sabino cassese

CASSESE, L'IRPINO BRITISH CHE SOGNA DI SVECCHIARE LO STATO - IL RITRATTO DI "LIBERO": EX GIUDICE COSTITUZIONALE, AMICO DI MATTARELLA, SI È ANCHE DETTO FAVOREVOLE AD UNA RIFORMA IN SENSO PRESIDENZIALISTICO DELLA COSTITUZIONE - CREDE NELLE ISTITUZIONI SOVRANAZIONALI E CONFIDA TROPPO NEI "DIRITTI UMANI" E NEGLI UNIVERSALI "PRINCIPI MORALI", ED È POCO ATTENTO AL MONITO DI MACHIAVELLI CHE DICE CHE GLI "STATI NON SI GOVERNANO COI PATERNOSTRI"

sabino cassese foto di bacco

Corrado Ocone per "Libero quotidiano"

 

Sabino Cassese è sicuramente uno che non le manda a dire. Si può non essere d'accordo con le sue tesi, vi si può leggere a volte una impronta di intellettualismo, ma comunque si deve ammettere la sua onestà intellettuale. Che fa tutt' uno con la sua dottrina e preparazione giuridica, anche se di una giurisprudenza molto poco meridionale (lui che è di Atripalda in provincia di Avellino) e molto comparativistica e anglosassone. La sua mentalità è empiristica: dati, numeri, fatti conosciuti e descritti con precisione, diagnosi e prognosi, ovvero proposte concrete.

MEME DI SALVINI SOTTO CASA DI CASSESE

 

"Conoscere per deliberare" potrebbe essere anche il suo motto. E, in effetti, un timbro einaudiano contraddistingue i suoi interventi pubblicistici, di cui per nostra fortuna è molto generoso: come il primo Presidente della nostra Repubblica, egli sa spiegare in modo semplice questioni complesse riducendole agli elementi più semplici, il tutto condito da una sottile vena ironica che i lettori più attenti non tardano a cogliere.

 

sabino cassese con la moglie rita perez foto di bacco

PREDICHE

I suoi articoli sono in qualche, sempre come quelli di Luigi Einaudi, delle "Prediche inutili". Il suo pallino fisso è la riforma dello Stato, che per lui significa essenzialmente due cose: svecchiamento della macchina burocratica, con le sue procedure arcaiche e i suoi funzionari che assomigliano un po' ai mandarini cinesi, gelosi del loro potere e capaci di bloccare o stravolgere ogni tipo di legge; necessità di semplificare, ridurre, e rendere semplici nel dettato e nello spirito, quelle migliaia e migliaia di leggi e sottoleggi, commi e codicilli, che assomigliano a una vera e propria "selva oscura" o a un labirinto che sembra studiato apposta per far perdere in esso l'onesto cittadino.

 

SABINO CASSESE

Ultimamente nemmeno la legge di Bilancio del governo Draghi ha superato l'esame della sua lente d'ingrandimento, o del suo "rasoio di Occam": "l'anno è terminato con un fuoco d'artificio finale", ha esordito ironico, e giù ad elencare tutte le contraddizioni e le oscurità linguistiche di quello che non ha esitato a definire un parto mostruoso.

 

Cassese ha un forte senso delle istituzioni e una conoscenza non effimera dei meccanismi parlamentari, quella stessa che proprio stamattina l'ha portato a smascherare sui giornali il sofisma o "cattivo ragionamento "che si vorrebbe far passar in questi giorni: e cioè che la maggioranza che elegge il Presidente della Repubblica debba essere per forza di cose la stessa che elegge il presidente del Consiglio.

SABINO CASSESE

 

I SOVRANISTI

Durante la manifestazione di Atreju, Cassese si è anche detto favorevole ad una riforma in senso presidenzialistico della nostra Costituzione, che lui ha sempre rispettato ma senza esserne una "vestale". Il che andrebbe in contraddizione con la sua allergia, molto salveminiana, alla retorica patria. Parole molto forti ha anche usato, nel recente passato, contro certe politiche pandemiche, soprattutto del governo Conte: pronte a non bilanciare, come era giusto che fosse, le esigenze di sicurezza con il rispetto delle libertà individuali e della stessa Costituzione.

 

Sicuramente Cassese, che fra l'altro è amico di vecchia data di Sergio Mattarella, ricoprirebbe il ruolo di Presidente della Repubblica con autorevolezza e imparzialità. Onestà intellettuale però impone che qui si considerino anche alcune idee del nostro che a chi scrive non sembrano condivisibili. Cassese crede forse troppo nelle istituzioni sovranazionali (qualcuno ha scritto che è un "onusiano") e nel superamento dello Stato-Nazione: poco attratto dal realismo politico, confida troppo nei "diritti umani" e negli universali "principi morali", ed è poco attento al monito di Machiavelli che dice che gli "Stati non si governano coi Paternostri".

sabino cassese foto di bacco

 

Da qui forse la sua incomprensione delle esigenze reali di cui si sono fatti portavoce i cosiddetti movimenti "sovranisti". Molto criticabile è anche la sua concezione del ruolo dell'intellettuale, che per lui deve avere una voce di riguardo e una priorità nel dibattito politico e nello stesso governo (un po' il modello platonico del re-filosofo).

 

Che è una esigenza "epistocratica", come lui stesso la chiama, che non ha molte buone ragioni dalla sua. Né teoriche, perché gli intellettuali in quanto specialisti tendono a mettere in primo piano gli elementi a loro cari, che radicalizzano perdendo spesso di vista l'insieme e il buon senso; né storiche, viste le tragedie che hanno causato tutte le volte che sono andati al potere. Non è vero che "uno vale uno", ma chi vale più di uno non sempre è un intellettuale o un uomo di scienza.

sabino cassese massimo teodori paolo conti

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…