mattarella cazzo

COLLE MIGLIORI INTENZIONI - BELPIETRO: “PER GIUSTIFICARE L'AZZARDO DI UN GOVERNO PD-5 STELLE USANO BUGIE DI OGNI GENERE COME L'URGENZA DI METTERE IN SICUREZZA I SOLDI DEGLI ITALIANI. MA DIETRO C’E’ LA VOGLIA DI TENERSI IL QUIRINALE. ESISTE FORSE UNA REGOLA NON SCRITTA CHE ASSEGNA IL CAPO DELLO STATO AI COMPAGNI? OPPURE È STABILITO CHE DEVE PER FORZA SCEGLIERLO RENZI? NON SAREBBE ORA CHE FOSSE CONSENTITO ANCHE AI MODERATI DI POTER AVERE UN PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CHE NON ARRIVI DALLA PARTE OPPOSTA?”

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

maurizio belpietro con matteo salvini (3)

Sì, sono tornati. Matteo Renzi, Goffredo Bettini e perfino Ettore Rosato, indimenticato ideatore di una legge elettorale che doveva fregare i 5 stelle e invece fregò il Pd. Sì, sono tornati e oggi tifano tutti per un' alleanza con il Movimento, convinti che il governo istituzionale sarà il grimaldello per riprendersi la scena. Cacciati dagli italiani, gli artefici di mille intrighi sognano di rientrare dalla finestra grazie ai grillini, i quali, dal giorno in cui Matteo Salvini ha staccato la spina a Giuseppe Conte, vivono uno psicodramma.

 

renzi di maio

Per la prima volta, dopo averlo considerato un antidoto ai professionisti della politica, si rendono conto che il vincolo dei due mandati è un cappio al collo che rischia di strangolarli. Anche il giudizio degli elettori è guardato con minor favore, perché quando è impietoso è peggio di una sentenza senza appello e rischia di condannarli a tornare a una vita normale, niente trasferte a Roma, inviti ai talk show, giornalisti al seguito.

 

Mai come in questa legislatura e in questa crisi di governo estiva, si era assistito a una classe politica disperata, consapevole di essere a fine carriera. Mai come stavolta si erano registrate piroette tanto azzardate per evitare le urne. Così, dopo essersi scambiati ogni genere di insulti, dall' ebetino di Beppe Grillo rivolto a Matteo Renzi fino al partito di Bibbiano usato da Luigi Di Maio per definire il Pd, oggi i 5 stelle sperano di sfangarla grazie all' aiuto di Renzi e compagni.

 

renzi mattarella

E il Rottamatore rottamato, di rimando, dopo aver ridicolizzato i deputati grillini che non credono alla conquista della Luna, ma sono convinti dell' esistenza delle sirene, e non parliamo di quelle delle ambulanze, si prepara a fare un governo con loro nella speranza di avere l' occasione per riconquistare Palazzo Chigi. Sì, sono tornati e sono pronti a tutto, anche a giustificare l'azzardo di un governo Pd-5 stelle con bugie di ogni genere.

 

La prima, e più abusata, è quella dei conti pubblici. Per spiegare come all' improvviso abbia cambiato idea sull' alleanza con i grillini, Renzi si nasconde dietro ai soldi degli italiani, convinto che il cervello degli elettori stia lì, nel portafoglio. Dunque spiega di aver mutato opinione non perché ha intravisto la possibilità di una rivincita, dopo le débâcle del 4 dicembre di tre anni fa e del 4 marzo di un anno fa. No, l' argomento usato è l' urgenza di mettere in sicurezza i soldi degli italiani.

 

LUIGI DI MAIO MATTEO RENZI

Già circolano varie ipotesi su come l' ex premier intenda realizzare il salvataggio. In particolare, rispunta l' idea di fare più deficit, teoria che Renzi illustrò nel dettaglio sul Sole 24 Ore qualche tempo fa, salvo poi rimproverarla a 5 stelle e Lega quando questi annunciarono di volerlo fare, senza peraltro poi riuscirvi. Insomma, la ricetta per salvare i soldi degli italiani è una ribollita che, ripensando ai risultati delle elezioni dello scorso anno, non pare essere molto gradita dagli stessi italiani, per lo meno se a cucinarla è un cuoco di nome Renzi.

 

carlo azeglio ciampi voga sul pattino

L'altro argomento messo in campo per dare un senso a un governo che non ha senso è la questione del prossimo inquilino del Quirinale. Se si va alle elezioni e Salvini stravince, dicono i fautori del governo istituzionale, sarà lui a scegliere il presidente della Repubblica che verrà dopo Sergio Mattarella. In effetti, se si andasse alle urne, sarebbe il nuovo Parlamento a designare il futuro capo dello Stato, visto che sul Colle il cambio della guardia è previsto per il 2022. Ma questo che cosa significa? Che per una regola non scritta i presidenti della Repubblica li devono indicare Renzi e compagni?

 

Dalla seconda Repubblica in poi, al Quirinale ci sono andate figure care alla sinistra, perché quando si è trattato di votare, il Parlamento pendeva da quella parte. Dunque furono eletti Carlo Azeglio Ciampi e poi Giorgio Napolitano, che addirittura riuscì nell'opera di ricevere un secondo mandato. Quindi fu la volta di Sergio Mattarella, che Renzi impose in barba a un accordo stretto con Silvio Berlusconi.

il presidente emerito giorgio napolitano

 

Insomma, i presidenti negli ultimi venti anni li hanno decisi «loro» e infatti ogni governo che non fosse di quel colore, poi ha dovuto fare i conti con loro. Dunque, se adesso a fare il prossimo presidente non fosse una maggioranza progressista, ma una moderata, che problema ci sarebbe? Esiste forse una regola non scritta che assegna il capo dello Stato ai compagni? Oppure è stabilito che deve per forza sceglierlo Renzi? E dire che la gran parte degli italiani è da sempre moderata e la sinistra, quando si va alle urne, raccoglie a malapena un quinto dei consensi.

 

goffredo bettini prende appunti

Non sarebbe dunque ora che fosse consentito anche ai moderati di poter avere un presidente della Repubblica che non arrivi necessariamente dalla parte opposta? Soprattutto, non sarebbe ora che una classe politica sconfitta e già bocciata dagli elettori lasciasse il campo alle decisioni degli italiani? Secondo la Costituzione è il popolo a essere sovrano. Non lo sono né Renzi, né Grillo. Né tantomeno Bettini e Rosato. Per nostra fortuna.

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...