giuseppe conte gennaro vecchione

CHE IMBARAZZO PER IL PD IL SILENZIO SUL COLPO DI MANO DI CONTE SUI SERVIZI SEGRETI: DOPO AVERCI SBOMBALLATO PER MESI CON DIRETTE FACEBOOK, CONFERENZE, APERI-CONTE, IL PREMIER HA INFILATO DI NASCOSTO UNA NORMA AD PERSONAM (NEL SENSO CHE CONVIENE A LUI) CHE NULLA C'ENTRA CON IL DECRETO SULLO STATO DI EMERGENZA - UNA SCHIFEZZA DEMOCRATICA LASCIATA PASSARE DAL PARTITO SEDICENTE DEMOCRATICO

1. I SERVIZI SEGRETI DI GIUSEPPE: RIFORMA GLI 007 DI NASCOSTO

Fabrizio De Feo per “il Giornale

 

giuseppe conte gennaro vecchione

Una riforma passata in sordina e nascosta nelle pieghe del decreto che allunga lo stato d'emergenza fino al 15 ottobre. Una norma che consente al presidente del Consiglio di prorogare «con successivi provvedimenti per la durata massima di ulteriori quattro anni» i vertici degli 007 tricolori. È una giornata di polemiche roventi per il governo per un codicillo, scovato dal Corriere della Sera, che rende più flessibili le proroghe dei massimi dirigenti della nostra intelligence. In sostanza dopo i primi quattro anni di incarico il rinnovo potrà avvenire non più per altri quattro anni (tutti in una sola volta), ma in più volte, sempre con il limite massimo di quattro.

 

Quindi con la nuova norma inserita nel decreto legge del 30 luglio - che dovrà dunque essere convertita dal Parlamento entro 60 giorni - si offre a Giuseppe Conte e ai suoi successori la possibilità di modulare diversamente la durata dell'incarico dei vertici dei servizi. La modifica, come spiega Maria Antonietta Calabrò sull'Huffington Post è stata pensata per il prefetto Mario Parente direttore dell'Aisi (il servizio segreto interno), nominato il 29 aprile del 2016 ai tempi del governo Renzi.

 

MARIO PARENTE AISI

Parente aveva avuto un primo mandato di due anni e poi un secondo sempre biennale, scaduto in piena pandemia, rinnovato con proroga tecnica il 15 giugno grazie a un Dpcm per un anno, e per la cui posizione o si sarebbe dovuto procedere a una sostituzione o a un rinnovo di 4 anni. Con la nuova norma potrà essere adesso confermato anche solo per un anno. Al di là del merito sono state però le modalità adottate a fare andare su tutte le furie l'opposizione e a far scattare perplessità anche dentro la maggioranza.

 

Perché non comunicare preventivamente al Copasir la modifica? Perché tenere all'oscuro l'opinione pubblica, considerato che certo il premier non ha lesinato comunicazioni in questa fase storica? Palazzo Chigi ha sottolineato che non è previsto «nessun aumento della durata massima in carica dei vertici dell'intelligence (4 anni per il primo incarico più un massimo di 4 anni successivi) ma solo la possibilità di più rinnovi, anziché uno solo».

 

caravelli

Ma dichiarazioni polemiche arrivano anche da esponenti di Italia Viva e Azione. «Evidente problema di garanzie democratiche, strumentalizzata l'emergenza covid» scrive Michele Anzaldi di Italia Viva. Perplessità più mirate vengono espresse da Matteo Richetti, senatore di Azione, e Vincenzo Camporini, membro del comitato promotore del movimento. «Nella riforma dei termini di proroga, inserita di nascosto nel decreto, ci sono vari aspetti gravi. Il primo è la totale opacità con cui è avvenuto: l'utilizzo della decretazione d'urgenza, la mancata comunicazione al Copasir, la disomogeneità col tema, l'assenza di riferimenti nell'intervento di Conte in Aula o nel comunicato stampa, e la comunicazione del tutto parziale al Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica; punti questi su cui il presidente del Consiglio dovrà chiarire».

 

anzaldi

«Il secondo aspetto forse ancor più rilevante è la motivazione della proroga perché se l'unica causa fosse quella di confermare i vertici attuali, anche di chi, avendo già ottenuto l'unica proroga consentita avrebbe dovuto lasciare l'incarico, saremmo di fronte a una vera e propria norma ad personam targata Movimento 5 Stelle. Come passa il tempo» conclude la nota.

 

 

2 - NUOVE REGOLE SUGLI 007, È POLEMICA

Giuseppe Alberto Falci per il “Corriere della Sera

 

La modifica della legge sui servizi segreti e la possibilità di proroga dell'incarico degli 007 diventa il casus belli di giornata. Su quella norma, che come svelato dal Corriere della sera , è stata inserita nel decreto di proroga dello stato di emergenza, Palazzo Chigi spiega che «si limita a introdurre la possibilità che vi siano più provvedimenti successivi di rinnovo dell'incarico, anziché uno solo, senza alcuna modifica del limite massimo temporale di permanenza negli incarichi stessi».

 

Nel comunicato la presidenza del Consiglio assicura che «non determina un aumento della durata degli incarichi dei direttori del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), e delle due Agenzie per le informazioni e sicurezza (Aise e Aisi), che rimane quella fissata dalla legge 3 agosto 2007, n. 124, cioè di 4 anni per il primo incarico più un massimo di 4 anni successivi».

matteo richetti

 

Nulla dice sulle procedure seguite e sulle informazioni fornite alle opposizione e tanto basta a scatenare il l centrodestra. Gli azzurri di Silvio Berlusconi chiedono al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di riferire in Aula perché - osserva Licia Ronzulli - «con una norma nascosta nel decreto che proroga lo stato di emergenza per l'epidemia da Coronavirus fino al 15 ottobre, hanno fatto ciò che finora nessun governo ha mai ritenuto opportuno fare».

 

Interviene anche Annamaria Bernini: «Il Copasir ne era al corrente? Questo è il governo dei misteri». Già, il Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza parlamentare, dove alla presidenza siede il leghista Raffaele Volpi. E allora non è un caso se via Bellerio rompe il silenzio solo a sera con una nota a firma Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo: «I servizi segreti sono al servizio dello Stato o di Conte e della cricca dei 5 stelle? Come al solito Conte si è guardato bene dall'informare il Parlamento di quanto stava per fare. Alla faccia della chiarezza e della trasparenza».

 

salvini meloni

Sulla stessa scia di Forza Italia, invece, la reazione di Giorgia Meloni che per tutta la giornata spara ad alzo zero: «È gravissimo che con il "favore delle tenebre" il governo modifichi la legge sulla nomina dei direttori dei servizi segreti senza darne comunicazione alcuna. Il presidente del Consiglio non ne ha fatto menzione in Parlamento, come non ne ha fatto menzione la risoluzione presentata dalla maggioranza a conclusione del dibattito e approvata dal Parlamento».

 

E ancora: «Si modifica per decreto una cosa delicatissima come la legge sui servizi segreti, all'insaputa di tutti e in spregio alle istituzioni. Se l'avesse fatto un governo di destra come sarebbe stato definito? Un golpe?».

 

Pd e M5S restano in silenzio, ma dalla maggioranza esplode il renziano Michele Anzaldi: «Il comunicato stampa di Palazzo Chigi che smentisce il prolungamento per altri 4 anni dei vertici dei servizi segreti dichiara quella che appare una palese e imbarazzante fake news, chi l'ha autorizzato? È stato il presidente del Consiglio o la nota è stata diffusa a sua insaputa?»

 

 

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...