giuseppe conte mes

A CHE PUNTO È LA NOTTE? È OPINIONE DIFFUSA NEI PALAZZI DELLA POLITICA, QUIRINALE COMPRESO, CHE IL GOVERNO CONTE SIA DEL TUTTO INADEGUATO PER AMMINISTRARE LA FASE 3, QUELLA DELLA RICOSTRUZIONE. UNA VOLTA CHE A GIUGNO SARANNO DEFINITI E MESSI IN OPERA IL MES SENZA CONDIZIONALITÀ E L'ACCORDO POLITICO SUI RECOVERY FUND, CONTE VERRÀ RIMANDATO A SETTEMBRE E QUINDI BOCCIATO, PER UN NUOVO ESECUTIVO IN GRADO DI GESTIRE GLI AIUTI PER LA RICOSTRUZIONE 

DAGOREPORT

conte

A che punto è la notte del governo Conte? Mentre il Paese fatica, preparandosi alla cosiddetta "fase due", la Politica - con la consueta lungimiranza - si è già catapultata nella "fase tre", quella a lei più congeniale, caratterizzata da grandi manovre, piani molto segreti stampati su tutti i giornali e - in definitiva - grande confusione.

 

giuseppe conte, qualche tempo fa

Da qualche giorno, infatti, è opinione diffusa nei Palazzi della politica, Quirinale compreso, che l’azzimato Conte sia del tutto inadeguato per amministrare la Fase 3, quella della Ricostruzione. Una opinione che il giurista Sabino Cassese ha riassunto così: "Lei salirebbe su un aereo guidato da un pilota senza un minimo di ore di volo?”.

 

Ma sull'ipotesi di una grande coalizione di governo, "adelante con juicio". Se da una parte il potere di Conte si sta indebolendo, dall’altra tutti lo appoggiano (persino Dibba). Così, per ora i “congiurati” avanzano con giudizio: perché la Fase2 dell’emergenza è così piena di insidie, talmente pericolosa, che è meglio farla gestire dallo Schiavo di Casalino. (Già quel cocainomane di Sigmund Freud, magari prefigurando il governo Conte, spiegava che la “Fase 2” è quella anale. Quindi è come la prima, ma con vaselina....)  

 

sabino cassese

L'inadeguatezza dell‘esecutivo Conte, tra “congiunti” e Regioni che fanno come cazzo gli pare, banche e Bankitalia che scapocciano davanti al “poderoso intervento da 400 miliardi delle imprese”, con una burocrazia degna del “Castello” di Kafka è sotto gli occhi di tutti.

 

L’ultimo stronzata si segnale sulla fatidica App Immuni affidata al ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, la grillina Paola Pisano, entrata nel governo su raccomandazione dell’Appendino dopo aver sfasciato l’anagrafe di Torino. La Pisano ha perso tanto di quel tempo che forse l’app sarà pronta a fine maggio. Ma ci serve subito, visto che da domani 4 maggio in qualche modo mettiamo la testa fuori di casa; che cazzo ce ne facciamo dell’App tra 30 giorni?!?

 

conte casalino

Ergo: occorre mettere su un nuovo esecutivo con ministri competenti, un premier esperto, capaci di gestire gli aiuti europei per la Ricostruzione.

 

Aiuti che Ursula dovrebbe annunciare a fine maggio. Il prossimo Consiglio Europeo, che avrà il compito di modificare il Trattato per poter concedere un MES davvero senza condizionalità, è in agenda per il 6 maggio. La vispa Ursula sta già negoziando con il direttore del Mes, il tedesco Kurt Regling, che ha riposto gli artigli, per redigere una lettera che verrà poi firmata dai 27 paesi della comunità per licenziare un Mes gravato dall’unica condizione di dimostrare, ad esempio, che i 37 miliardi destinati all’Italia siano tassativamente impiegati nella filiera della sanità.

luigi di maio chiara appendino paola pisano

 

A fine mese, Conte annuncerà la lieta novella del Mes e un accordo politico sui Recovery Fund. Una volta che i due provvedimenti saranno definitivamente definiti e messi in opera, l’Avvocato del popolo verrà rimandato a settembre e quindi bocciato.

 

E tutti vissero felici e contenti, già con la testa rivolta ai ‘’pacchetti di voti’’ necessari per le prossime sfide elettorali.

REGLING fondo salva stati

 

Francesco Boccia ha il pensiero fisso delle regionali in autunno in Puglia, dove Michele Emiliano punta a farsi eleggere di nuovo governatore e quindi ha bisogno dei voti del M5S. Naufragato il sovranismo filo-salviniano, Toti è affondato dai sondaggi che vedono il sorpasso del’ex ministro della Difesa, la piddina Roberta Pinotti.

giuseppe conte e ursula von der leyen a bruxelles

 

Anche Vincienzino De Luca incassa la sua folleggiante campagna anti-Covid superando nei sondaggi il candidato di centro-destra Caldoro. Intanto Di Maio, che si definisce “pragmatista” ma il termine esatto dovrebbe essere “poltronista”, sta già cogitando sul numero dei posti che potrà occupare fra un anno alla scadenza di Fabrizio Palermo dalla CDP.

 

Poi c’è Berlusconi. Nella parte meno “nobile” dell’operazione “Renzusconi” ci sono le nomine dei commissari Agcom che saranno votati a settembre dal Parlamento; e quindi Silvio, uno che votò perfino il governo Monti, per contare ancora (vedi anche caso Vivendi/Mediaset), vuole essere “sostegno di una maggioranza qualunque”.

QUIRINALE REPARTO MATERNITA' BY MACONDO

 

Insomma, Conte o non Conte, il solito teatrino della politica. Che conosciamo fin troppo bene…

BERLUSCONI DI MAIOgiovanni toti marco bucci edoardo rixi matteo salvini FRANCESCO BOCCIA SI PRESENTA CON LA MASCHERINA ALL'ORECCHIO E BORRELLI SE LA RIDE2 vincenzo de luca meme

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."