filippo sensi giuliano ferrara

CICCIA PRIDE - GIULIANO FERRARA RISPONDE AL DISCORSO DI FILIPPO SENSI ALLA CAMERA (VIDEO): ''SUE RAGIONI CORRETTE, NON SOLO POLITICAMENTE CORRETTE. MA NON SONO D'ACCORDO. NOI OBESI SIAMO DEFORMI, FACCIAMO IMPRESSIONE ANCHE AI CANI, COME RICCARDO III. NOSTRO DOVERE: ESSERE CATTIVI E SOTTILI QUANTO SIAMO GRASSI. NO VITTIMISMO'' - COSTANZA RIZZACASA D'ORSOGNA, IL CUI NUOVO LIBRO È STATO CITATO DA SENSI: ''IL FAT SHAMING È L'ULTIMO BULLISMO ANCORA TOLLERATO. PERCHÉ…''

 

 

 

 

Costanza Rizzacasa d'Orsogna per il ''Corriere della Sera''

 

filippo sensi

«Sono stato per tutta la vita un “ciccia bomba cannoniere”, un “panzone”, un “trippone”, una “palla di lardo”. Chiunque mi conosca sa che sul mio peso scherzo, lo esorcizzo, ma mi ci misuro ogni giorno, non come un’ossessione ma come la mia dimensione, e sento questo sguardo che pesa, che mi pesa, già, mi pesa. Non tutti, però, e facciamo finta che sia un passo avanti, riescono a scherzarci su, e quando sei ragazzo o, magari, quando sei ragazza, è maledettamente più difficile».

 

 

Ieri pomeriggio, illustrando, nella discussione alla Camera della proposta di legge su bullismo e cyberbullismo, un ordine del giorno su cui avevamo lavorato dopo l’estate, il deputato del Pd Filippo Sensi ha portato per la prima volta il fat shaming all’attenzione dell’Aula di Montecitorio. E ha parlato di sé. Di come da ragazzino lo chiamassero «manzo», di quanto suo padre se ne dispiacesse. Di quando un coetaneo gli disse: «Sensi, mi fai senso».

 

renzi filippo sensi

Ha parlato di sé, Filippo Sensi, chiedendo che la legge sul bullismo non dimentichi il fat shaming, e nel farlo, nel parlare di sé, ha parlato di tutti noi. Dei nostri corpi imperfetti e delle vite che viviamo a causa di essi. Di quel peso su cui per darci un tono scherziamo, mentre dentro vorremmo morire.

 

«Non tutti ci scherzano, no», ha proseguito Sensi. «Ci si chiude in casa, magari, si finisce in cucina a rubare cibo, si seppellisce la derisione, come? Mangiando, di più, ancora e ancora e ancora, il cibo come anestesia, come stordimento, per non sentirli più, per non sentirsi più, perdersi lì dentro perché nessuno ci trovi, tanto nessuno ci cerca, se non con lo sguardo». Perché siamo invisibili, se non per esser presi in giro. Quando sei obeso, o obesa, perfetti sconosciuti si sentono in dovere di fermarti per strada e dirti le cose più crudeli, di guardarti con disprezzo, con orrore. È per questo che moltissimi di noi si chiudono in casa, dove tutto peggiora.

giuliano ferrara foto di bacco

 

Il fat shaming è un bullismo quotidiano, uno dei pochi ancora permesso. Ci rimproverano di esser diventati politically correct, ma le battute, il dileggio dei grassi sono ancora un’isola felice. Mentre in dieci anni, secondo uno studio di Harvard, il pregiudizio contro razza, età e orientamento sessuale è diminuito o rimasto inalterato, quello contro la grassezza è aumentato del 15%.

 

giuliano ferrara

La stessa medicina, del resto, ha ritenuto per decenni che “maltrattare” un paziente obeso fosse la soluzione per farlo dimagrire, e «obesità mostruosa» è ancora espressione diffusa presso certe Asl. Uno studio della Florida State University citato da Sensi dimostra che chi è vittima di fat shaming è due volte e mezzo più a rischio di ingrassare ulteriormente e notevolmente. Addirittura, sarebbe proprio il pregiudizio contro le persone grasse il vero motore di quella che negli Stati Uniti chiamano ormai “epidemia di obesità”.

 

filippo sensi marianna madia foto di bacco

Il fat shaming è così pervasivo che la School of Public Health di Harvard parla della F di “fat” come di nuova lettera scarlatta, invitando ad adottare un linguaggio non ostile. Il fat shaming, dicono, è tossico come l’inquinamento, perché spinge chi ne è vittima a non uscire di casa, a scegliere un percorso diverso per evitare i bulli.

 

Ogni persona obesa, ex obesa o semplicemente grassa, ha il suo bagaglio di storie agghiaccianti il suo catalogo di insulti. Non scorderò mai il ragazzino del quarto piano - quanto mi piaceva - che mi chiamava «tricheco», né il tweet di chi, molti anni più tardi, commentando un mio sfogo, disse che noi obesi andremmo rinchiusi nei lager, che lì sì dimagriremmo. Le circostanze possono essere diverse, le esperienze sono straordinariamente simili.

costanza rizzacasa d orsogna con il gatto milo

 

Ieri pomeriggio, in Parlamento, tutte le nostre esperienze, tutto il nostro dolore, sono esplosi con una voce unica. Per evitare, come ha detto Sensi, che la vergogna del corpo diventi una condanna, un destino ineluttabile. Le abbuffate compulsive, l’anoressia, il suicidio. Quanti ragazzi ogni anno si tolgono la vita dopo essere stati tormentati da messaggi come «Ucciditi, maiale!»? Anche gli adulti possono essere fragili. Quando pochi anni fa pesavo 130 chili mi dicevano che ero un mostro, e volevo morire.

 

Questo corpo, questo nostro corpo imperfetto e bellissimo, ci accompagnerà per l’esistenza e lo dobbiamo amare, contro tutti quelli che ci dicono il contrario. Ma non possiamo farlo da soli. Il fat shaming può fare danni irreparabili, e la battaglia dev’essere trasversale. Sinistra, destra, centro, pari opportunità, salute, scuola. I segnali positivi ci sono. «Subito dopo il mio intervento», racconta Sensi, «persone di tutti i gruppi parlamentari sono venuti a raccontarmi la loro storia. Qui, in Aula, dove ci si confronta spesso aspramente, sono venuti a dirmi: “Oggi hai parlato anche di me”».

costanza rizzacasa d orsogna a 45 anni costanza rizzacasa d orsogna a 32 anni costanza rizzacasa d orsogna a 13 anni

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."