dario scannapieco luigi ferraris

COME DAGO-ANTICIPATO, CON L'ARRIVO DI SCANNAPIECO LA CDP DIVENTERA' UNA "BANCA DI STATO" AL SERVIZIO DEL PAESE (PER NON MANDARE IN VACCA IL RECOVERY) - LA CASSA DOVRA' DARE SOSTEGNO CON STRUMENTI DI PROJECT FINANCING, INTERVENTI PUBBLICO-PRIVATO E DI PARTENARIATO PER INTERCETTARE LE RISORSE - LUIGI FERRARIS ALLE FERROVIE DOVRÀ PORTARE AVANTI GLI INVESTIMENTI PREVISTI DAL PNRR (24,77 MILIARDI PER LA RETE FERROVIARIA) SVILUPPANDO I COLLEGAMENTI AD ALTA VELOCITÀ NEL MEZZOGIORNO E DEL NORD VERSO L'EUROPA

Francesco Spini per "la Stampa"

 

dario scannapieco

Ovviamente, al giro delle nomine delle aziende partecipate dallo Stato, ha prevalso la linea di Mario Draghi: discontinuità per tutte le scadenze. Attuali e future. Si comincia dalla poltrona di maggior rilievo, con Dario Scannapieco che dalla vicepresidenza della Bei arriva alla guida di Cassa depositi e prestiti al posto di Fabrizio Palermo, come l' ex Terna Luigi Ferraris sostituisce Gianfranco Battisti alle Ferrovie. Presto toccherà alla Rai. Ma è in via Goito che si annuncia un decisivo cambio di passo.

 

MARIO DRAGHI 1

Il braccio finanziario del Tesoro negli ultimi anni è stato più di una banca d' affari, il nuovo crocevia della finanza italiana. Una sorta di Fondo sovrano multitentacolare impegnato a investire negli hotel (ricordate l' ingresso in Rocco Forte?) intervenire in partite aperte, svolgere un ruolo da pivot nel mercato: dalla rete di Open Fiber alla partecipazione in Tim, dall' operazione (ancora in corso, ma col traguardo in vista) su Autostrade alla fusione delle carte di pagamento di Nexi e Sia, fino a Borsa Italiana-Euronext.

SCANNAPIECO

 

L' aria che tira, a Palazzo Chigi e dintorni è quella di imprimere, con l' arrivo di Scannapieco, una svolta. «La Cassa tornerà ad essere sempre più strumento di supporto al mercato e sempre meno un giocatore dello stesso mercato», prevede un autorevole interlocutore. Interventista dove serve, ma fuori dal protagonismo vissuto dal mercato se non con ostilità, con sospetto.

MARIO DRAGHI.

 

Una svolta necessaria in tempi di Pnrr: la Cdp avrà un ruolo cruciale anche per i 222 miliardi tra Recovery Fund e fondo complementare che serviranno a rilanciare il Paese. La Cassa sarà chiamata a dare sostegno operativo nel mettere in campo strumenti di project financing, interventi pubblico-privato e di partenariato indispensabili per intercettare le risorse, ma poco sviluppati nel sistema pubblico. Che avrà bisogno di competenze per garantire tracciabilità e verificabilità in corso d' opera che l' Europa richiede anche a livello di enti locali.

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

 

Autostrade, Open Fiber, la partecipazione in Tim? Operazioni ormai chiuse ma che difficilmente rivedremo. Messo da parte il progetto della Rete Unica, l' impegno di Cdp, salita al 60% di Open Fiber, si è riconvertito nella necessità di rendere più stringenti gli impegni di cablare le zone più disagiate rimaste indietro. Si proseguirà su questa strada e l' arrivo di Scannapieco non fa che confermare questa visione.

 

Il suo è il ritratto di un grand commis gentile ma determinato, fedele al proprio mandato e capace di respingere gli assalti alla diligenza della politica. Parlerà direttamente con Draghi e Daniele Franco, sodali ritrovati - come il ragioniere dello Stato, Biagio Mazzotta - di una carriera da civil servant cominciata nel '97 al ministero dell' Economia, di cui è stato a lungo direttore generale del Dipartimento finanza e privatizzazioni, quello a cui fanno capo le partecipazioni dello Stato.

 

Luigi Ferraris

Prima di approdare alla Bei, la Banca europea per gli investimenti. Proprio questa esperienza, scommettono in molti, sarà determinante nel connotare ancor più la Cdp in quella sorta di Banca di Stato che è sempre stata, dirigendo la sua ricca dotazione fatta di risparmio postale e di risorse straordinarie come quelle di «Patrimonio rilancio», al sostegno di attività che il mercato «speculativo» fatica a considerare per via di una logica troppo di lungo periodo. Meno operazioni sul capitale, limitate per lo più a ristrutturazioni e difesa di alcuni capitoli, come l' italianità, di settori in difficoltà. Più spazio a finanziamenti e altri strumenti a sostegno di infrastrutture, enti locali, opere a finalità sociale.

 

gianfranco battisti ferrovie dello stato 3

Con Scannapieco, comincia anche l' era di Luigi Ferraris alle Ferrovie: per lui una doppia sfida. Dovrà portare avanti gli investimenti previsti dal Pnrr - 24,77 miliardi per la rete ferroviaria - sviluppando in particolare i collegamenti ad Alta Velocità nel Mezzogiorno e del Nord verso l' Europa, potenziando i nodi ferroviari metropolitani. Nel contempo non potrà perdere di vista il mercato, in Italia - tra i più competitivi e con le tariffe più basse d' Europa - e la sfida estera che le Fs hanno ingaggiato in Spagna, Francia e Regno Unito. Una sfida tra Stato e mercato.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."