vladimir putin joe biden nord stream 2

CHI HA FATTO SALTARE IL GASDOTTO NORD STREAM? - DELLE DUE L'UNA: O LA NATO SI È FATTA FREGARE DAI RUSSI CHE AVREBBERO DISTRUTTO IL GASDOTTO NEI MARI IN CUI I SERVIZI AMERICANI HANNO IL PIENO CONTROLLO OPPURE DIETRO C'È LO ZAMPINO DEGLI AMERICANI CHE, PER IMPEDIRE DI STRINGERE ULTERIORI ACCORDI SUL GAS TRA UE E RUSSIA, HANNO FATTO SALTARE TUTTO - QUELLO CHE È CERTO È CHE "A GIUDICARE DAI DANNI NON CI SARANNO PIÙ FORNITURE DALLA RUSSIA" - GLI STATI UNITI DICHIARANO DI AVER VISTO DELLE NAVI RUSSE NELLA ZONA, I RUSSI RISPONDO E AVREBBERO LE PROVE DI UN COINVOLGIMENTO AMERICANO...

NORD STREAM

NORD STREAM: RUSSIA,'MATERIALE SU COINVOLGIMENTO OCCIDENTE'

(ANSA) - La Russia ha materiale che indica il coinvolgimento dell'Occidente nel sabotaggio degli oleodotti Nord Stream. Lo ha dichiarato il capo del servizio di intelligence estero di Mosca, citato dalla Tass. "Abbiamo già alcuni materiali che indicano la pista occidentale nell'organizzazione e nell'attuazione dell'attacco terroristico" ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ha dichiarato il capo dell'Svr, Sergey Naryshkin. "A mio parere, l'Occidente sta facendo di tutto per nascondere i veri responsabili e organizzatori di questo attacco terroristico", ha aggiunto.

 

NORD STREAM

"Abbiamo già alcuni materiali che indicano la pista occidentale nell'organizzazione e nell'attuazione dell'attacco terroristico" ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ha dichiarato il capo dell'Svr, Sergey Naryshkin. "A mio parere, l'Occidente sta facendo di tutto per nascondere i veri responsabili e organizzatori di questo attacco terroristico", ha aggiunto.

 

gasdotto nord stream danneggiato 5

SCONTRO USA-RUSSIA "NAVI DI MOSCA VICINO AL GASDOTTO"

Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

 

Mentre perdura il mistero sugli attentati ai gasdotti Nord Stream e le accuse reciproche tra Russia e Occidente aggiungono benzina al fuoco delle tensioni sul conflitto in Ucraina, dall'inchiesta cominciano a trapelare primi, inquietanti dettagli. Le esplosioni che hanno danneggiato i metanodotti in ben quattro punti al largo dell'isola danese di Bornholm (la quarta falla è stata scoperta ieri dalle autorità svedesi), sarebbero state potentissime. Ognuna equivarrebbe a una carica da 500 chilogrammi di tritolo. Lo scrive Spiegel , citando fonti dell'intelligence. E il governo tedesco, che non formula ancora ipotesi sulla possibile fonte degli attacchi, è convinto che il sabotatore possa dunque essere stato «soltanto uno Stato».

 

nord stream

Le stesse fonti ritengono anche improbabile che le pipeline possano essere riparate. Il gas potrebbe smettere di uscire dalle falle già all'inizio della prossima settimana: secondo l'azienda Nord Stream, già lunedì (al momento degli attacchi i gasdotti erano entrambi bloccati ma pieni di metano). Tuttavia i tubi si stanno rapidamente riempiendo di acqua marina, e il rivestimento interno è estremamente sensibile e rischia di corrodersi in pochissimo tempo. Una volta che si saranno riempite di acqua, insomma, le condotte di Nord Stream 1 e 2 rischiano di diventare inutilizzabili. Ma ieri Nord Stream ha anche precisato che finché non saranno riparate sarà difficile formulare una valutazione realistica sui danni.

 

I GASDOTTI VERSO L EUROPA

Il cancelliere Olaf Scholz, ieri, ha detto senza mezzi termini che «a giudicare dai danni ai gasdotti possiamo dire: prossimamente non ci saranno più forniture dalla Russia». E il governo tedesco ha tirato fuori un altro "bazooka" come durante la crisi finanziaria e il Covid, stavolta per calmierare i prezzi. Berlino metterà sul piatto 200 miliardi di euro per frenare l'inflazione e sgravare cittadini e aziende dalle mega-bollette.

 

Sulla vicenda Nord Stream, intanto, Mosca alza i toni. Il Cremlino è tornato nuovamente ad accusare gli Stati Uniti di aver sabotato i gasdotti, sia attraverso il portavoce Dmitri Peskov, sia attraverso la responsabile della comunicazione del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. Il primo ha parlato di un «atto terroristico», ha chiesto l'avvio di un'«indagine urgente » e ha ricordato che nel Mar Baltico «sono stati avvistati molti più mezzi dell'aviazione che appartentono a Paesi della Nato». E Zakharova ha puntualizzato che gli incidenti nei mari della Danimarca e della Svezia sono avvenuti in territori «pienamente controllati» dai servizi segreti americani.

 

NORD STREAM

In Occidente, però, il sospetto che siano stati i russi si sta rafforzando, anche se i Paesi affacciati al Mar Baltico mantengono la cautela per non esacerbare una situazione già pesantissima con Mosca. In serata, però, fonti dei servizi hanno rivelato alla Cnn che due navi della marina russa sarebbero state avvistate vicino alle aree delle falle.

La Russia ha chiesto la convocazione immediata del Consiglio di sicurezza dell'Onu, che si riunirà oggi per discutere dell'attentato. Ma intanto la Nato ha avvisato che «qualsiasi attacco deliberato contro un'infrastruttura dei paesi alleati porterà a una risposta unita e determinata. Sosterremo le indagini». Oggi si riuniranno a Bruxelles i ministri europei dell'Energia per discutere misure anti-crisi.

 

Da alcune analisi emergono intanto i mostruosi danni ambientali dell'attacco, e gli esperti dicono già che si tratti di un disastro di proporzioni storiche.

gasdotto nord stream danneggiato 3

Il metano è il gas serra più pericoloso. E da lunedì enormi quantità si stanno disperdendo nell'aria. Secondo Manfred Santen di Greenpeace, «la quantità di CO2 equivale a quella che la Germania intera produce in dieci giorni».

gasdotto nord stream danneggiato 4

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."