salvini carcere prigione

COME CAMBIANO I TEMPI: DUE ANNI FA SALVINI ERA BERSAGLIATO DALLE PROCURE E ORA SONO CADUTE LE ACCUSE - NESSUN ABUSO SUI VOLI DI STATO AI TEMPI DEL VIMINALE, NESSUN SEQUESTRO DI PERSONA PER IL CASO DELLA "GREGORETTI" - FINITA IN ARCHIVIO LA STORIA DEL FIGLIO DI SALVINI SULLA MOTO D'ACQUA IN ROMAGNA E DEI TRE POLIZIOTTI CHE AVEVANO IMPEDITO A UN REPORTER DI FILMARE LA SCENA - EVAPORATA L'ACCUSA DI ISTIGAZIONE A DELINQUERE CONTRO CAROLA RACKETE, DEFINITA "ZECCA" E "SBRUFFONCELLA"

Massimo Malpica per "il Giornale"

 

giulia bongiorno matteo salvini conferenza stampa dopo l'udienza sul caso gregoretti 1

Di quel caldissimo 2019 per Salvini, che da ministro dell'Interno del governo gialloverde si vide bersagliato dalle procure di mezza Italia, non resta ormai quasi più nulla. Il polverone mediatico e politico che accompagnava le magagne giudiziarie del leader del Carroccio sembra essersi dissolto, via via che procure e giudici mandano in soffitta i fascicoli che lo riguardavano. È di ieri la notizia che pure i pm romani non abbiano ravvisato abusi nell'uso dei voli di Stato da parte di Salvini quando era titolare del Viminale.

MEME - CAROLA RACKETE COME LA ISOARDI IN BRACCIO A SALVINI

 

Secondo un'inchiesta di Repubblica, alcuni di quei voli erano stati motivati dalla necessità dell'esponente leghista di fare campagna elettorale. Ma ora la procura di Roma sostiene che i costi di quei voli «non appaiono essere palesemente superiori a quelli che l'amministrazione dell'Interno avrebbe sostenuto per il legittimo utilizzo di voli di linea da parte del ministro e di tutto il personale trasportato al suo seguito», e aggiunge che sono stati rispettati «i criteri di economicità, celerità di spostamento e di impiego razionale delle risorse» in quei voli, effettuati tra l'altro sempre «nell'esercizio delle proprie funzioni di ministro dell'Interno», dunque correttamente secondo i protocolli di sicurezza previsti.

milano marittima, il figlio di salvini sale nella moto d'acqua della polizia 13

 

Insomma, nessun abuso, e le disposizioni di legge sui voli di Stato insieme all'elenco degli impegni istituzionali di Salvini in occasione di quei voli lo hanno dimostrato al di là di ogni dubbio. Capitolo chiuso, insomma, e come detto non è il primo.

 

Anche le accuse di sequestro di persona e abuso d'ufficio per il caso Gregoretti sono andate in archivio una decina di giorni fa, su richiesta la seconda, a differenza della prima accolta della stessa procura di Catania, che ha scritto la parola fine su una delle grandi contestazioni a Salvini di quel 2019, arrivata fino alla sfilata di esponenti del Conte I per poi inabissarsi definitivamente per l'inconsistenza delle accuse confermata dalle prime testimonianze, con la sentenza di non luogo a procedere del gup catanese Nunzio Sarpietro.

milano marittima, il figlio di salvini sale nella moto d'acqua della polizia 12

 

A inizio mese era finita in archivio anche la storia del figlio di Salvini sulla moto d'acqua in Romagna e dei tre poliziotti che avevano impedito a un reporter di filmare la scena, come non si è andati da nessuna parte pure con l'accusa di istigazione a delinquere contro la comandante della nave Sea Watch 3, Carola Rackete, definita «zecca» e «sbruffoncella» dal leader leghista, che però ha visto l'accusa per Salvini di aver aizzato gli animi contro di lei archiviata dal gip di Milano.

 

E i pm avevano richiesto l'archiviazione anche per la «celebre» citofonata in diretta tv a una famiglia di tunisini al Pilastro, a Bologna, per chiedere all'inquilino che aveva risposto se fosse «uno spacciatore». Per i pm bolognesi quell'episodio era gennaio del 2020 - è stato solo esercizio del diritto «di critica e di cronaca», anche perché, tempo dopo, durante una retata per droga quella coppia era stata in effetti arrestata per spaccio.

 

carola rackete salvini

Insomma i fiumi di inchiostro, le dichiarazioni indignate del centrosinistra allora all'opposizione, le campagne di stampa e le polemiche infinite hanno partorito il solito topolino, stando almeno alla conclusione delle indagini fino a questo momento. Restano in piedi i procedimenti per diffamazione contro la Rackete e soprattutto il processo per sequestro di persona per il caso Open Arms, che si aprirà il prossimo 15 settembre. Ma i precedenti possono indurre Salvini, tornato nel frattempo al governo, a un cauto ottimismo.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…