sala stampa palazzo chigi mario draghi

CE LO CHIEDE L'EUROPA: INCHIAVARDATE DRAGHI A PALAZZO CHIGI - DOPO IL MONITO DEL FINANCIAL TIMES ("SE DRAGHI ANDRA' AL QUIRINALE FARA' PIOMBARE L'ITALIA NELL'ISTABILITA' POLITICA"), ARRIVA QUELLO DI "POLITICO": "GLI ITALIANI NON SONO ABITUATI A VEDERE I LORO PRIMI MINISTRI RESTARE A LUNGO IN CARICA, MA MOLTI SPERANO CHE DRAGHI SI DIMOSTRI L'ECCEZIONE…" - IL PUBBLICO DELLA SCALA INVOCA IL MATTARELLA-BIS MA IL CENTRODESTRA FRENA - LA SIMPATIA NASCENTE TRA GIORGIA MELONI E MARTA CARTABIA…

Francesco Olivo per "la Stampa"

 

mattarella draghi

Le ovazioni a Mattarella con l'invito al bis e l'editoriale del Financial Times. La tenaglia per Mario Draghi era prevista, ma ha un suo peso. Le spinte per evitare un trasloco del premier al Quirinale sono sempre più forti e arrivano da più parti. Il quotidiano finanziario britannico lo scrive in prima pagina: «La prospettiva che Mario Draghi si dimetta da primo ministro per assumere la presidenza minaccia di far piombare l'Italia nell'instabilità politica proprio mentre il governo intraprende ambiziose riforme strutturali e un piano di ripresa sostenuto da quasi 200 miliardi di euro di fondi Ue».

 

Un commento che assomiglia ad un appello, specie se rivolta a un ex presidente della Bce. Per il Financial Times è «l'establishment italiano» a temere la scelta del presidente della Repubblica, evidenziando come funzionari e analisti ritengano che senza Draghi «è improbabile che il governo sopravviva nella sua forma attuale».

 

sergio mattarella e mario draghi

La testata Politico va al di là: «Mario Draghi è la persona più potente d'Europa. Gli italiani non sono abituati a vedere i loro primi ministri restare a lungo in carica, ma molti sperano che Draghi si dimostri l'eccezione». In questo contesto, come notato dallo stesso Financial Times, rientrano anche gli inviti del pubblico della prima della Scala a Mattarella di restare al Quirinale. Ma questa prospettiva si scontra, non soltanto con la reiterata volontà del presidente di non accettare un secondo mandato, ma anche con la contrarietà del centrodestra.

 

draghi berlusconi

Il primo argomento per Forza Italia è la presenza nella corsa di Silvio Berlusconi. Ma il ragionamento va al di là e investe la coalizione: il centrodestra per la prima volta ha la forza sufficiente in parlamento se non per eleggere un proprio esponente, almeno per impedire che lo facciano gli altri. «Stiamo lavorando, ma posso già dire che non ci sarà un presidente con la tessera del Pd», ripete Matteo Salvini, molto attivo nelle ultime ore.

 

sergio mattarella e mario draghi

«Mattarella ha già detto che tocca a qualcun altro perché così prevede la Costituzione ed è giusto così» ha detto il leader della Lega al Tg2. Per Fratelli d'Italia l'assoluta priorità è trovare un inquilino del Colle che possa dare «garanzie di imparzialità», che altri termini significa avere un presidente che non abbia preclusioni nel dare l'incarico a un ipotetico esponente di FdI o della Lega.

 

Persino Giuseppe Conte è riuscito a ottenere un applauso dalla platea ostile, ma educata del festival Atreju, quando ha ricordato che «non c'è scritto da nessuna parte che il presidente della repubblica debba essere di una parte politica». Più fredda la platea quando l'ex premier ha rilanciato la proposta di riforma della legge elettorale, con un proporzionale con la soglia del 5%.

 

MARTA CARTABIA - GIORGIA MELONI

Fabio Rampelli, deputato di Fdi e vicepresidente della Camera, sotto al palco sottolinea: «Per ristabilire la normalità democratica: Draghi al Quirinale e subito al voto». Nel villaggio natalizio alle porte del Vaticano, che ospita la festa di Atreju ieri è scoppiato un amore, o per lo meno una simpatia forte per Marta Cartabia. La platea di Fdi, composta in buona parte da parlamentari e amministratori locali, ha tributato applausi molto convinti alla ministra della Giustizia.

 

Cartabia, intervistata dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana non si è ritratta sin dal primo intervento, mostrando una certa abilità politica per scelta dei toni e degli argomenti: «Questa è una terza puntata di un dialogo serrato che si è instaurato con Giorgia Meloni. Fratelli d'Italia è l'unico partito di opposizione e quindi ho sentito questo come un atto dovuto perché in una democrazia si dialoga con l'opposizione».

 

marta cartabia giorgia meloni atreju

In seguito la Guardasigilli ha strappato consensi su temi molto cari alla platea, come il ritorno in Italia di Chico Forti e l'esecuzione in patria delle condanne comminate agli stranieri. «Non sarebbe male come presidente», dice un parlamentare che chiede di restare anonimo. Certo, «deciderà Giorgia», ma il popolo di FdI torna a casa con un'idea.

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...