giuseppe conte

CONTE, UNA POCHETTE ALLO SBANDO! - PEPPINIELLO APPULO VIENE SPERNACCHIATO A DESTRA E A MANCA. I DEPUTATI DEL PD, CHE IN TEORIA SONO SUOI ALLEATI, LO IRRIDONO: “È TOTALMENTE PRIVO DI RAZIONALITÀ. NON SI CAPISCE COSA VUOLE. FAR CADERE IL GOVERNO? NON GLIELO PERMETTERANNO MAI” - RENZI SE LA GODE E AFFONDA IL DITO NELLA PIAGA: “NON RIESCE A CONVINCERE NEANCHE I SUOI. CONTE VUOLE USCIRE DAL GOVERNO? CHIAMI DI MAIO E GLI DICA DIMETTITI. SE VUOI APRIRE UNA CRISI NON FAI TWEET, FAI DIMETTERE I MINISTRI. CONTE NON NE AZZECCA UNA…”

GIUSEPPE CONTE

1 - I DEM IRRIDONO CONTE: «DRAGHI LO SCHIFA»

Elisa Calessi per “Libero quotidiano”

 

«Conte è totalmente privo di razionalità». «Non si capisce a cosa punta, cosa vuole». «Far cadere il governo? Ma i suoi non glielo permetteranno mai». «Li avete sentiti? Crippa che chiede la via diplomatica mentre il suo ministro che è capo della diplomazia...». «Sono surreali». «Distonici». «Allo sbando». «Di Maio non sapeva dove guardare, l'avete visto?». «Praticamente Crippa sta dicendo che il ministro degli Esteri, che è uno dei loro, non fa abbastanza».

 

di maio conte

Sono solo alcune delle frasi che, ieri, si sentivano tra i deputati dem alla Camera dei deputati, dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio, durante il dibattito. E, meglio di ogni riflessione, raccontano lo stato dei rapporti tra il Pd e l'alleato Cinquestelle. Lo stato d'animo prevalente tra idem, più che l'irritazione, è lo sconcerto. E la rassegnazione. Il tutto è trattenuto. Ogni frase pronunciata è raccolta a taccuino chiuso e sotto garanzia di anonimato.

ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE BY OSHO

 

Anche perché l'alleanza, formalmente, regge. Deve reggere. Fra poche settimane Pd e M5S si presenteranno insieme in quasi tutte le città che andranno al voto. È vero che al Nazareno non ci si aspetta granché dal M5S. «Al Nord sono inesistenti, al Sud sono quasi spariti». Ma l'alleanza c'è.

 

giuseppe conte mario draghi

Tutte le iniziative di campagna elettorale sono fatte insieme. Resta il fatto che il dossier Ucrania ha segnato un solco. Che si allarga ogni giorno di più.

 

Del resto, come nota Giacomo Portas, dei Moderati, eletto nelle liste del Pd, il fossato è anche dentro lo stesso Movimento, dove è ormai evidente che la linea del capo della Farnesina non è quella del capo pentastellato. «Draghi», scherzava ieri Portas, «inviti Conte almeno a prendere un caffe e magari gli presenti Di Maio. Così potrà conoscerlo e sapere le strategie del ministro degli Esteri».

 

conte renzi

Il timore non è che il M5S faccia cadere il governo. Come osserva Osvaldo Napoli, che di esperienza parlamentare ne ha tanta, «si è capito che si andrà a votare a maggio 2023 perché così Draghi gestisce la seconda tranche del Pnrr. Quindi fare cadere il governo ora, significa perdere 12 mesi di diaria. E con tutti i mutui che hanno acceso, rinuncerebbero a 120mila euro?».

 

francesco boccia

La convivenza, però, resta difficile. E ad ammetterlo è perfino Francesco Boccia, uno dei primi e più strenui sostenitori del matrimonio con il M5S: «Difendo le ragioni dell'alleanza», ha detto ieri, in particolare elogiando Di Maio che in questi anni «non solo è diventato ministro degli Esteri ma è un ottimo ministro degli Esteri fortemente europeista». Certo, ha però aggiunto, «è faticoso, ogni tanto ci dividiamo».

 

GIUSEPPE CONTE SANNA MARIN ENRICO LETTA

Ma contano i fatti. Almeno per ora. E su questo piano, ha notato Boccia, non ci sono problemi. «Sia nel Parlamento europeo che in quello nazionale abbiamo sempre votato insieme». Quasi sempre. Meno categorico è il senatore Andrea Marcucci: il patto con i M5S non è «obbligatorio», ha detto.

 

«Le alleanze si stringono sulla base di un programma condiviso, pochi punti ma su quelli non si transige». E sulla politica estera, in queste settimane, i punti di attrito sono molti. Dossier non proprio marginale, soprattutto in vista delle elezioni politiche, quando ci si dovrà presentare come una coalizione candidata a governare il Paese.

 

SALVINI PUTIN CONTE DI MAIO

Un esponente dem del governo, sotto anononimato, ammette che la preoccupazione, su questo piano, c'è: «L'alleanza regge, ma se continuano a mettere delle zeppe lungo la strada, poi diventa complicato camminare insieme». In Transatlantico già si fanno i conti sui collegi uninominali contendibili con il centrodestra (molto pochi) alle prossime politiche e su quanto la compagnia dei Cinquestelle possa aiutare.

 

enrico letta giuseppe conte 1

«Al Nord li vince quasi tutti il centrodestra, al Sud molti il centrodestra. A noi resta la dorsale appenninica che però vinciamo a prescindere dal M5S». La cosa migliore sarebbe il proporzionale, ma nessuno crede ci siano chance di cambiare la legge elettorale. Insomma, un alleato che rischia di trasformarsi in un peso più che in un aiuto.

 

2 - RENZI A CONTE: «DICA A DI MAIO DI DIMETTERSI»

Da “Libero quotidiano”

 

Lo scontro nella maggioranza si consuma anche sull'asse Italia Viva-5 Stelle. Renzi attacca: «Conte vuole uscire dal governo? Chiami Di Maio e gli dica dimettiti. Se vuoi aprire una crisi non fai tweet, fai dimettere i ministri. Conte non ne azzecca una», le sue parole ieri a Firenze, prima della presentazione del suo libro. «Conte non riesce a convincere neanche i suoi», ha aggiunto Renzi.

 

renzi mejo dello sciamano di washington

«Quindi un affettuoso saluto a Letta, perché ogni mattina deve avere a che fare con lui». Affondi anche dal renziano Migliore contro il viceministro grillino Manlio Di Stefano, che aveva parlato di un «tradimento» di Italia Viva a 5S sulla nomina della Craxi al posto del grillino Licheri alla Commissione esteri. «Non può fare queste accuse», dice Migliore, «per il ruolo che svolge, perché la Craxi fa parte di questa maggioranza come Licheri, e perché non si può cancellare la gestione disastrosa di Petrocelli», ex presidente grillino della commissione.

MATTEO RENZI E GIUSEPPE CONTE COME BUGO E MORGANgiuseppe conte e olivia paladinomezzelani gmt021GIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZIZinga di Maio Conte Renziluigi di maio giuseppe conte meme by carliLUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."