salvini bossi

CARROCCIO A PEZZI! LA LISTA DI FEDRIGA, LA CORRENTE DI BOSSI IN CHIAVE ANTISALVINI E GLI SCISSIONISTI LOMBARDI AGITANO I VERTICI DELLA LEGA – SALVINI NON HA REVOCATO L'ESPULSIONE DEI 3 CONSIGLIERI REGIONALI COME AVEVA CHIESTO LO STESSO SENATUR: “CHI SCEGLIE DI USCIRE DA UN MOVIMENTO È LIBERO DI FARLO, PERÒ FA UNA SCELTA” I PALETTI DI ZAIA: "BENE IL DIBATTITO, NO A SOGGETTI POLITICI ALTERNATIVI"

Niccolò Carratelli per la Stampa

 

umberto bossi e matteo salvini

Guai a parlare di strappi o fughe in avanti. Matteo Salvini si è ben guardato dal commentare l'intervista rilasciata ieri a La Stampa da Massimiliano Fedriga. «Nessuna preoccupazione o malumore», assicurano dai vertici della Lega, dissimulando la sorpresa per l'annuncio del presidente del Friuli Venezia-Giulia, che ha fatto sapere di voler correre con una sua lista civica alle elezioni regionali della prossima primavera. «Stiamo vedendo che molti cittadini, che non si riconoscono nei partiti nazionali del centrodestra, apprezzano l'azione amministrativa che abbiamo svolto», è stata la spiegazione a questo giornale.

 

Insomma, un percorso più personale e meno legato al suo partito e al suo leader, che in questa fase calante non rappresenta esattamente un valore aggiunto in termini di consensi. La voglia di ballare da solo espressa da Fedriga, però, deve aver fatto storcere il naso a più di uno dalle parti di via Bellerio, tanto che il governatore friulano ieri mattina ha preferito precisare meglio il suo pensiero: «Non c'è nessuno strappo. Sono della Lega, rimango nella Lega, e penso che la Lega dovrà continuare a lavorare unita - ha detto -. Sarò candidato presidente non di una lista, ma di una coalizione». E la sua sarà una lista che «guarda al centrodestra, qualcosa di integrativo alle forze politiche della coalizione e non di alternativo».

LUCA ZAIA UMBERTO BOSSI MATTEO SALVINI

 

Tutto bene, dunque, se non fosse che nella città del Friuli Venezia-Giulia sono già comparsi alcuni manifesti elettorali della Lega per la ricandidatura del governatore e sono la copia perfetta di quelli "per Salvini premier", solo con la scritta "per Fedriga presidente".

 

Graficamente, sembra un passaggio di consegne, un cambio (per ora solo tipografico) del segretario. Ma Fedriga si impegna a ridimensionare, ricordando che «molti governatori hanno fatto le loro liste civiche, penso a Luca Zaia in Veneto, a Fontana in Lombardia, a Toti in Liguria».

 

ZAIA - GIORGETTI - FONTANA - CALDEROLI - SALVINI - FEDRIGA

Proprio Zaia invita tutti a mantenere la calma: «Nella Lega siamo stabili, ci saranno le stagioni congressuali. Ben vengano i dibattiti interni, ma non le spaccature», le parole del presidente veneto ad Agorà, su Rai3. Parole che arrivano dopo la spaccatura registrata in Lombardia, con tre consiglieri regionali che hanno fondato un gruppo autonomo "in nome" di Umberto Bossi, dopo aver aderito al Comitato Nord del "Senatur", e sono stati espulsi dal partito. Ma si sono detti pronti a «garantire il voto favorevole sui provvedimenti di bilancio che arriveranno nei prossimi giorni in aula del Consiglio regionale, a sostegno del presidente Fontana e della maggioranza di centrodestra».

 

Una rassicurazione che non ha convinto Salvini a revocare l'espulsione, come aveva chiesto lo stesso Bossi: «Chi sceglie di uscire da un movimento è libero di farlo, però fa una scelta», si è limitato a dire il segretario. «Una cosa è la discussione, il confronto, un'altra roba un soggetto politico alternativo, che è insostenibile - avverte ancora Zaia - Da soli magari si fa prima, ma insieme facciamo molta più strada». Il punto è per andare dove.

fedriga e salvini 2matteo salvini e umberto bossi

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