giuseppe conte beppe grillo

COLTELLO TRA I DENTI, BEPPE GRILLO SI SCAPICOLLA A ROMA PER PRENDERE IL NUOVO STATUTO DEL MOVIMENTO, SCRITTO DA CONTE A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, E INFILARLO NEL SUO SEDERINO. L’AVVOCATO DI TRAVAGLIO NELLO STATUTO LO PRIVA DI OGNI PREROGATIVA, RELEGANDOLO A UN BUSTO DEL PINCIO, A CUI SI STACCANO I NASI. E BEPPEMAO HA SBROCCATO. DA “COSA NOSTRA”, ORA GRILLO RISCHIA DI FINIRE IN SOFFITTA. UN ‘’TRASLOCO’’ CHE DEPOSITEREBBE NELLE MANINE PRENSILI DI CONTE TUTTO IL POTERE, DALLA SCELTA DEI CANDIDATI NELLE LISTE ELETTORALI AL SUO NOME NEL SIMBOLO. E ALLORA RITORNA IN SCENA, PIÙ IMBUFALITO CHE MAI, IL MARCHESE DEL GRILLO: “IO SO’ IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!”

DAGOREPORT

conte grillo

Coltello tra i denti, Beppe Grillo si scapicolla a Roma per prendere il nuovo Statuto del movimento, scritto da Conte a sua immagine e somiglianza, e infilarlo nel suo sederino. L’avvocato di Travaglio nello statuto lo priva di ogni prerogativa, relegandolo a un busto del Pincio, a cui si staccano i nasi. E Beppemao ha sbroccato.

 

Il Fondatore, autonominatosi come succede solo nei manicomi l’Elevato, torna sul luogo del delitto in compagnia del nipote-avvocato, Enrico Grillo, lo stesso che firmò il vecchio statuto. Nell'Atto Costitutivo si legge infatti che "tra i signori Giuseppe GRILLO, Enrico GRILLO ed Enrico Maria NADASI è costituita un'Associazione non riconosciuta denominata "MOVIMENTO 5 STELLE".

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE

 

Per i curiosi, Nadasi è nient’altro che il commercialista dell’ex comico. Insomma, tutto casa e bottega. Da “Cosa nostra”, ora Grillo rischia di finire in soffitta. Un ‘’trasloco’’ che depositerebbe nelle manine prensili di Conte tutto il potere, dalla scelta dei candidati nelle liste elettorali al suo nome nel simbolo elettorale. E allora ritorna in scena, più imbufalito che mai, il Marchese del Grillo: “Io so’ io e voi non siete un cazzo!”

 

LA «VECCHIA GUARDIA» M5S NELLA SQUADRA DI CONTE - MISSIONE A ROMA PER GRILLO

Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"

giuseppe conte beppe grillo luigi di maio 1

 

Ritorni all' orizzonte: quelli di Beppe Grillo e - forse - di una parte dei vertici del Movimento nella futura struttura contiana. Intanto, nelle prossime ore ci sarà una full immersion nel Movimento, come forse non accadeva da tre-quattro anni: Grillo torna al centro della scena per dirimere le questioni relative allo statuto e per incontrare i parlamentari in vista della partenza dell' era contiana.

grillo e conte

 

 Il garante da oggi fino a martedì-mercoledì si occuperà della svolta dei Cinque Stelle. Ci sarà un confronto con Giuseppe Conte (alcuni fonti parlano di un arrivo di Grillo nella Capitale a breve, altre di un incontro a Marina di Bibbona): tra le questioni sul tavolo, i poteri dello stesso Grillo, anzitutto, e i nodi relativi alla comunicazione M5S.

 

Punti che a seconda degli interlocutori vengono descritti come in via di risoluzione o come tema di scontro. In serata fonti vicine a Conte assicurano che «Conte e Grillo stanno lavorando in un clima di estrema collaborazione, anche personale, per limare gli ultimi dettagli dello Statuto. Già nella giornata di domani (oggi, ndr ) dovrebbero concordare la versione definitiva».

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 3

 

I ben informati assicurano che «nello Statuto i poteri del garante non cambiano, vi saranno però alcuni necessari adeguamenti visto che l' intera architettura statutaria subirà significative modifiche rispetto alle previsione del vecchio statuto».

 

Grillo di sicuro - avendo depositato il logo del Movimento anni fa - avrà di nuovo un ruolo forte per quanto riguarda la titolarità del simbolo, probabilmente insieme a Conte (che, da leader, lo gestirà) e forse anche con Luigi Di Maio, il cui ruolo nel futuro 5 Stelle sarà centrale, anche se non è ancora chiaro con quale mansione.

 

GIUSEPPE CONTE INCONTRA BEPPE GRILLO

Nel nuovo statuto è prevista la figura di uno o più vice. E il totonomi all' interno dei Cinque Stelle impazza. Si dice anche che l' ex premier stia scegliendo il suo futuro braccio destro. Pare probabile che la vecchia guardia pentastellata - non solo Di Maio - avrà ancora una voce in capitolo importante. E nel gruppo si parla di Alfonso Bonafede e Vito Crimi.

 

Proprio il nome del reggente però crea già malumori all' interno della compagine pentastellata. Di sicuro avranno un peso rilevante le quote rosa (circola sempre il nome di Paola Taverna e si profila la new entry di Alessandra Todde per via del suo profilo manageriale, in linea con l' idea che ha Conte ha per il M5S). Ma fonti assicurano che «in questi momenti si sta parlando di organi e non di nomi. Non sono state fatte anticipazioni sui nomi, che non sono stati decisi: le voci sono intempestive».

 

alfonso bonafede

Il gruppo parlamentare vive questi giorni l' attesa della presentazione del nuovo statuto con un carico di ansia e aspettative, un carico che solo la pubblicazione delle nuove norme potrà spezzare. Non è un caso che Grillo voglia comunque incontrare e parlare di persona a Roma ai «suoi» deputati e senatori.

 

Il faccia a faccia dovrebbe avvenire più o meno in contemporanea con l' ok allo statuto, ossia martedì o mercoledì prossimo. I critici però sono ancora sul piede di guerra e le prossime mosse saranno decisive per tenere insieme le diverse anime del Movimento: «Solo quando tutte le carte saranno sul tavolo decideremo cosa fare: troppe persone stanno facendo i conti senza consultarci», dice un Cinque Stelle.

 

LUIGI DI MAIO VITO CRIMI

Intanto gli attivisti sono stati mobilitati via mail in vista della prossima votazione.

Nel messaggio inviato agli iscritti il Movimento chiede una revisione dei dati e invita a trasmettere una copia del codice fiscale «entro sabato 19 giugno». Si fa riferimento a un nuovo indirizzo con estensione«.eu»: il dominio Movimento5stelle.it è infatti registrato dall' Associazione Rousseau.

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…