fontana bossi moratti

CARROCCIO A PEZZI! GLI ADDETTI AI LIVORI SOSTENGONO CHE UN SOSTEGNO A “MESTIZIA” MORATTI POTREBBE ARRIVARE DA UN ENDORSEMENT DI UMBERTO BOSSI. IL "SENATUR", CHE HA LANCIATO IL MOVIMENTO “COMITATI PER IL NORD” IN CHIAVE ANTI-SALVINI, SAREBBE TENTATO DI MOLLARE AL SUO DESTINO ATTILIO FONTANA - A SPINGERE BOSSI VERSO LA MORATTI C’È L’EX MINISTRO LEGHISTA ROBERTO CASTELLI – MORATTI O MAJORINO? GLI EQUILIBRISMI DI BEPPE SALA IN VISTA DEL (SUO) FUTURO POLITICO…

Dagoreport

 

umberto bossi comitato del nord 5

A Milano tutti si chiedono: “Ma Beppe Sala da che parte sta? Prima l’eco-sindaco ha sciolto il suo endorsement per Letizia Moratti e poi ha fatto un grande elogio al Pd per la scelta di Majorino”. L’ambiguità di Beppone, secondo le malelingue lombarde, sarebbe dovuta alla preoccupazione per il suo futuro politico. Il suo, infatti, è il secondo e ultimo mandato come sindaco di Milano dopo il quale Sala dovrà trovare una adeguata sistemazione.

 

E lo scenario, davanti ai suoi occhi, è piuttosto magmatico. Il Pd, che lo ha lanciato, è scosso da mille tensioni interne e ha un futuro incerto. Il suo partitino verde resta una conventicola di radical chic di Milano centro. Il Terzo Polo in Lombardia ha già cooptato Letizia Moratti.

umberto bossi comitato del nord

 

Per Beppe Sala che spazi restano? Da qui nascono gli equilibrismi del sindaco: non scontentare nessuno in vista di un domani tutto da inventare. Sulla questione delle Regionali gli addetti ai livori sostengono che un bel sostegno a “Mestizia” Moratti potrebbe arrivare da un endorsement di Umberto Bossi. Il Senatur, che ha lanciato il movimento “Comitati per il Nord” in chiave anti-Salvini, sarebbe tentato di cambiare cavallo e di mollare al suo destino Attilio Fontana. A spingere Bossi verso la Moratti c’è l’ex ministro leghista Roberto Castelli. L’obiettivo è svuotare i granai di voti leghista di Varese, Bergamo e Brescia attraverso la presa di posizione del fondatore della Lega.

 

 

LA TRIBÙ DI SALVINI. DOPPI E TRIPLI INCARICHI. LA LOMBARDIA COME METAFORA DELLA CRISI DELLA LEGA

Estratto dell’articolo di Carmelo Caruso per “il Foglio”

salvini fontana

 

Ipartiti iniziano a morire così. Muoiono quando al posto della Luna iniziano a promettere contratti di collaborazione. I partiti muoiono quando a un dirigente si permette di mettere i piedi sul tavolo. La Lega in Lombardia, dove ha il suo cuore, sta morendo circondata dai suoi cari. Una tribù di parenti si distribuisce incarichi, li cumula, si nomina, si premia, si commissaria, commissaria il commissario. A Cologno Monzese il sindaco leghista è stato fatto dimettere da un altro leghista. Secondo voi chi hanno premiato? Chi ha sfasciato una giunta o chi la guidava? A Milano il capogruppo della Lega in comune è pure collaboratore in regione. Lo è anche la sua compagna. Perché un militante dovrebbe volantinare per questo partito tribù?

 

 

I partiti nascono diversi ma muoiono tutti allo stesso modo. Pure la frase è uguale. La pronunciano i dirigenti quando c’è odore di fine: “Adesso pensiamo a noi”. La Lega, una parte di Lega, in Lombardia, la regione chiave, la regione che va al voto, la regione dove è forte il Comitato nord, si sta occupando del futuro. Il suo. Capogruppo al comune di Milano è un giovane leghista. Il suo nome è Alessandro Verri. Ha un incarico così prestigioso e impegnativo che molti leghisti si chiedono come faccia a essere nello stesso tempo capogruppo e collaboratore di Riccardo Pase, consigliere regionale.

 

 

 

MATTEO SALVINI FABRIZIO CECCHETTI ATTILIO FONTANA GIANCARLO GIORGETTI

In regione lavora anche la compagna di Verri. Chi è Pase? E’ il regista di una classica operazione da fuoco amico ai danni della Lega. Pochi mesi fa, a Cologno Monzese, ha partecipato alla “cospirazione” che ha portato alle dimissioni cinque consiglieri comunali del Carroccio e fatto cadere Angelo Rocchi, anche lui leghista. FdI aveva chiesto a Rocchi di ridimensionare il ruolo dell’assessore Dania Perego. Si tratta della moglie di Pase che era anche segretaria citadina della Lega. Ovviamente ha perso il meno tutelato, ma il più rispettato dalla comunità. Ha perso Rocchi. A Cologno hanno invece dovuto rinunciare a un buon sindaco per il capriccio di un potente.

 

 

 

ATTILIO FONTANA GIANCARLO GIORGETTI MATTEO BIANCHI MATTEO SALVINI MASSIMO GARAVAGLIA VARESE

Nel Ticino è andata per fortuna meglio. Si fa per dire. Un altro consigliere regionale della Lega, Curzio Trezzani, ha ottenuto che a guidare il Parco del Ticino fosse una persona a lui vicina. E’ la moglie. Si chiama Cristina Chiappa. Si sono sposati nel 2019 con rito celtico così come documentano i giornali locali. Sia Pase che Trezzani sono leali fanti del segretario della Lega lombarda, Fabrizio Cecchetti (ha ostacolato in tutti i modi quel galantuomo di Attilio Fontana nel suo momento più complesso; quando doveva lottare contro Letizia Moratti) e di Eugenio Zoffili, che è vice di Cecchetti. Sia Zoffili sia Cecchetti sono a loro volta parlamentari. La moglie di Cecchetti, Laura Santin, è stata questa domenica riconfermata segretaria della Lega di Como e siede anche nel Cda di Como acqua.

 

BEPPE SALA E GABRIELE ALBERTINI

Se si sommano i suoi a quelli del marito e si aggiungono pure quelli del vice del marito (è capogruppo Affari esteri alla Camera, presidente della Bicamerale Schengen; consigliere comunale a Erba, vicesegretario Lega Lombarda) si arriva quasi allo stesso numero di Alessio Zanzottera. E’ uno dei giovani leghisti più amati da Salvini e dal duo Cecchetti-Zoffili…

fontana salviniumberto bossi comitato del nord 3umberto bossi comitato del nord 2LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA DI LETIZIA MORATTILA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA DI LETIZIA MORATTImatteo salvini e attilio fontana

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?