giuseppe conte matteo salvini giampiero massolo enzo moavero milanesi giancarlo giorgetti domenico siniscalco

CONCORRENZA, COME FARE SENZA? – A CONTE HANNO GARANTITO CHE ALL’ITALIA TOCCHERÀ IL COMMISSARIO ALLA CONCORRENZA E SALVINI PRESSA PER TOGLIERSI DALLE PALLE UN LEGHISTA DI PESO COME GIORGETTI. CHE PERÒ NON VUOLE MOLLARE LA PRESA SU PALAZZO CHIGI E SUL GOVERNO – CONTE PER UN CANDIDATO CHE PIACE ALL’EUROPA – IL LAVORO DI AUTOCANDIDATURA DI MOAVERO E I NOMI IN PISTA CHE IL TRUCE NON PRENDE NEMMENO IN CONSIDERAZIONE: SINISCALCO, FRATTINI E MASSOLO

Amedeo La Mattina e Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI

Giuseppe Conte ha in mano una semplice promessa. Gli hanno garantito, ha raccontato dopo i colloqui con i leder europei che hanno portato Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue, che all' Italia potrebbe toccare il commissario alla Concorrenza. Ma questo è ancora un auspicio.

 

«È un' occasione forse irripetibile e Salvini lo deve capire», è il ragionamento di Conte con il suo staff. Tutto è subordinato al nome che l' Italia farà. In altri termini, Bruxelles non firma un assegno in bianco e vuole prima valutare le candidature. «Ecco perché dobbiamo proporre un nome di alto livello» sostiene il premier.

 

giancarlo giorgetti matteo salvini

Questo è il tema: lo svolgimento non è altrettanto semplice. Conte ci spera e in conferenza stampa, a Bruxelles, dopo l' accordo sui vertici europei, ha detto che la scelta spetterà alla Lega. In quelle ore è successo già qualcosa che ha gettato le basi del confronto che attende Salvini e il presidente del Consiglio.

 

giampiero massolo

Perché il leader della Lega ha intuito che la strategia di Conte punterebbe a sgonfiare le chance di un leghista incoraggiando un candidato che abbia il placet europeo per ottenere la Concorrenza. Tra i nomi che girano ci sono quelli di Domenico Siniscalco, di Giampiero Massolo e di Franco Frattini che Salvini però non prende in considerazione.

 

DOMENICO SINISCALCO

Tuttavia è consapevole che quella casella potrebbe sfuggire a un suo uomo, anche se il candidato fosse Giancarlo Giorgetti. Il ministro leghista in più ha il problema che lo stesso Giorgetti non vuole andare a Bruxelles, non vuole lasciare la politica italiana e la presa sulla Lega. Salvini insisterà, proverà a convincerlo. Se dovesse riuscirci, non ha dubbi che quello sarà il nome che darà al premier per la Concorrenza.

 

GIANCARLO GIORGETTI

«Anche perché - spiegano in casa del Carroccio - l' Italia non ha avuto nulla. Abbiamo perso la Bce, il Parlamento europeo e l' Alto rappresentante. La Concorrenza ce la devono dare», sostengono i leghisti più ottimisti. Aggiungendo che non ci hanno fatto un regalo con lo scampato pericolo della procedura d' infrazione. Dietro si potrebbe nascondere una fregatura: la nuova Commissione Ue potrebbe non darci molti margini per la flat tax. E invece la Lega vuole farla e non si accontenta di un commissario di serie B.

enzo moavero milanesi

 

Salvini non farà passare nomi di tecnici: a Bruxelles vuole mandare persone di sua fiducia. Non prende in considerazione il nome del ministro degli Esteri Enzo Moavero, che non sembra nemmeno nella testa del premier Conte. Per i leghisti il responsabile della Farnesina ha fatto un lavoro di «autocandidatura», è stato in prima fila nella tessitura dei rapporti diplomatici, con l' aspirazione di essere lui il prescelto. Il ritorno del ministro in Italia, sull' aereo di Stato, è stato mesto. Si è seduto in disparte, senza parlare, consapevole di quanto era stato già deciso.

MARCO ZANNI MATTEO SALVINI CLAUDIO BORGHI

«Giorgetti è un profilo adatto per il portafoglio alla Concorrenza», afferma il responsabile esteri della Lega Marco Zanni.

 

matteo salvini e giuseppe conte approvazione decreto sicurezza bis 2

«Moavero è un profilo che piace molto ai circoli Ue ma, come ha detto Salvini, il commissario italiano sarà una persona molto vicina alla Lega se non addirittura della Lega», ha tagliato corto Zanni, che in un' intervista a Maria Latella su Radio 24 ha avvertito che il voto dei leghisti a Ursula Von der Leyen dipende dal portafoglio che daranno al Commissario italiano. Il braccio di ferro è in corso.

 

GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO CHERNOBYL BY LUGHINO

Ci sarà tempo fino al 16 luglio, quando il Parlamento europeo dovrà esprimere la fiducia alla nuova presidente di Commissione. Da quel momento i capi di Stato e di governo le potranno inviare le lettere con le indicazioni dei nomi che comporranno il governo di Bruxelles. Se sfumerà la Concorrenza, rimane la casella dell' Industria o dell' Agricoltura. In corsa rimane Gianmarco Centinaio.

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