roberto gualtieri barack obama

IL CAMPIDOGLIO SOGNA OBAMA PER EXPO 2030 – GUALTIERI VOLA A DUBAI PER LANCIARE LA CANDIDATURA DELLA CAPITALE  E SPERA NEL SOSTEGNO DELL'EX PRESIDENTE USA - ROMA SE LA GIOCA CONTRO MOSCA, ODESSA, BUSAN E RIAD. MATCH DIFFICILE. «NESSUNO FARÀ SCONTI», AVVERTE L'EX 007 GIAMPIERO MASSOLO, MESSO A CAPO DEL COMITATO PROMOTORE ITALIANO – E PER IL GIUBILEO DEL 2025 IL GOVERNO HA GIÀ STANZIATO 1,450 MILIONI DI EURO: DALLE SETTE TRAMVIE AI PRIMI PROLUNGAMENTI DELLE METROPOLITANE…

1. EXPO 2030, LA CORSA DI ROMA. GUALTIERI A DUBAI PER I VOTI

Lorenzo De Cicco per “Il Messaggero”

GUALTIERI

 

Prossima tappa: Dubai. In Campidoglio preparano le valigie. Il sindaco Gualtieri, dopo la presentazione, via streaming dalla Farnesina, al Bureau International des Expositions di Parigi, è pronto a volare alla volta degli Emirati, che ospitano l'edizione di quest' anno, per lanciare la campagna elettorale per Roma 2030. La Capitale, dopo il summit di ieri, è ufficialmente in corsa per l'Expo, un evento che vale 200mila posti di lavoro, di cui 100mila stabili a kermesse finita, e un volume d'affari stimato dalla Luiss in 45 miliardi di euro. Sarebbe il triplete perfetto, per il rilancio della città, dopo i miliardi del Pnrr e gli investimenti per il Giubileo del 2025.

EXPO ROMA 2030 - 9

 

Roma se la gioca contro Mosca, Odessa, Busan e Riad. Match difficile. «Nessuno farà sconti», avverte l'ex 007 Giampiero Massolo, messo a capo del comitato promotore italiano. Tocca conquistare il voto della maggioranza dei 169 paesi membri del Bureau. Una vera e propria corsa elettorale, dove non contano i comizi ma le diplomazie, le trattative riservate, più qualche nome di altissimo profilo come testimonial. Il Campidoglio sogna Obama. «L'ex presidente Usa? Sarà una squadra forte», risponde sibillino Gualtieri.

 

LA TELA I tempi sono stretti: per gennaio va strutturato il comitato promotore, che per ora conta appunto su Massolo, ex capo dei servizi segreti del Dis e dal 2016 presidente di Fincantieri, più l'ambasciatore Giuseppe Scognamiglio, che ha iniziato a lavorare al dossier con Raggi e che è stato confermato da Gualtieri come direttore generale. Accanto al pool organizzativo, ci sarà un comitato d'onore, di cui faranno parte il premier e il presidente della Repubblica, più, così sperano Campidoglio e Farnesina, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

 

ROBERTO GUALTIERI

Perché per avere chance di vittoria, Roma ha bisogno del voto di tutti gli stati dell'Unione. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è già al lavoro. Il 21 dicembre, al summit di fine anno della Farnesina, il dossier Expo sarà illustrato a tutti gli ambasciatori italiani sparsi per il mondo. Parte la moral suasion. Poi ci sono le trasferte, la campagna elettorale in giro per continenti. A febbraio Gualtieri volerà a Dubai, per raccogliere proseliti tra i padiglioni dell'Esposizione 2020, rimandata causa Covid. La coreana Busan, per dire, sta giocando la carta Squid Game: a Dubai offre ai visitatori la possibilità di cimentarsi nei tradizionali giochi (innocui, in questo caso) resi famosi dalla serie Netflix.

 

GUALTIERI DRAGHI

L'ucraina Odessa ieri ha corteggiato la Francia, ricordando che un francese, il duca di Richelieu, è stato governatore della città ai primi dell'Ottocento. Gualtieri ha chiuso il discorso in inglese con un «merci». Messaggi sottotraccia. Di Maio ha ricordato che «l'Italia è stata tra i primi 11 Paesi a dare vita al Bureau». E che ancora oggi, come il vecchio detto, «tutte le strade portano a Roma». Nel frattempo in città ne va scelta una, di strada. O meglio, di zona.

 

padiglione italia a dubai 4

Tor Vergata è in pole per ospitare i padiglioni che dopo il maxi-evento diventeranno incubatori di tecnologie e centri di ricerca. Il mondo produttivo è in pressing. «Il sistema delle imprese è pronto, avanti tutta con la collaborazione pubblico-privato per portare a Roma questa grande occasione di sviluppo», twittava ieri il presidente di Unindustria, Angelo Camilli, il primo a proporre la candidatura.

 

L'ex sindaca Raggi, che ha spinto per l'Expo mentre era in carica e che dovrebbe presiedere a breve la Commissione speciale del Comune, fa gioco di squadra con l'ex rivale Gualtieri: «Uniti vinciamo».

 

ROBERTO GUALTIERI

LE DATE Roma si candida all'Expo col titolo «Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione», cambiato rispetto a quello proposto da Raggi. L'evento si svolgerebbe dal 25 aprile al 25 ottobre 2030. Parlando al Bureau, Gualtieri ha illustrato «5 ragioni» per scegliere la Capitale: «Roma è una città unica che mostra la sua storia di migliaia di anni»; «è la città con la cintura verde più estesa al mondo»; «è un bastione della cultura e della scienza»; «è tradizionalmente una città aperta»; poi c'è il Giubileo, che «manderà un potente messaggio di inclusione e speranza».

 

Il video di lancio della candidatura dell'Urbe è un mix di antichità e innovazione, dal Colosseo alla Formula E. «Il mio nome è Roma - dice la voce di una bambina, pazienza per la svista nella traduzione in inglese: my names - e sono pronta a nascere di nuovo». Finita l'emozione, c'è il realismo di Di Maio: «Sarà una campagna elettorale lunga».

 

2. E DRAGHI NOMINA IL SINDACO COMMISSARIO DEL GIUBILEO: SUBITO IL PIANO DEGLI INTERVENTI

Fabio Rossi Per "il Messaggero"

 

GIUBILEO ROMA

Tre anni al Giubileo: il tempo stringe e Roma deve essere pronta, indipendentemente dalla candidatura per Expo 2030, all'Anno Santo che si aprirà a Natale del 2024. Un evento che per la Città eterna significa 40-45 milioni di pellegrini in arrivo, un miliardo e mezzo di fondi stanziati dal Governo e una delle tre grandi occasioni di questo decennio (con il Pnrr e la stessa Expo) da non perdere assolutamente.

 

Alla guida della macchina, con l'obiettivo di renderla rapida ed efficiente, ci sarà Roberto Gualtieri: il sindaco è stato nominato da Mario Draghi commissario al Giubileo del 2025. Il premier ha annunciato la sua scelta nella riunione di ieri del tavolo interistituzionale, dove è stata presentata la governance del grande evento, che per la Capitale rappresenta un volano di ripresa e sviluppo fondamentale.

gualtieri

 

Non ci saranno subcommissari, ma una cabina di regia della quale faranno parte il commissario, la Santa Sede, il Governo e la Regione Lazio. Inoltre è stata decisa l'istituzione di una società pubblica che fungerà da ente appaltante. «Lavoreremo senza sosta affinché Roma sia pronta per questo evento di portata planetaria e di straordinario significato spirituale», commenta l'ex ministro dell'Economia.

 

IL TAVOLO Con Draghi e Gualtieri c'erano il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Roberto Garofoli, i ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, dell'Economia, Daniele Franco, delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, e del Turismo, Massimo Garavaglia, l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Paolo Orneli, e i parlamentari Alberto Bagnai, Marianna Madia e Francesco Silvestri.

 

GIUBILEO FLOP

«Il prossimo Giubileo 2025 a Roma manderà un potente messaggio di inclusione, solidarietà e speranza - spiega Gualtieri - Sarà un passo molto importante per il rilancio della vocazione cosmopolita di Roma e la sua promozione del dialogo interculturale e interreligioso». L'evento «ci darà anche la possibilità di riqualificare le già consistenti strutture ricettive della città - sottolinea l'inquilino del Campidoglio - così da poter accogliere decine di milioni di visitatori in un contesto sicuro e ospitale».

 

GLI INTERVENTI Per il Giubileo del 2025 il Governo ha già stanziato 1,450 milioni di euro per finanziare le principali opere infrastrutturali e le strutture ricettive per i pellegrini. La lista delle opere necessarie per l'Anno Santo è lunghissima: ci sono la chiusura dell'anello ferroviario cittadino, sette tramvie, i primi prolungamenti delle metropolitane, il potenziamento del collegamento su ferro tra Termini e Fiumicino e la riqualificazione delle principali stazioni ferroviarie e delle zone limitrofe, a partire da San Pietro, Termini, Ostiense e Trastevere.

roberto gualtieri si affaccia dal campidoglio 1

 

Ma anche interventi di riqualificazione e pedonalizzazione intorno al Vaticano, a partire da via della Conciliazione, e nelle aree delle basiliche, oltre a una manutenzione straordinaria del Lungotevere, dei ponti e delle banchine sul Tevere, da rendere navigabile. Quindi interventi di natura più ampia come il completamento della Civitavecchia-Orte, la realizzazione della Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone, il potenziamento della Salaria della Roma-L'Aquila e della Roma-Pescara, fino al proseguimento della Civitavecchia-Livorno da Tarquinia. Opere che, per essere velocizzate, necessitano di procedure semplificate. E quindi del commissario.

giubileo san pietro roberto gualtieri primo giorno in campidoglio ROBERTO GUALTIERI SPAZZINO MEMEpadiglione italia a dubai 3padiglione italia a dubai 6passaggio di consegne tra virginia raggi e roberto gualtieri 5

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...