di maio fraccaro buffagni

CHIAMAMI COL TUO NOMINE - NEL NUOVO GOVERNO LE NOMINE SONO STATE TOLTE AL CASALEGGIANO STEFANO BUFFAGNI E AFFIDATE AL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA RICCARDO FRACCARO - COME DAGO-ANTICIPATO, CONTE SI È PRESO INVITALIA - D'ALEMA TORNA IN PISTA, MENTRE I RENZIANI… - PASQUALE SALZANO HA VOLUTO A TUTTI I COSTI ANCHE IL VERTICE DI SIMEST OLTRE AL RUOLO DI CAPO DEGLI AFFARI INTERNAZIONALI - TUTTI I NOMI, IN ESCLUSIVA SU DAGOSPIA

TUTTI I NOMI, IN ESCLUSIVA SU DAGOSPIA

https://m.dagospia.com/una-pioggia-di-nomine-in-cdp-in-sace-vince-palermo-nelle-altre-il-tesoro-e-tutto-si-tiene-220172

 

 

 

1. CONTE SI PRENDE INVITALIA. E D'ALEMA TORNA IN PISTA

Carlo Di Foggia per ''il Fatto Quotidiano''

 

 

Dopo mesi di scontro, un doppio vertice lunedì sera al Tesoro e a Palazzo Chigi sblocca il risiko delle nomine nella galassia di Cassa Depositi e Prestiti. E a cascata anche le altre.

buffagni alessandro profumo

Un segnale in vista della vera partita, quella delle grandi partecipate di Stato (Eni, Enel, Poste etc.) che terrà il governo in vita almeno fino a primavera.

Alla fine lo scontro si chiude senza grandi sconfitti, ma con qualche vincitore sì. E pure qualche malumore. L' impasse si è risolta con il ricorso a una certosina divisione, stile Prima Repubblica, a cui solo i 5Stelle non hanno pagato dazio.

 

Tra i vincitori c' è sicuramente Giuseppe Conte. Il premier incassa la conferma dell' eterno Domenico Arcuri , da 12 anni alla guida di Invitalia, la controllata del Tesoro che gestisce gli incentivi allo sviluppo (ora coinvolta nel dossier Ilva). Conte ha imbracciato uno scontro coi 5Stelle, specie con Luigi Di Maio, contrario alla scelta di confermare un manager considerato in quota Pd e passato da mille stagioni, e a cui il movimento ha contestato la gestione di Invitalia nelle crisi industriali di questi anni. Sarà nominato nel Consiglio dei ministri la prossima settimana.

giuseppe conte roberto morassut riccardo fraccaro

 

Alla presidenza andrà Andrea Viero , indicato dal ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli, triestino come lui, ma "suggerito", per così dire, dal Pd. Viero, alto dirigente di Fincantieri, è vicino ai dem emiliani, specie a Graziano Delrio, suo antico mentore, che da ministro delle Infrastrutture lo nominò nel 2015 commissario delle Ferrovie Sud Est. Da direttore generale della multiutility Iren finì nel mirino dei 5Stelle e dello stesso Grillo nelle battaglie per bloccare l' inceneritore di Parma. "In pratica il Pd si prende tutta Invitalia", si sfoga un dirigente dei 5Stelle.

fraccaro salvini

 

Nella galassia Cdp l' incastro è più complesso. Sicuramente vince Massimo D' Alema, tornato a suggerire manager e poltrone grazie all' arrivo a via XX Settembre di Roberto Gualtieri, membro storico di quella congerie di nomi nota come "corrente dalemiana". A lui è ascrivibile il neo presidente di Sace, la controllata di Cdp che assicura le commesse estere: l' avvocato Rodolfo Errore .

 

Su Sace si è consumato uno scontro feroce tra l' ad della Cassa, Fabrizio Palermo - indicato dai 5S , ma oggi in cerca di collocamento - e la tecnostruttura del Tesoro. Per mesi ha tentato di silurare i vertici scontrandosi con l' allora ministro Giovanni Tria. Stessa scena col nuovo governo. Palermo, anche lui sponsor di Viero a Invitalia, oggi incassa almeno la nomina in Sace di Pierfrancesco Latini , Chief risk officer di Cdp, e di Enrico Resmini , manager di Vodafone, alla guida del Fondo italiano innovazione. Il Tesoro, invece, "prende" pure Fintecna, alla cui guida ha imposto l' ex dirigente Antonino Turicchi .

 

BUFFAGNI CONTE

I 5Stelle si sono presentati divisi alla partita. Col governo giallorosa le nomine sono state tolte al casaleggiano Stefano Buffagni, grande sponsor di Palermo, e affidate al sottosegretario alla presidenza Riccardo Fraccaro. In quota M5S sono andati gli ad di Simest, controllata di Cdp per gli investimenti esteri, di Cdp Immobiliare e del Fondo italiano di investimento. Per tutte è tre si è ricorso a manager estranei alle filiere romane. A Simest arriva Mauro Alfonso , banchiere di Cerved Rating Agency, con un passato nell' agenzia Usa Fitch. Alla presidenza è stato indicato Pasquale Salzano , vicino a Di Maio e già ambasciatore in Qatar. Emanuele Boni , avvocato laureato a Oxford con una lunga esperienza nel Real Estate (guida il gruppo lussemburghese Riva) va in Cdp Immobiliare. Mentre nel Fondo italiano di investimento arriva Antonio Pace , professore a contratto alla Bocconi e manager di Morgan Stanley. 

 

STEFANO BUFFAGNI

Nella spartizione, Renzi invece incassa la nomina del fedelissimo Federico Lovadina in Sia, controllata che si occupa dei sistemi di pagamento. Ma punta già a sostituire l' ad dell' Anas, Massimo Simonini con Ennio Cascetta , pasdaran del Tav che Delrio nominò nel 2015 a capo della struttura di missione del Mit.

Chi non ce la fa, per ora, è Franco Bassanini. L' eterno boiardo doveva essere cooptato nel cda della Cassa, ma l' ostilità di 5Stelle, e delle Fondazioni, ha bloccato la partita.

 

 

2. LE NOMINE IN CDP

Andrea Greco per ''la Repubblica''

 

Si sblocca dopo un mese il giro di nomine nelle partecipate della Cassa depositi e prestiti. Frutto di un accordo tra M5s e Pd con il "nuovo" Tesoro, l'asse di governo che ha sfornato decine di nomi ed elementi nuovi, in parte calati dalla struttura di Cdp ma anche dal settore privato. Un antipasto di quel che si vedrà con le nomine di Eni, Enel, Leonardo, Poste, Mps, a primavera.

GIUSEPPE CONTE FABRIZIO PALERMO

 

La casella più importante riguarda Sace, società che assicura i crediti all'export delle imprese italiane controllata dalla Cdp (ma le garanzie le mette il Tesoro). È passata la linea del capo di Cdp Fabrizio Palermo, da un anno in rotta con l'ad di Sace dal 2016 Alessandro Decio. Nuovo ad sarà Pierfrancesco Latini, oggi responsabile dei rischi della Cdp, manager di Palermo designato dal cda della Cassa ieri pomeriggio.

 

PASQUALE SALZANO

Cambia anche il presidente: da Beniamino Quintieri si passa a Rodolfo Errore, apprezzato dal Pd. Nuovo capo anche a Simest, controllata al 76% da Sace che cura l'internazionalizzazione delle imprese. Qui non è stata rinnovata la numero uno Alessandra Ricci (ex dirigente della Sace), mentre arriva dal gruppo Cerved, dove guidava l'attività dei rating, Mauro Alfonso, il cui curriculum ha convinto i M5s.

 

Anche il presidente di Simest è un uomo della nuova Cdp: Pasquale Salzano, ex Eni e ambasciatore in Qatar da poco assunto a capo degli affari internazionali Cdp. Il filotto del management Cdp sulle attività estere presidiate da Sace e Simest è notevole: e potrebbe trasformare due società a cultura organizzativa autonoma in divisioni della Cassa.

 

C'è stata più battaglia per il nuovo fondo che investirà nelle imprese startup, e si chiamerà Invitalia Ventures. La ministra per l'innovazione Roberta Pisano (M5s) aveva indicato Luigi Tommasini, tra i partner del Fondo italiano d'investimento (Cdp ha "solo" il 43%): ma a un'ora dalla nomina avrebbe rinunciato, e la poltrona di ad è andata a Enrico Resmini, dirigente di Vodafone Italia ben visto nel ruolo dai vertici della Cassa.

 

paola pisano luigi di maio

Anche al Fondo italiano d'investimento l'ad è nuovo e arriva dalla finanza privata: Antonio Pace, ex banchiere di Credit Suisse che poi l'anno scorso ha avviato un hedge fund. Sia, che gestisce la rete dei pagamenti elettronici e dove Cdp ha ormai l'86%, avrà per presidente Federico Lovadina, presidente di Toscana Energia. Nel cda entra Andrea Cardamone, ex banchiere di Bpm e Mps. Novità anche in Cdp immobiliare: ad è Emanuele Boni, scelto dai M5s dalla lussemburghese Riva asset management e già avvocato a Londra: presidente Giorgio Righetti, dg dell'Acri (le Fondazioni hanno il 16% di Cdp).

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - OGGI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE…

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?