giuseppe conte beppe grillo

CHE FINE HA FATTO GRILLO? BEPPE MAO SI È INABISSATO ED È PRONTO AD APRIRE LA FAIDA POST-CONTE. CHI È VICINO AL GARANTE ASSICURA CHE “STA OSSERVANDO E FARÀ IL PUNTO IL 26 SETTEMBRE CON CONTE”. MA QUALCOSA SI È ROTTO: CHI È COSTRETTO A LASCIARE I PALAZZI DELLA POLITICA PERCHÉ ARRIVATO AL SECONDO MANDATO VEDE GRILLO COME FUMO NEGLI OCCHI. E C'È CHI PROFETIZZA: “FARÀ LA NOSTRA STESSA FINE” – I CONTIANI FANNO SAPERE CHE “NON SARÀ AI COMIZI” DI UNA CAMPAGNA ELETTORALE CHE GIUSEPPI STA FACENDO CON LE PEZZE AL CULO VISTO CHE…

Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"

 

giuseppe conte beppe grillo

Convitato di pietra, ombra sulla campagna, arbitro silente: Beppe Grillo nelle ultime settimane si è inabissato, è scomparso dai radar del dibattito politico e segue le prime fasi della campagna elettorale dal mare. Il garante Cinque Stelle è intervenuto solo per «ghigliottinare» i parlamentari con due mandati già alle spalle, ribadendo il vincolo di due legislature massimo per chi corre con il Movimento e per criticare Luigi Di Maio e gli altri scissionisti, ridotti insieme ai transfughi al rango di «zombie».

GIUSEPPE CONTE BEPPE GRILLO

 

Negli ultimi giorni il suo blog si è occupato di energia pulita dallo spazio, lenti a contatto intelligenti per diagnosticare il cancro, traghetti elettrici, moda e natura. L'ultimo post con riferimento al mondo dei partiti è di una settimana fa: una foto su Instagram per prendere in giro lo slogan leghista «credo», paragonandolo a una marca di rasoio per calli. Una frecciata nel nulla.

 

La scelta dei tempi Insomma, temi politici arrivederci o quasi, alla faccia delle liste e delle polemiche. Il garante si è sfilato e questa di per sé non è una novità. L'ultima campagna elettorale da protagonista per Grillo risale al 2014, alle Europee vinte dal Pd renziano con tanto di maalox preso poi dall'allora leader M5S. Anche nel 2018, anno del trionfo alle Politiche, Grillo si era tenuto lontano dalle piazze e dalle tv per comparire al comizio finale e fare poi i conti una volta superato lo scoglio del voto. E cosi anche stavolta, pare. Ma in un contesto totalmente diverso.

BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - MARIO DRAGHI - BY EDOARDO BARALDI

 

Il messaggio sibillino « Osserva», dice chi lo ha sentito. «Farà il punto con Conte il 26 settembre», assicurano i ben informati. Un messaggio sibillino secondo alcuni, routine invece per chi vive in prima linea la rifondazione contiana. Ambienti vicini al presidente stellato ribadiscono che i due, Conte e Grillo, sono in contatto continuo, quotidiano. Qualcosa, però, tra il garante e i Cinque Stelle si è rotto.

 

Chi è costretto a lasciare i palazzi della politica perché arrivato al secondo mandato vede il garante come fumo negli occhi. «È stato coerente con noi, un po' meno con sé stesso», punge uno stellato riferendosi al contratto di collaborazione da 300mila euro annui che Grillo ha siglato con il partito. E c'è chi profetizza: «Farà la nostra stessa fine», alludendo alla possibilità (per ora da fantapolitica) che il Movimento possa cambiare logo nei prossimi mesi, tagliando fuori il garante - che di fatto ha in mano il simbolo - dai gangli di potere.

 

CONTE GRILLO

A leggere le liste tra collaboratori al blog del garante e figure di riferimento dell'entourage dello showman genovese - come il suo commercialista, Enrico Maria Nadasi (socio anche dell'associazione genovese M5S legata al simbolo) - si ha l'impressione che Grillo condivida il percorso contiano e che, anzi, abbia dato il suo supporto nella realizzazione di un M5S rifondato.

 

Ma i vertici contiani fanno sapere che «al momento non è prevista la presenza di Grillo ai comizi». Per il Movimento si preannuncia una campagna low cost, anche per via delle mancate restituzioni dei parlamentari che cominciano a pesare sulle casse del partito.

BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE

Secondo quanto riferisce l'Adnkronos il budget previsto sarebbe di 300mila euro, cifra che comprenderebbe anche le spese per il comizio finale, in programma a Roma il 23 settembre. I Cinque Stelle sembrano orientati a «opzionare» per il gran finale Piazza Santi Apostoli (nel 2013 il comizio fu a San Giovanni in Laterano e nel 2018 in Piazza del Popolo). Proprio in questa occasione - salvo ripensamenti dell'ultimo minuto - Grillo dovrebbe tornare a calcare le scene del M5S.

 

BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - LUIGI DI MAIO - BY MACONDO

I precedenti Cinque anni fa, nel marzo 2018, in piazza del Popolo il garante aveva ammonito: «Le piazze forse sono un po' passate di moda, non lo so, può darsi che la riprenderemo questa cosa. Noi adesso dobbiamo applicare il nostro programma». E aveva predetto: «Quando i cittadini avranno gli strumenti per fare un referendum da casa, il movimento potrà anche sciogliersi, siamo un movimento biodegradabile». Lo scioglimento del Movimento non c'è stato, ma gli stellati hanno di sicuro cambiato pelle. E ora aspettano un segno dal fondatore, che da giorni è chiuso in un silenzio assordante. «Rimane una colonna del Movimento», commenta uno stellato. Che poi però punge: «Ma si sa, nelle ristrutturazioni anche le colonne cambiano».

conte grillomeme su giuseppe conte e beppe grilloconte grillo ristorante marina di bibbonagiuseppe conte vs beppe grillo memegrillo contebeppe grillo giuseppe conte

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?