renzo gattegna

LE COMUNITÀ EBRAICHE ITALIANE PERDONO UN PUNTO DI RIFERIMENTO: È MORTO RENZO GATTEGNA (82 ANNI). AVEVA CONTRATTO IL COVID E LE SUE CONDIZIONI SI ERANO AGGRAVATE - AVVOCATO, PER ANNI A CAPO DELL'UCEI, DOPO ESSERE SOPRAVVISSUTO ALLA GUERRA DOVETTE COMBATTERE ANCHE I RAID FASCISTI DEGLI ANNI '50. QUEST'ESPERIENZA NON DIVENNE LIVORE MA DESIDERIO DI OPPORRE CON ORGOGLIO LA FORZA E LA DIGNITÀ DI UN’APPARTENENZA AL BUIO DELLA VIOLENZA PUNTANDO SUL CONFRONTO E SULL’APERTURA

 

1. MUORE A ROMA RENZO GATTEGNA, EX PRESIDENTE DELLE COMUNITÀ EBRAICHE

Luca Monaco per www.repubblica.it

 

renzo gattegna e la moglie ilana

E' morto a Roma Renzo Gattegna, già presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) che ha guidato per dieci anni, fino al 2016. Gattegna aveva contratto il covid, le sue condizioni si sono aggravate e si è spento all'ospedale Israelitico a causa di un ictus. "Il suo ultimo respiro e sguardo sono stati quelli di sempre - dice la presidente dell'Ucei Noemi Di Segni - quelli di chi ha guidato le comunità ebraiche italiane con rettitudine, professionalità e infinita dedizione, con visione e determinazione per far conoscere l'immensità del nostro popolo e delle nostre tradizioni, per essere in ogni momento e luogo di esempio agli altri. Un esempio di come si è profondamente ebrei nella vita istituzionale, relazionale, professionale e familiare". Si uniscono al cordoglio, sottolineando lo spessore della figura, il Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello.

 

 La comunità ebraica saluta "un galantuomo"

"Renzo Gattegna nel corso della sua vita è stato capace di affiancare una prestigiosa attività professionale di avvocato con un impegno costante nelle organizzazioni ebraiche, iniziato con i gruppi giovanili e proseguito con i consigli comunitari e dell'Unione delle comunità di cui è diventato presidente - afferma Riccardo Di Segni - la sua attività si è caratterizzata per la dedizione costante e per uno stile pacato ma deciso e mai rinunciatario, cercando sempre di mettere d'accordo le diversità e costruire insieme, guidato da una forte fede nei valori e nelle istituzioni che amministrava e rappresentava".

 

"Appena poche ore - dice ancora la presidente dell'Ucei Noemi Di Segni - e ci sentiamo soli e frastornati cercando di mettere assieme infiniti ricordi e momenti che hanno visto Renzo sempre presente con garbo, saggezza, eleganza, interesse all'altrui pensiero, desideroso di affermare verità e giustizia. A Ilana la moglie, ai suoi figli Roberto e Daniel, alle nuore, alle nipoti e al nipotino il nostro immenso abbraccio, partecipi dell'infinita perdita e dolore. Che il suo ricordo sia di benedizione come è stato il suo fare costante e infinito".

 

renzo gattegna

"Si è sempre speso per difendere la causa ebraica e d'Israele - rileva Dureghello - era un galantuomo. Una guida sempre contraddistinta da un forte senso di appartenenza e grande generosità. Figura istituzionalmente riconosciuta, ha reso l'ebraismo italiano interlocutore per l'intera società civile. Se ne va un altro uomo di grande spessore, lasciando un vuoto in tutti noi. In questo momento difficile esprimo la mia vicinanza alla moglie e ai figli. Il ricordo di Renzo e i suoi insegnamenti rimarranno per sempre impressi nei nostri cuori".

 

L'impegno per una società più giusta

Avvocato civilista, Gattegna, nato a Roma il 30 novembre 1939, fin da giovane aveva saputo coniugare la sua professione di giurista con l'impegno in difesa dello Stato di Israele, ricoprendo negli anni diversi incarichi, sia come consigliere della Comunità ebraica di Roma che come consigliere dell'Ucei. Le sue riconosciute capacità di dialogo e mediazione lo avevano portato poi alla guida dell'Ucei, della quale è stato presidente dal 2006 al 2016. Un ruolo che ha sempre rivestito ponendo grande attenzione alla difesa del principio di laicità dello Stato, all'eguaglianza delle minoranze, impegnandosi a combattere l'estremismo e l'ideologizzazione dei valori religiosi e a contrastare ogni tipo di isolamento delle comunità ebraiche all'interno delle società nazionali. È stato il primo leader dell'ebraismo contemporaneo ad essere stato inserito tra le voci dell'enciclopedia Treccani.

 

renzo gattegna

Le ultime generazioni, "nate e cresciute dopo il 1945 - scriveva nel suo primo editoriale sul numero zero di Pagine Ebraiche - godono del privilegio di essere sempre vissute in un Paese libero e democratico e hanno scoperto il gusto e il valore del conoscere, dell'essere conosciuti e del comunicare. Il modo migliore per consolidare i diritti fondamentali è certamente quello di esercitarli nella loro pienezza". Da questo, aggiungeva, "può nascere la pacifica convivenza, la reciproca comprensione, il rispetto delle diverse culture e, in definitiva, un futuro migliore".

 

Il cordoglio della politica

Innumerevoli le testimonoanze di cordoglio e partecipazione per la scomparsa di Renzo Gattegna. Dal premier Giuseppe Conte che su twitter scrive: "La sua autorevole guida, sempre improntata al dialogo e al confronto, è stata un faro non solo per l'ebraismo italiano ma per tutta la nostra società", al presidente della Camera Roberto Fico che lo descrice come "un prezioso tessitore di memoria". Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti osserva: "Con la scomparsa di Renzo Gattegna l'ebraismo italiano perde una guida saggia e appassionata.

 

Durante la sua presidenza dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sono stati tanti i momenti di confronto e condivisione in cui ho avuto modo di conoscere meglio Renzo, una persona perbene che mancherà a tutte e tutti". "La sua capacità di ascoltare, dialogare e confrontarsi sia esempio per tutti", così la sindaca di Roma Virginia Raggi su Twitter.

 

E' commosso il ricordo di Paolo Masini, presidente di Roma Bpa "Mamma Roma e i suoi figli migliori": "È stata una delle persone che ho amato di più nella mia vita - assicura - è stato un signore in tutte le occasioni, con garbo e stile sapeva dirimere anche le vicende più complesse. Gli volevo un gran bene". “Oggi perdiamo una figura che ha contribuito a costruire il dialogo interreligioso, un uomo buono, saggio, che ci mancherà”, così la Presidente del Municipio Roma I Centro, Sabrina Alfonsi.

 

 

LA BIOGRAFIA a cura di Giorgio Dell'Arti (www.anteprima.news )

 

Renzo Gattegna (1939-2020). Presidente delle Comunità Ebraiche Italiane dal 2006 al 2016. Avvocato civilista. «Da bambino fa i conti con le leggi razziste del regime fascista: “Negli anni della guerra, come tanti, siamo stati costretti a nasconderci. Dapprima in un appartamento in affitto nella zona di piazza Navona. Poi, con mia madre e i miei fratelli Sandro e Bruno, tra la fine del ’43 e il giugno ’44 trovammo riparo in un convento di suore in via San Sebastianello. Mio padre in quel periodo si nascose da amici, era senza fissa dimora: una situazione molto pericolosa”, racconta nel 2012 a Daniela Gros di Pagine ebraiche.

RENZO GATTEGNA AL FUNERALE LAICO DI ARNOLDO FOA FOTO LAPRESSE

 

 Poi la Liberazione, la nascita dell’impegno: “Negli Anni 50 una delle esperienze che ci segnarono di più furono i raid fascisti nel Ghetto. La polizia non interveniva, così noi giovani organizzammo dei turni di guardia nel quartiere. Vi fu qualche scontro abbastanza violento in cui, anche grazie a una buona conoscenza del territorio, riuscimmo ad avere la meglio e le aggressioni si esaurirono”. Tutto questo non diventa livore ma desiderio di opporre con orgoglio la forza e la dignità di un’appartenenza al buio della violenza puntando sul confronto e sull’apertura» [Conti, Cds].

 

«La sua leadership si è concentrata sul rispetto delle identità che compongono le 21 comunità ebraiche d’Italia: “Solo un atteggiamento unitario può consentire al mondo ebraico italiano di affrontare le sfide del contemporaneo - diceva -, in direzione di un nuovo patto civile capace di coniugare identità, dialogo e confronto”. Mattarella ha ricordato di Gattegna “l’impegno profuso con intelligenza, garbo ed equilibrio”» [Piattelli, Sta].

 

 

renzo gattegna con la moglie ilana

 

MATTARELLA, PROFONDAMENTE COLPITO DA SCOMPARSA GATTEGNA

 (ANSA) - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, profondamente colpito dalla scomparsa dell'avvocato Renzo Gattegna, ha inviato alla famiglia un messaggio di cordoglio nel quale ricorda "l'impegno profuso con intelligenza, garbo ed equilibrio durante i lunghi anni vissuti alla guida dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane". E' quanto si legge in una nota del Quirinale.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA