gabanelli catasto

IL CATASTO VI OSSERVA E NON POTETE PIU' NASCONDERVI: TRA IMMOBILI FANTASMA E ABUSIVI, SIAMO ARRIVATI ALLA RESA DEI CONTI DOPO 30 ANNI DI VUOTO - GABANELLI: "COSA PREVEDE? L'IDENTIFICAZIONE DELLE CASE INVISIBILI, CHE NON TROVAVANO RISCONTRO NELLE BANCHE DATI. POI BISOGNA RICLASSIFICARE CON LE REGOLE ATTUALI GLI IMMOBILI CHE HANNO CAMBIATO LE LORO CARATTERISTICHE. INFINE FARE L’AGGIORNAMENTO DELLE RENDITE AI VALORI REALI, ANCHE SE LE IMPOSTE…" - VIDEO

Guarda il video su:

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/riforma-catasto-chi-ha-poco-ci-guadagna/3ad0972a-cec6-11ec-b21c-2cc92198dafc-va.shtml

 

Milena Gabanelli e Gino Pagliuca per www.corriere.it

 

milena gabanelli sulla riforma del catasto 5

Un Paese normale deve conoscere la fotografia reale di tutto il patrimonio immobiliare presente sul suo territorio, e l’esatta destinazione d’uso dei terreni. Si chiama «aggiornamento del Catasto» e serve a classificare e a determinare i valori sulla cui base si pagano le imposte sugli immobili: Imu, tassa di registro quando si compra da un privato, tassa di successione e donazione, oltre a contribuire al calcolo dell’Isee per chi chiede contributi e agevolazioni pubbliche.

 

riforma

Allora perché su un tema così scontato si accapigliano da decenni tutti i partiti? Perché modificare il valore del singolo immobile significa anche modificare l’importo delle imposte che il suo possessore deve eventualmente pagare.

 

30 anni di vuoto

Il Catasto attribuisce a ogni immobile, sulla base delle sue caratteristiche, una «rendita». I valori di base sono stati definiti per l’ultima volta nel 1989, in previsione dell’arrivo dell’Ici, ed è evidente che numeri scritti oltre trent’anni fa non hanno alcuna attinenza con i valori di mercato attuali, anche perché il sistema si basa su una suddivisione del territorio, soprattutto nelle grandi città, del tutto incongrua.

 

milena gabanelli sulla riforma del catasto 4

Per gli immobili residenziali c’è poi un ulteriore problema: la superficie non è misurata in metri quadrati come nella prassi commerciale ma in «vani catastali», di dimensione variabile.

 

Le abitazioni sono suddivise in categorie e classi che riflettono ancora la situazione di quando la rendita è stata attribuita senza tenere conto di eventuali migliorie avvenute nel tempo. Basti pensare che 3,5 milioni di edifici residenziali tuttora esistenti sono stati costruiti prima del 1940 e la maggior parte ha subito importanti opere di riqualificazione.

 

milena gabanelli sulla riforma del catasto 3

Case fantasma e abusive

Che cosa prevede la riforma? Tre cose: la prima è identificare gli immobili fantasma. L’ultima ricognizione generale è stata fatta alla fine del 2011 e indicava in oltre due milioni le porzioni di territorio (le «particelle») che non trovavano riscontro nelle banche dati, e oltre 1,1 milioni di casi presentavano anche edificazioni da accatastare.

 

tasse

Una parte è stata sanata portando alle casse del fisco un maggiore gettito per 356 milioni all’anno, ma ancora l’ultima edizione disponibile delle statistiche catastali (2021) delle Entrate fa riferimento a 1,2 milioni di immobili fantasma.

 

milena gabanelli sulla riforma del catasto 1

Anche perché nel frattempo l’abusivismo sulle nuove edificazioni non si è fermato: secondo il rapporto Sdgs (Sustainable Developments Goals) redatto dall’Istat nel 2020 su 100 case nuove, quelle abusive sono 6,1 al Nord, 17,8 al Centro, 45,6 al Sud.

 

mercato

Nella media nazionale rappresentano il 17,7%. Senza contare i terreni edificabili classificati come agricoli. La nuova opera di ricognizione si farà servendosi di rilievi aerofotografici o anche di sistemi come google maps, ma per la definizione precisa delle caratteristiche dei terreni incolti è necessaria la collaborazione dei Comuni, perché un terreno vuoto è edificabile o agricolo a seconda di che cosa stabiliscono i piani urbanistici comunali.

 

Ruderi diventati case di lusso

Il secondo aspetto della riforma è riclassificare sin da subito e con le regole attuali gli immobili che hanno cambiato le loro caratteristiche. Negli scorsi anni si è già operato nei centri storici di alcune città, soprattutto a Roma e a Milano, ma molto si può fare semplicemente ricorrendo ai dati che le Entrate hanno in casa.

 

milena gabanelli sulla riforma del catasto 2

Chi compie lavori di ristrutturazione e chiede le agevolazioni dà al Fisco tutte le informazioni utili perché gli riclassifichi l’immobile. È evidente che chi sta facendo i lavori con il Superbonus (pagati interamente dallo Stato) vedrà passare la casa in una fascia fiscale più alta. Dovrà fare un salto «di classe» anche chi possiede immobili prestigiosi, ma non classificati in una delle tre categorie catastali (A/1, A/8 e A/9) considerate di lusso.

 

imu

Per esempio il rudere che negli ultimi 30 anni è diventato villa con piscina. Oggi sono solo 70mila gli immobili di lusso, lo 0,2% del totale, una percentuale poco credibile. Avere una casa di prestigio significa pagare l’Imu anche se è prima casa, e quando si compra pagare un’imposta del 9% invece del 2.

 

L’emersione delle case non accatastate, di quelle che se pur censite non pagano il dovuto, e la riclassificazione degli immobili allo stato attuale porteranno nuovi introiti all’Erario e alle casse comunali.

 

gabanelli sulla riforma del catasto

Oggi il prelievo sugli immobili è stimabile in 41 miliardi di euro. La promessa è che dove emergerà più sommerso ne beneficerà la comunità con una riduzione delle imposte, in particolare dell’Imu che viene decisa a livello locale. Se il Comune incassa di più abbassa a tutti l’aliquota.

 

Lo scontro sul valore di mercato

Il terzo aspetto della riforma, presente nel comma 2 dell’articolo 6 della legge delega di riforma fiscale, riguarda l’aggiornamento delle rendite ai valori reali. In questi tre decenni ci sono quartieri che si sono degradati e altri che invece hanno avuto uno sviluppo perché, ad esempio, è arrivata la linea della metropolitana.

 

fisco

Vuol dire che alcuni immobili hanno perso valore e altri lo hanno aumentato. Ma come si calcolano i valori? Identificando i valori delle zone in cui sono suddivisi i territori urbani, tenendo conto delle statistiche sui valori immobiliari di tutti i Comuni italiani che l’Agenzia delle Entrate rende pubbliche ogni sei mesi, e sull’elaborazione dei dati ricavabili dai rogiti.

 

Questo consentirà di avere il quadro veritiero della situazione, ma non inciderà sulle imposte, perché la riforma prevede già in origine che fino al 2026 si continuerà a pagare sulla base delle vecchie rendite, dopo si vedrà. Se il senso di tutta questa battaglia politica era quello di far sparire dal testo della legge le parole «valore di mercato», è una modifica di forma ma di poca sostanza.

 

abusivi

Chi vince e chi perde

Nel 2021 il Corriere ha messo a confronto il prezzo medio a metro quadrato di vendita rilevato dai rogiti nel 2020 e il valore medio delle rendite catastali: la differenza tra prezzo di mercato e valore fiscale a Milano era del 174%, a Roma del 56%, a Napoli del 108%, e a Torino del 46%.

 

Se però si guarda all’interno delle città si scopre che fra centro e periferia le cose cambiano. A Milano, ad esempio, una seconda casa in piazza Libia che oggi per i dati delle Entrate vale in media 388 mila euro, paga su un valore fiscale di 244 mila.

 

abitazioni

Applicando l’aliquota sul valore di mercato l’Imu costerebbe 1.550 euro in più; a Quarto Oggiaro invece chi ha comprato una casa una decina di anni fa ha una rendita catastale più alta del valore di mercato e risparmierebbe 330 euro.

 

A Torino: nella centrale via Po una casa che per il Fisco oggi vale 183 mila euro e per il mercato 213 mila pagherebbe 342 euro in più, al Lingotto il proprietario di una casa seminuova da 155 mila euro per il mercato e 174 mila per il fisco, risparmierebbe 216 euro.

 

Cosa cambia?

A conti fatti per chi possiede solo una prima casa non di lusso (sono 19,5 milioni) non cambia nulla perché non pagava l’Imu prima e non la paga ora. Per i proprietari di seconde case e immobili commerciali, resta tutto inalterato fino al 2026. Pertanto chi dovrebbe pagare di meno non risparmierà un centesimo, chi dovrebbe pagare di più, perché ha la seconda casa o un negozio a Brera o Piazza Navona, non sborserà un euro in più.

 

In sostanza, adeguare le rendite in base ai valori reali non ce lo chiede solo l’Europa, ma anche il buon senso. Quanto far pagare invece è una decisione politica. In Francia l’imposta ha come imponibile il 50% del valore di locazione registrato al catasto, e viene aggiornato ogni due anni. In Spagna la situazione è simile alla nostra, con valori catastali non sempre aggiornati.

 

Nel Regno Unito le imposte si pagano sul valore di mercato al momento del calcolo. In Germania il valore imponibile dipende da una radiografia completa dell’immobile, incluso quello dell’affitto ricavabile. Il nuovo criterio, basato sui dati al 1 gennaio di quest’anno, entrerà in vigore nel 2025.

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…