salvini raggi di maio

CI VUOLE IL GOVERNO PER FAR CADERE IL GOVERNO - SALVINI HA PRONTA LA RAPPRESAGLIA SUL CASO SIRI: ''NIENTE SALVA-ROMA''. SE SALTA IL SOTTOSEGRETARIO, SALTA LA NORMA CHE TOGLIE IL FARDELLO DEL DEBITO ALLA CAPITALE E TIENE IN VITA LA RAGGI. ''NON CI POSSONO ESSERE CITTÀ DI SERIE A E DI SERIE B''

 

Paolo Bracalini per ''il Giornale''

 

La tensione è altissima, Salvini furioso con i Cinque Stelle («Degli scappati di casa che fanno i giustizialisti quando pare a loro, sono delle m...» in un sms ai suoi), ma nonostante la convivenza sempre più difficile il leader della Lega per ora non vuole far saltare il banco.

 

salvini raggi 3

«Il mio obiettivo è andare avanti fino alla fine con un governo che ha fatto bene in questi mesi e può fare bene nei prossimi 4 anni (dopo essersi fatto sfuggire in lapsus «nei prossimi 4 mesi», ndr). Se qualcun altro ha dei dubbi, chiedetelo a qualcun altro. Non c' è tempo da perdere in litigi che non interessano agli italiani e in fantasie su crisi che non esistono. Abbiamo troppe cose da fare» spiega Salvini dopo l' incontro al Consolato brasiliano con Eduardo Bolsonaro, il figlio del presidente del Brasile.

 

Il piano B di un governo con Meloni e Berlusconi? «Non è all' ordine del giorno. Non ci sto pensando. Spero che nei Cinque stelle non ci sia una corrente di sinistra che pensa a un governo col Pd». La pace con gli alleati di governo è solo apparente e Salvini sceglie un bersaglio facile, Virginia Raggi, per far capire ai grillini che ad ogni attacco - a partire dal caso Siri - ci sarà un contrattacco della Lega sulla questione Roma, nervo scoperto del M5s.

 

virginia raggi wonder woman vs matteo salvini batman

Non c' è solo il giudizio durissimo sull' amministrazione della sindaca ma anche un veto sul salvataggio statale del Comune di Roma e del suo debito mostruoso (12 miliardi). L' operazione non è affatto scontata. Il Salva-Roma non sarà inserito nel decreto Crescita, spiega Salvini: «Non penso che ci siano Comuni di serie A e di serie B. O si aiutano tutti o nessuno. Anche Catania o Alessandria sono in difficoltà, ce ne sono centinaia in difficoltà. Se c' è un intervento per aiutare tutti i Comuni in difficoltà, parliamone. Se c' è un intervento per aiutare un solo Comune in difficoltà (Roma, ndr), no».

 

Poi aggiunge: «Quello che mi spaventa nella Capitale è che ci sia un sindaco che dichiara che non ha il controllo della città». Per contrastare il degrado c' è la circolare del Viminale sulle zone rosse e il decreto sicurezza, «basta leggere le norme e applicarle, ma evidentemente la Raggi è distratta» attacca ancora il ministro dell' Interno, che «non ha tempo per rispondere agli insulti» della sindaca («Salvini sa solo indossare divise»), «mi spiace solo per come è ridotta Roma».

matteo salvini e virginia raggi 5

 

L' altro fronte su cui il leader leghista non farà sconti al M5s è il reddito di cittadinanza, che già sta creando problemi tra importi più bassi del previsto e gestione farraginosa delle richieste. Il messaggio è: se sarà un fallimento, sarà tutta colpa di Di Maio, la crisi di governo «è solo nella sua testa», mentre «farebbe bene a controllare che il reddito di cittadinanza non finisca a furbetti, delinquenti ed ex terroristi».

Questo il clima nel governo.

 

Tutto è fermo in attesa del 26 maggio, data del voto europeo in cui Salvini scommette in un ottimo risultato e nel sorpasso sul M5s, che ha alzato il tiro sulla Lega proprio per recuperare consensi. Il 2 maggio Salvini sarà a Budapest per incontrare Orban, il 18 maggio in Duomo porterà gli alleati sovranisti europei, dalla Le Pen agli olandesi, mentre ieri ha stretto contatti con la famiglia Bolsonaro, il presidente che gli ha restituito il latitante Cesare Battisti («Il Brasile chiede scusa all' Italia per tutto gli anni in cui è rimasto nel Paese» ha detto Bolsonaro jr, insignito da Salvini di una spilla in quanto «leghista ad honorem»).

ARMANDO SIRI

 

Quanto a tasse ed accise da tagliare, c' è ancora molto da aspettare. La flat tax «si farà, se non per tutti per molti» dice Salvini, facendo capire che sarà appunto solo entro un certo reddito, per gli altri niente. Il taglio delle accise da lui promesso in campagna elettorale come la prima cosa da fare al primo Consiglio dei ministri? «È uno dei nostri obiettivi togliere le 8 accise più vecchie, certo non tutte, mica può essere gratis la benzina».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HA VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…