussione fuori dalla scuola con un pischello che dice di essere razzista, l’ironia tutta romana di uno dei capi del Mandrione che lo porta a vedere la sua casa attaccata come le altre alla ferrovia: “Vedi, se il treno si ferma qui davanti, posso offrire il caffè al macchinista”.

 

carlo leoni foto di bacco

A fronte di chi gli contesta di aver allargato la voragine del debito (che dal 1970 all'85 aumentò fino a quota 2.600 miliardi) e di aver spalancato le porte ai migranti, Veltroni oppone un capitolo interamente dedicato al bilancio e una serie di dati su una città che “cresceva tre volte più della media nazionale”, in cui “gli occupati tra il 2001 e il 2004 aumentavano del 10,3%”  e dove il 78% dei cittadini sentiva di vivere bene”. Cifre che hanno fatto parlare “Le Monde” e “Financial Times” di “Nuovo Rinascimento romano”. “Finito di leggere – scrive Gigi Proietti nella prefazione - mi assalgono le domande: “Ma poi che è successo? Perché ci siamo ammalati? Tutto si è fermato, ma quando è stato? Sarà possibile ricominciare?”…

sebastiano la spina della cimarra foto di baccoandrea e sebastiano la spina della cimarra foto di bacco

mario marazziti foto di baccowalter veltroni francesco rutelli foto di bacco (2)andrea la spina della cimarra sacconi di montalto e carlo guarino foto di baccoveltroni al firmacopiericcardo pacifici saluta francesco rutelli foto di baccorenato guarini e guido fabiani foto di baccoroberto morassut raffaele ranucci foto di baccoenzo foschi luca petrucci foto di baccoclaudio novelli foto di baccowalter veltroni saluta nicola zingaretti foto di bacco (2)giuseppe lobefaro foto di baccofrancesco rutelli luciano chesini foto di baccoandrea garibaldi marida lombardo pijola foto di baccoberta zezza nicola zingaretti foto di baccointervento di francesco rutelli foto di baccofrancesco rutelli e walter veltroni foto di baccointervento di francesco rutelli foto di bacco (2)gigi proietti foto di bacco (2)valter verini foto di bacconicola zingaretti foto di bacco (2)gigi proietti walter veltroni francesco rutelli foto di baccointervento di gigi proietti foto di baccorenato guarini e mariapia garavaglia foto di baccoluciano chesini giuseppe lobefaro foto di baccomarco causi foto di baccofranca coen echert col marito foto di bacconicola barbato berta zezza foto di baccoileana argentin foto di baccomariapia garavaglia saluta walter veltroni foto di baccogianni letta saluta riccardo pacifici foto di baccoberta zezza walter veltroni foto di baccowalter veltroni francesco rutelli foto di baccolibro presentatogianni letta berta zezza carlo fuortes foto di baccopierluigi battista foto di baccopietro abate lorenzo tagliavanti enzo foschi foto di bacconicola zingaretti raffaele ranucci gigi proietti foto di baccogianni letta berta zezza foto di baccogigi proietti saluta nicola zingaretti foto di baccosabrina florio foto di baccol architetto luciano chesini foto di baccowalter tocci riccardo pacifici foto di baccowalter veltroni nicola zingaretti foto di baccogigi proietti foto di bacco (1)gianni letta salvatore luongo foto di bacco

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...