CHE SARAS MAI? – ALT! LA CONSIGLIERA CLAUDIA BUGNO NON È L’UNICA DONNA CHE INGUAIA TRIA. LA PORTAVOCE ADRIANA CERRETELLI, EX EDITORIALISTA DEL “SOLE” HA UN INCARICO NEL CDA DI SARAS, LA HOLDING DEI MORATTI, PER 65MILA EURO – PER LO STATO LAVORA GRATIS E IL DOPPIO LAVORO È LEGALE, MA SORGONO PROBLEMI DI OPPORTUNITÀ POLITICA. ANCHE E SOPRATTUTTO VISTO IL SUO CURRICULUM: GLI ARTICOLI PRO EUROPA, I RAPPORTI CON GOZI E LA LEGION D’ONORE DELLA REPUBBLICA FRANCESE…

-

Condividi questo articolo


Simone Di Meo per “la Verità”

 

GIOVANNI TRIA GIOVANNI TRIA

Che ci fa la portavoce del ministro Giovanni Tria nel Consiglio d' amministrazione del gruppo petrolifero Saras? Le austere sale di Via XX Settembre, dopo il caso di Niccolò Ciapetti, riservano un' altra sorpresa. Adriana Cerretelli, giornalista in pensione del Sole 24 Ore, fa parte infatti, come indipendente, del board della Saras, holding della famiglia Moratti. Rinnovata nel 27 aprile 2018, la giornalista ne faceva già parte (come si evince dal bilancio 2016 reperibile on line). La nomina a via XX Settembre è dell' 8 ottobre 2018.

 

adriana cerretelli 2 adriana cerretelli 2

La Saras è una delle eccellenze imprenditoriali italiane. Possiede - c' è scritto nel sito istituzionale della Spa - «una delle più grandi raffinerie del Mediterraneo ad elevata complessità» per «300.000 barili/giorno di capacità di raffinazione», che rappresentano «circa il 15% della capacità totale in Italia». Garantisce «oltre l' 80% della produzione composta da prodotti a basso impatto ambientale quali gasolio autotrazione e benzina» e gestisce la «vendita all' ingrosso di prodotti petroliferi ad alto valore aggiunto».

giovanni tria a porta a porta 2 giovanni tria a porta a porta 2

 

È proprietaria di «due depositi [] per la distribuzione dei prodotti ad Arcola (Italia) e a Cartagena (Spagna)» e di «circa 100 stazioni di servizio, situate principalmente nel sud della Spagna». Da qualche tempo, la holding si occupa anche di «attività di trading» e di «servizi di ingegneria nel settore oil».

 

adriana cerretelli 3 adriana cerretelli 3

La Cerretelli, che nel cda ricopre il ruolo di componente del comitato Controllo e Rischi, nella scheda biografica aziendale è attenta a far notare di essere «laureata in scienze politiche» ed «editorialista per Il Sole 24 Ore a Bruxelles per l' Europa, la Nato e su tematiche globali».

 

Nel 2000 - annota il cv - il «presidente della Repubblica l' ha nominata Ufficiale della Repubblica per il contributo dato con i suoi servizi giornalisti alla nascita dell' euro» mentre quattro anni più tardi, il «presidente della Repubblica francese l' ha insignita della Legion D' Onore per le sue analisi sull' Europa e gli scritti sulla Francia ed il suo ruolo Europeo».

adriana cerretelli 4 adriana cerretelli 4

 

Tra le firme del giornalismo economico italiano, è sicuramente la più europeista e la meno compatibile con la visione battagliera e sovranista del governo gialloblù. Qualche tempo fa, la Cerretelli fu relatrice alla presentazione del libro di Sandro Gozi Generazione Erasmus al potere organizzata dalla rappresentanza del Partito democratico a Bruxelles. Gozi, ex sottosegretario agli Affari esteri dell' esecutivo di Matteo Renzi, si candiderà alle Europee del 26 maggio nella lista di Emmanuel Macron.

 

GIUSEPPE CONTE E GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE E GIOVANNI TRIA

Ecco, allora: che cosa ci fa la portavoce del ministro dell' Economia nel cda di una società quotata in Borsa con un fatturato superiore ai 10 miliardi di euro? Se non esistono, come la giornalista ha espressamente dichiarato, in un' autocertificazione, «cause di inconferibilità e incompatibilità» tra i due ruoli, potrebbero sussistere però motivi di opportunità. Non fosse altro per l' ingente flusso di informazioni riservate che transitano, e originano, dagli uffici in cui si prendono le decisioni di politica economica e finanziaria che riguardano tutto il Paese. Informazioni che, in un modo o nell' altro, la giornalista è chiamata a maneggiare.

il ministro dell economia giovanni tria (4) il ministro dell economia giovanni tria (4)

 

Un aspetto, particolarmente sensibile, che evidentemente non è sfuggito all' ex editorialista del Sole se, nel curriculum presentato al ministro, ha voluto espressamente specificare, al tempo della sua permanenza a Bruxelles per conto del quotidiano di Confindustria, che l' attività si svolgeva tra «incontri confidenziali, contatti di alto livello e la quotidianità degli appuntamenti istituzionali che variano tra Commissione, Consiglio e Parlamento europeo, riunioni formali e informali dei ministri e vertici dei capi di Stato e di governo europei».

adriana cerretelli 5 adriana cerretelli 5

 

L' incarico in Saras della portavoce scadrà nel 2021 ed è remunerato con 65.279 euro lordi all' anno a cui aggiungere altri 90.000 euro (lordi) di pensione. Mentre, per il ruolo tutt' altro che secondario al ministero, la Cerretelli percepisce... zero. Sì, perché nel decreto di nomina dell' ottobre 2018, firmato da Tria, c' è scritto che «per l' assolvimento del predetto incarico di portavoce del ministro dell' Economia non è attribuito alcun emolumento, trattandosi di incarico a titolo gratuito come disposto» dal decreto legge 95/2012 «salvo il riconoscimento del rimborso per eventuali spese rendicontate di missione all' interno e all' estero».

adriana cerretelli 6 adriana cerretelli 6

 

Si tratta della normativa che vieta alle pubbliche amministrazioni di «attribuire incarichi di studio e di consulenza a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza». Non è inopportuno però che uno stretto assistente del ministro, che lavora gratis per lo Stato, prenda invece soldi da un privato?

 

E inoltre: quanto è faticoso, per la portavoce di Tria, liberarsi della rete di relazioni e del carico di informazioni ministeriali quando siede nel cda della Saras? E quanto è faticoso, per lo stesso ministro, scindere i due ruoli e i rispettivi punti di vista della sua stretta collaboratrice?

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT! GIORGIA MELONI È NERVOSA: GLI OCCHI DEL MONDO SONO PUNTATI SU DI LEI PER IL G7 A BORGO EGNAZIA. SUL TAVOLO DOSSIER SCOTTANTI, A PARTIRE DALL’UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI PER FINANZIARE L’UCRAINA - MINA VAGANTE PAPA FRANCESCO, ORMAI A BRIGLIE SCIOLTE – DOPO IL G7, CENA INFORMALE A BRUXELLES TRA I LEADER PER LE EURONOMINE: LA DUCETTA ARRIVA DA UNA POSIZIONE DI FORZA, MA UNA PARTE DEL PPE NON VUOLE IL SUO INGRESSO IN  MAGGIORANZA - LA SPACCATURA TRA I POPOLARI TEDESCHI: C'È CHI GUARDA A DESTRA (WEBER-MERZ) E CHI INORRIDISCE ALL'IDEA (IL BAVARESE MARKUS SODER) - IL PD SOGNA UN SOCIALISTA ITALIANO ALLA GUIDA DEL CONSIGLIO EUROPEO: LETTA O GENTILONI? - CAOS IN FRANCIA: MACRON IN GUERRA CON LE PEN MA I GOLLISTI FLIRTANO CON LA VALCHIRIA MARINE

DAGOREPORT – DOPO LE EUROPEE, NULLA SARÀ COME PRIMA! LA LEGA VANNACCIZZATA FA PARTIRE IL PROCESSO A SALVINI: GOVERNATORI E CAPIGRUPPO ESCONO ALLO SCOPERTO E CHIEDONO LA DATA DEL CONGRESSO – CARFAGNA E GELMINI VOGLIONO TORNARE ALL’OVILE DI FORZA ITALIA MA TAJANI DICE NO – CALENDA VORREBBE TORNARE NEL CAMPO LARGO, MA ORMAI SI È BRUCIATO (COME RENZI) – A ELLY NON VA GIÙ RUTELLI: MA LA VITTORIA DEL PD È MERITO DEI RIFORMISTI DECARO,BONACCINI, GORI, RICCI, CHE ORA CONTERANNO DI PIÙ – CONTE NON SI DIMETTE MA PATUANELLI VUOLE ACCOMPAGNARLO ALL’USCITA

VOTI A PERDERE - NELL’ITALIA DEI SONDAGGI TAROCCHI ANCHE I VOTI (REALI) SI PESANO E NON SI CONTANO - ALLE EUROPEE LA MELONI HA PERSO 700 MILA ELETTORI (-10%) RISPETTO ALLE POLITICHE 2022 – LA SCHLEIN (PD) NE HA GUADAGNATI 160 MILA RIDUCENDO LA DISTANZA TRA I DUE PARTITI AL 5% (CIRCA UN MILIONE DI CONSENSI) -  E’ LA LEGGE DELL’ASTENSIONISMO: GIU’ I VOTANTI E SU LE PERCENTUALI (EFFIMERE) – ALTRO CHE “SVOLTA A DESTRA” O LEADERSHIP RAFFORZATA DELLA DUCETTA DELLA GARBATELLA…

DAGOREPORT - NON HA VINTO FRATELLI D’ITALIA, HA STRAVINTO LA MELONA. LA CAMPAGNA ELETTORALE L’HA FATTA SOLO LEI, COL SUO PIGLIO COATTO E COL SUO MODO KITSCH DI APPARIRE TRA BANCHI DI CILIEGIE E CORRENDO CON I BERSAGLIERI. UNA NARRAZIONE RINFORZATA DALLO SVENTOLIO DEL TRICOLORE NEL MONDO: AHO', CON GIORGIA LA ''NAZIONE'' (NON IL PAESE) CONTA - CHI DICE CHE ELLY SCHLEIN HA VINTO, SPARA UNA CAZZATA. GLI ELETTI DEM SONO IN GRAN PARTE RIFORMISTI, LONTANI DALLE SUPERCAZZOLE DELLA MULTIGENDER CON TRE PASSAPORTI - SEPPELLITO RDC, A BAGNOMARIA IL SUPERBONUS, IL PAVONE CONTE E' STATO SPENNATO. I GRILLINI NON SI IDENTIFICANO NEI CONTIANI IN SALSA CASALINO E/O IN MODALITÀ TRAVAGLIO - LA SORPRESA AVS NON VA ACCREDITATA UNICAMENTE ALLA SALIS: IL BUM È AVVENUTO GRAZIE A UNA TRASMIGRAZIONE DI VOTI DA ELETTORI 5STELLE CHE NON SE LA SENTIVANO DI VOTARE PD - SALVINI: L’UNICO FATTORE CHE PUÒ MANTENERE IN PIEDI LA SUA LEADERSHIP È L’AUTONOMIA - DA QUI AL 2027, LA DUCETTA AVRÀ TRE GATTE DA PELARE: PREMIERATO, AUTONOMIA E GIUSTIZIA. MA IL VERO ICEBERG DELLA NAVIGAZIONE DEL GOVERNO DUCIONI SARANNO L’ECONOMIA E IL PATTO DI STABILITÀ