santi cappellani luigi di maio davide casaleggio

PER CAPIRE PERCHÉ CASALEGGIO E DI MAIO HANNO DECISO PER LA LINEA DURA SUI MANCATI RIMBORSI BASTA ANDARE A VEDERE I COSTI PER TENERE SU LA BARACCA “ROUSSEAU”: LE SPESE SONO PASSATE DA 493MILA EURO A 1,1 MILIONI IN UN ANNO – LE ESPULSIONI PER ORA SLITTANO, MA CI SARANNO SANZIONI PER I 45 MOROSI. UN ALTRO DEPUTATO ESCE DAL GRUPPO: IL SICILIANO CAPPELLANI, CHE NON POTEVA PAGARE PERCHÉ AVEVA “DIMENTICATO LA PASSWORD”

1 - M5S, PARTONO LE SANZIONI SUI RIMBORSI

Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”

 

LUIGI DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO - PIETRO DETTORI

Oltre 45 morosi, il 15% dei parlamentari. Non pochi, anche se i 5 Stelle provano a girare la frittata e spiegano che ben l' 85% di deputati e senatori sono in regola e che sono già stati restituiti 13 milioni di euro. Vero, ma il punto sono gli inadempienti per motivi molto diversi: c' è chi non paga perché non vuole dare i soldi, chi non si fida di Di Maio, chi contesta il sistema Casaleggio e chi si prepara a uscire dal gruppo.

fabiana dadone 1

 

perilli

Il collegio dei probiviri - Jacopo Berti, Fabiana Dadone e Raffaella Andreola, con i due capigruppo di Camera e Senato Davide Crippa e Gianluca Perilli - si è rinchiuso alla Camera per quattro ore e ha discusso a lungo su come affrontare la situazione. Perché c' è un' esigenza di rigore e di giustizia nei confronti degli altri parlamentari che hanno pagato. Ma c' è anche una preoccupazione sulla tenuta del gruppo e della maggioranza. Soprattutto al Senato, dove la soglia di maggioranza è di 161 ma attualmente si arriva a 163 senatori sulle posizioni del governo.

davide crippa

 

Va da sé che espellere tre senatori porterebbe a una situazione molto difficile, anche se ci si potrebbe provare a sostenere con il Misto. Il Movimento è in difficoltà e il verdetto uscito ieri dimostra la cautela. Si spiega che si aprirà un procedimento «per chi non ha rispettato gli impegni presi con i cittadini, al momento della candidatura» e che «i provvedimenti saranno commisurati alla gravità della violazione». Come previsto dallo Statuto, a partire dall' apertura del procedimento, ci saranno dieci giorni per presentare le controdeduzioni. Dunque, non solo espulsioni, ma anche sospensioni e richiami.

 

TIRENDICONTOdavide casaleggio

Stando al sito ufficiale tirendiconto.it , gli inadempienti totali alla Camera sono l' attore Nicola Acunzo (che ha un ruolo da giardiniere nel film I due papi ), Nadia Aprile, Flora Frate, Paolo Nicolò Romano e Andrea Vallascas. Per quanto riguarda il Senato, le caselle delle restituzioni a partire da gennaio 2019 sono ancora vuote per Cristiano Anastasi, Vittoria Bogo Deledda, Alfonso Ciampolillo, Luigi Di Marzio, Fabio Di Micco, Mario Michele Giarrusso. Da questi, però, bisogna togliere la Bogo, fuori da tempo per ragioni personali, e Di Marzio, che starebbe provvedendo alle restituzioni.

SANTI CAPPELLANI 1

 

In giornata aveva abbandonato il gruppo dei 5 Stelle il deputato siciliano Santi Cappellani. Con una lettera alla Sicilia, ha spiegato di provare «profonda frustrazione», aggiungendo: «Ci siamo imborghesiti, siamo finiti in una spirale di autoreferenzialità». Motivazioni nobili, subito smontate da Nicola Morra, che ricorda come solo il giorno prima Cappellani avesse spiegato di non poter pagare per aver «dimenticato la password». Dal gruppo Misto, per «lo smemorato di Collegno», come lo chiama Morra, non servono più password.

 

2 - I CONTRIBUTI DECISIVI PER ROUSSEAU COSTA 1,1 MILIONI, ADDETTI RADDOPPIATI

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 1luigi di maio a madrid con virginia saba

 

Il fiore all' occhiello e la spada di Damocle del Movimento: le restituzioni rappresentano dall' epoca dei primi giorni in Parlamento le due facce dei Cinque Stelle. Rispetto alla scorsa legislatura, però, è sparita l' ansia degli scontrini e il fondo per il microcredito. Nel febbraio 2018, in piena campagna elettorale, i mancati bonifici di alcuni parlamentari furono al centro di un tormentone, tanto da convincere i vertici a cambiare regole per la seconda avventura in Parlamento.

 

luigi di maio diretta facebook di capodanno 1BEPPA GRILLO E DAVIDE CASALEGGIO

Ecco quindi la decisione di virare: stop al fondo per il microcredito e agli scontrini, restituzioni a forfait su un conto creato appositamente. E intestato a Luigi Di Maio (capo politico e tesoriere) e ai capigruppo. Una mossa, quest' ultima, che nel corso dei mesi ha fatto storcere il naso a diversi parlamentari e che è diventata oggetto di rimostranze in assemblea. Molti hanno chiesto l' estratto conto bancario, cercando di conoscere i movimenti.

lorenzo fioramonti

 

«Serve trasparenza» ripetono in queste ore anche i ritardatari delle donazioni. Sul sito tirendiconto.it sono presenti alcune destinazioni con tanto di importi devoluti: dalle popolazioni colpite dalle alluvioni, al fondo di ammortamento dei titoli di Stato.

DAVIDE CASALEGGIO MASSIMO BUGANI

I detrattori contestano anche un altro punto: i 300 euro mensili (oltre ai 2.000 forfettari) da versare come contributo per Rousseau. «Un po' strano che ci sia chi firma una candidatura in cui viene messo nero su bianco quel versamento per la piattaforma, viene votato su quella piattaforma e poi la contesta», dicono alcuni nel M5S. I morosi (33-35 quelli che finiranno nel mirino dei probiviri sui 45-47 segnalati) contestano i costi e il ruolo di Davide Casaleggio.

 

SANTI CAPPELLANI

Troppi soldi da donare secondo alcuni: circa 1,1 milioni di euro annui. Una cifra che però serve come il pane alle casse di Rousseau. La piattaforma, infatti, dal 2017 al 2018 ha quasi triplicato i suoi costi. Le spese sono passate da 493 mila euro a 1,1 milioni di euro.

 

A fare la voce da padrone - oltre alle spese legali (24,3%) - anche quelle per il personale (29,8): oltre 335 mila euro nel 2018 a fronte dei 103 mila del 2017. I dipendenti sono dieci (prima erano 4 part time, 2 full time, uno stagista e un collaboratore coordinato e continuativo). Spese che rischiano di diventare una voce «fissa» del bilancio. Le cifre per l' infrastruttura sono il 19,6%, mentre quelle per la comunicazione sono schizzate da 14 mila a 87 mila euro. «Poco se si considera che stiamo parlando della piattaforma che regge la vita politica del primo partito in parlamento», si difendono nel Movimento 5 Stelle.

davide casaleggio partecipa alla battaglia delle arance del carnevale di ivrea 1

luigi di maio lorenzo fioramonti

 

Costi che dovrebbero aumentare ancora: nel 2019 è stata sviluppata la nuova piattaforma (per supplire anche alle falle evidenziate dal garante della Privacy). Ma Rousseau, che doveva essere distribuito agli alleati europei (complice la débâcle degli alleati del M5S), è rimasto senza sponde a Bruxelles. E con costi che - al contrario di chi spinge nel M5S per il ritorno alle urne - solo una pattuglia di oltre 300 parlamentari può garantire.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...