rezza locatelli brusaferro cts

COME DAGO-ANTICIPATO, DRAGHI STRAVOLGE IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO - IL GRUPPO PASSA DA 27 A 12 MEMBRI, DENTRO GIORGIO PALÙ E GIOVANNI REZZA - BRUSAFERRO VIENE NOMINATO PORTAVOCE E FRANCO LOCATELLI COORDINATORE - DUE LE DONNE: LA DOTTORESSA CINZIA CAPORALE E LA PROFESSORESSA ALESSIA MELEGARO - IL CTS AVRA' SOLO COMPITI DI CONSULENZA MEDICA, BEN DISTINTI DA QUELLI LOGISTICI DELLA PROTEZIONE CIVILE…

Mario Draghi visita il centro vaccinale anti Covid dell'aeroporto di Fiumicino

1 - DRAGHI DIMEZZA IL CTS

Estratto dell'articolo di Alessandro Barbera per "la Stampa"

 

[…] L'ultima mossa di ieri per rimediare alla crisi di fiducia della decisione tedesca ha riguardato il Comitato tecnico scientifico. Era formato da ventisette persone, troppe per non farlo apparire un organo ridondante. Per Draghi c'era anche confusione nei ruoli. Il suo coordinatore - e di fatto portavoce - era un funzionario in pensione della Protezione Civile, Agostino Miozzo, che nel frattempo ha annunciato la decisione andare ad affiancare Patrizio Bianchi al ministero dell'Istruzione.

 

AGOSTINO MIOZZO

L'uscita ha accelerato una decisione che era programmata da tempo: la riduzione del numero dei componenti del comitato da 27 a 12, ma soprattutto di separare chiaramente il lavoro logistico della Protezione Civile da quello dei medici e degli esperti. Restano solo questi ultimi: ci sono il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro (sarà portavoce unico), l'oncologo Franco Locatelli (coordinatore), e poi il presidente dell'Aifa Giorgio Palù, il numero uno dell'Istituto Spallanzani Giuseppe Ippolito, il direttore generale della prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza, l'immunologo Sergio Abrignani. […]

 

GIOVANNI REZZA

2 - IL CTS CAMBIA VOLTO E SCENDE A 12 MEMBRI

Carlotta De Leo per il "Corriere della Sera"

 

Il nuovo ingresso pesante è quello del presidente dell' Aifa, l' agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù. Le conferme importanti sono quelle del direttore della prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza, del presidente dell' Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, che viene nominato portavoce, e del presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, che diventa coordinatore. Ma anche di Fabio Ciciliano, finora segretario, e di Giuseppe Ippolito.

 

SILVIO BRUSAFERRO

Eccolo il nuovo Comitato tecnico scientifico voluto dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Soltanto 12 componenti, due donne (la dottoressa Cinzia Caporale e la professoressa Alessia Melegaro), ma soprattutto nuovi compiti.

 

La struttura che supporta le scelte politiche con pareri tecnici si rinnova coinvolgendo «esperti appartenenti non solo al campo scientifico-sanitario ma anche ad altri settori, come ad esempio al mondo statistico, matematico-previsionale o ad altri campi utili a definire il quadro della situazione epidemiologica e ad effettuare l' analisi dei dati raccolti necessaria ad approntare le misure di contrasto alla pandemia».

 

franco locatelli

Sarà un' ordinanza firmata nelle prossime ore dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio a ufficializzare la composizione, ma in una nota lo stesso Curcio chiarisce che «preso atto delle recenti dimissioni del coordinatore del Comitato tecnico scientifico, dottor Agostino Miozzo, e in relazione alla nuova fase dell' emergenza coronavirus, con l' accelerazione delle attività inerenti al nuovo piano vaccinale, ho ritenuto opportuno razionalizzare le attività del Cts, al fine di ottimizzarne il funzionamento anche mediante la riduzione del numero dei componenti».

 

GIUSEPPE IPPOLITO

Segretario sarà Sergio Fiorentino, il capo del dipartimento per il coordinamento amministrativo di Palazzo Chigi. E poi Sergio Abrignani, l' ingegner Alberto Giovanni Gerli, Donato Greco. Nel comunicato Curcio chiarisce anche che «tali profili potranno essere utilmente integrati con un esperto in materie giuridico-amministrative, cui affidare le funzioni di segretario verbalizzante del Comitato, nonché da altri tre esperti sia nelle materie attinenti alla sanità, sia in quelle statistico-matematiche».

 

GIORGIO PALÙ

Un ulteriore apporto che potrebbe essere fornito soprattutto a ridosso dei pareri chiesti dal governo o dagli altri enti prima dei decreti che impongono le misure per il contenimento dei contagi da Covid-19. Ma anche quando - se la chiusura imposta in queste settimane riuscirà a far scendere la curva epidemiologica - si dovranno fornire indicazioni per la ripartenza in sicurezza delle attività e la validazione dei nuovi protocolli.

franco gabrielli fabrizio curcio 1

 

«Un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno servito il Paese nel Comitato tecnico scientifico in questi mesi così difficili. Buon lavoro a tutti i componenti appena nominati e in modo particolare a Silvio Brusaferro e Franco Locatelli che hanno dimostrato straordinarie qualità e che guideranno il Cts in questa nuova stagione», arriva dal titolare della Salute Roberto Speranza. Soddisfatto anche il leader della Lega Matteo Salvini: «Dopo Arcuri e Protezione civile, finalmente cambia anche il Cts. Avanti così».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…