carlo calenda

CALENDA MENA TUTTI - ''ARCURI TRATTA GLI ITALIANI COME SUDDITI UN PO' SCEMI. ANDREBBE LICENZIATO IMMEDIATAMENTE. UN GOVERNO DI INCAPACI CHE CI HA FATTO TRAVOLGERE DAL VIRUS - PER RESTARE CON LE CHIAPPE SULLA SEDIA, I 5 STELLE VOTEREBBERO PURE L'ARRESTO DI GRILLO SENZA PROCESSO - LEGGETE I CV DEI PRINCIPALI LEADER POLITICI: NESSUNA AZIENDA LI ASSUMEREBBE - POLONIA E UNGHERIA? LE SBATTEREI FUORI DALL'UE PERCHÉ…''

 

 

Alessandro Rico per “la Verità

 

Carlo Calenda, leader di Azione ed ex ministro dello Sviluppo economico, fa letteralmente a pezzi il governo.

carlo calenda (2)

Onorevole, Luigi Di Maio scrive: «Permettiamo ai cittadini di spostarsi tra piccoli Comuni» durante le feste. Prima di lui, i «permettiamo» e i «consentiamo» li abbiamo sentiti da Giuseppe Conte e persino da Virginia Raggi.

 

Perché questo vocabolario da despoti illuminati?

«Despoti, sì. Illuminati, un po' meno».

 

Che sta succedendo?

«Che abbiamo un governo di incapaci, i quali cercano di nascondere la propria incapacità e la propria incompetenza dietro la retorica».

 

La retorica su cosa?

«Pensi a quando parla Conte: il Natale "spirituale", "usciremo migliori dalla crisi" Oppure, Domenico Arcuri, che anziché limitarsi a comprare il materiale che gli è richiesto, si lancia in una serie di ammonimenti. È diventato un vizio».

 

Un vizio?

«L' idea che anziché organizzare il Paese, il loro compito sia di fare della pedagogia civica. E personalmente - ma credo che lo stesso valga per molti italiani - questa retorica paternalistica mi ha profondamente rotto le p».

 

Si è rotto anche di sentir dire che la colpa dei contagi è degli italiani?

domenico arcuri by osho

«I dati ci dicono che la gestione della pandemia è stata un disastro. Abbiamo il rapporto tra ammalati e morti più alto d' Europa. In Italia è al 3,5%: la media europea è del 2,2%, la Germania è all' 1,5%. Eppure, il ministro Roberto Speranza, alla terza interrogazione parlamentare, ancora non ci ha risposto su quanti dei 9 miliardi e mezzo per la sanità siano stati realmente spesi».

 

Dunque, i responsabili vanno cercati altrove?

«Il punto è che questo governo è incapace di amministrare, perché è formato da persone che non hanno mai amministrato nulla».

Anche Arcuri non ama dare risposte. Preferisce elencare le querele che ha indirizzato a giornali, tv e siti Internet.

«Arcuri tratta i cittadini italiani come fossero sudditi un po' scemi. Questo modo di fare, in qualunque Paese civile, avrebbe portato al licenziamento istantaneo del civil servant che parla in questo modo».

 

Addirittura?

la lega e piu europa uguali su domenico arcuri

«Ma certo. Invece, qui, tolleriamo un governo che si muove in modo inaccettabile, sia sul piano sostanziale, con i dpcm, sia sul piano formale, con questo paternalismo mieloso e pieno di retorica, talvolta più minaccioso, talvolta alla Re Sole».

 

Che idea si è fatto dell' affare delle mascherine?

«Non è pensabile che un grande Paese del G7 compri le mascherine con intermediari del genere. Le mascherine si comprano tramite l' ambasciata. Peraltro, la provvigione pagata è gigantesca. Non significa che ci sia l' evidenza di un illecito, ma sicuramente manca la trasparenza».

 

A proposito di trasparenza: i contratti che stipula Arcuri andrebbero pubblicati?

«Se il contratto contiene informazioni che possono danneggiare l' azienda, come accadde con quello che stipulammo noi per l' Ilva, quelle informazioni non si pubblicano. Ma nel caso di Arcuri, parliamo di acquisti: non si capisce perché quei contratti non possano essere pubblicati».

 

Matteo Renzi vuol far cadere il governo, o è il solito bluff per contare di più?

«Credo che lo sappia solo Renzi.

giuseppe conte e luigi di maio

Devo dire che stavolta mi sembra molto determinato. Certo, Conte al governo l' hanno voluto loro. Loro che esultavano quando in Europa il premier veniva definito "burattino"».

 

Lei non esultò?

«Al contrario, fui molto seccato: in un consesso internazionale, il presidente del Consiglio rappresenta l' Italia».

 

I 5 stelle, come sostiene Mario Monti, sono diventati adulti?

(Sospira) «Spero che Monti sia stato travisato».

 

Lei che ne pensa?

«Io credo che per rimanere lì, i 5 stelle voterebbero pure l' arresto di Beppe Grillo senza processo. Non hanno ritegno. Sono come la plastilina».

 

Cioè?

«Altrettanto consistenti sul piano intellettuale, altrettanto malleabili sul piano valoriale. Vogliono solo stare con le chiappe sulla sedia, perché al di fuori di quella, c' è la disoccupazione».

 

GIUSEPPE CONTE MARIO MONTI

Se il governo dovesse cadere, che succederà?

«Penso sia urgente formare un governo di unità nazionale, con dentro tutte le forze politiche, per poi tornare alle urne».

 

Renzi critica pure la fondazione sulla cybersicurezza, accusando Conte di voler privatizzare i servizi segreti.

«Sì. Conte ha questa fissa di voler fare James Bond».

 

Per quale motivo?

«Mi pare una fisima infantile.

Crede di poter avere i servizi segreti che lavorano per lui. In questo Paese, l' unico che capisce davvero di intelligence è Marco Minniti».

 

Le piace il Recovery plan italiano?

«C' è una sola parola per definirlo: ridicolo».

 

Si spieghi.

«Non c' è un singolo progetto. C' è una lista di buone intenzioni».

calenda renzi

 

Ad esempio?

«Prenda la questione dei giovani. Il piano francese, pubblicato già il 3 settembre, ha 50 pagine e 23 misure concrete, con indicazione dei costi, degli obiettivi, delle modalità e dei tempi di attuazione».

 

Il nostro, invece?

«Il nostro ha sette righe».

 

Durante il negoziato nell' Ue, si sono moltiplicati gli strali contro Polonia e Ungheria. Non crede che questi due Paesi siano stati semplicemente abili nel perseguire i propri interessi legittimi?

«Sta parlando con uno che sbatterebbe Polonia e Ungheria fuori dall' Unione europea».

 

Ma perché?

«Primo: non ci possono essere cedimenti sul tema dello Stato di diritto. Secondo: sono due Paesi che prendono un sacco di fondi strutturali e, con quelli, tengono bassi tassazione e stipendi».

 

E ciò cosa comporta?

«Provoca un violentissimo flusso di delocalizzazioni dall' Italia verso di loro».

VIKTOR ORBAN MATEUSZ MORAWIECKI

 

Intende dire che sono i cinesi d' Europa?

«La stragrande maggioranza delle delocalizzazioni di cui mi sono occupato al Mise era verso questi Paesi. Ormai in Cina non ci va più nessuno».

 

E una soluzione non c' è?

«La soluzione non la si vuol trovare. E le spiego perché».

 

Sentiamo.

«La Germania fa produrre la prima parte delle lavorazioni dell' automotive in Ungheria e Polonia, a un costo bassissimo. La seconda parte, poi, può svolgerla in patria, dove i salari sono più alti. Alla fine, mantiene un costo medio competitivo. È un meccanismo malato, che avvantaggia chi produce le macchine e depreda chi lavora».

 

La riforma del Mes non la preoccupa?

«Credo che non cambi nulla, mentre introduce il backstop bancario, che è un fatto positivo. Rimangono i rischi che esistevano già con il vecchio Mes».

 

Non teme nemmeno le condizionalità del Recovery fund? Penso alla tassazione degli immobili, all' aumento dell' età pensionabile

 

«Le condizionalità ci sono, sì. D' altronde, a forza di sprecare denaro pubblico, non siamo più indipendenti sui mercati. O ci andiamo con l' aiuto della Bce, o prendiamo i soldi condizionati dell' Europa. Solo che siamo stati noi a metterci in questa situazione. E la crisi da Covid l' ha aggravata: alla fine, il debito sfiorerà il 170% del Pil».

 

Le misure economiche del governo l' hanno convinta?

«L' unica cosa positiva è stato aver reintrodotto il piano industria 4.0, dopo due anni di assurda sospensione che sono stati un portato di quel genio di Di Maio. Al netto di questo, persino l' ecobonus è fatto male».

vittorio colao giuseppe conte

 

Perché?

«È complicato, non è esteso ad alberghi, esercizi commerciali e uffici».

 

Hanno preferito i sussidi agli interventi strutturali?

«Regna una totale confusione sugli obiettivi: dopo Stati generali e piano Colao, non sono stati in grado di scrivere un Recovery plan minimamente decoroso.

Guardi che stiamo sottovalutando la gravità di questo fatto».

 

Dice?

«Sì, perché significa che manca la capacità di indicare cosa serve al Paese. Il Recovery plan deve finanziare la chiusura del gap tra l' Italia e il resto d' Europa: quindi, dovrebbe già essere il programma di qualsiasi governo, anche in assenza di fondi».

 

Ci illustra, allora, una misura che dovrebbe stare in qualsiasi programma di governo?

«Prendiamo i centri per l' impiego e le politiche del lavoro. Su questo, nel piano c' è mezza pagina, che non dice niente. Eppure, doveva essere l' obiettivo del ministro Nunzia Catalfo dal primo giorno in cui ha ottenuto l' incarico. Fino ad oggi, cosa ha fatto, a parte affogarci di navigator?».

 

Come mai mancano anche questi requisiti minimi?

«Il problema è antropologico».

 

Antropologico? Sento che sta per dirla grossa

«Il fatto è che la politica è ridotta a uno scontro tra persone che non hanno mai lavorato né guadagnato un euro. Abbiamo messo a gestire lo Stato gente a cui non daremmo da gestire un bar».

 

Gli scappati di casa?

«Prenda i curricula dei principali leader politici e mi dica se uno solo di loro avrebbe la speranza di trovare un impiego in una piccola o media impresa. E allora perché dovrebbero saper governare l' Italia?».

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?