gennaro vecchione giuseppe conte donald trump

CONTE, FRA VIZI & SERVIZI - SISTEMATO IL RINNOVO DI VECCHIONE, SI APRE IL GIRO DI NOMINE DEI VICE DIRETTORI ALL'AISE E ALL'AISI - MA QUALCUNO AVVISI CONTE CHE ALLA CASA BIANCA NON C'E' PIU' TRUMP, CON CUI AVEVA INTRALLAZZATO ALL'EPOCA DEL RUSSIAGATE, VIOLANDO LE NORME ISTITUZIONALI CON L'INCONTRO CLANDESTINO (15 AGOSTO!) DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA BARR CON VECCHIONE - NON A CASO PD, DI MAIO E RENZIANI HANNO SFONDATO LA FONDAZIONE CYBERSECURITY INVENTATA DALLA LOBBY DEL PREMIER 007: LE SCELTE DEVONO ESSERE COLLEGIALI, COMPRESA LA NOMINA DEL NUOVO CAPO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

Claudio Antonelli per “la Verità”

 

Gennaro Vecchionegiuseppe conte gennaro vecchione 1

Consiglio dei ministri notturno con successiva riunione dei ministri delegati alla sicurezza. Sul banco oltre ai temi del perimetro della cybersecurity è finita anche la riconferma di Gennaro Vecchione, direttore del Dis: il dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Il 20 novembre del 2018 fu pubblicato in Gazzetta il decreto con la nomina. Il 10 dicembre iniziò le sue attività al dipartimento che coordina le attività tra le agenzie. La sua riconferma per altri due anni è data per scontata.

gennaro vecchione annalisa chirico foto di bacco

 

Nessuna forza politica né ministro hanno intenzione, a quanto risulta, di chiedere un cambio di passo. Nessuno in pratica ha idea di far pagare al direttore del Dis le tensioni tutte in capo a Giuseppe Conte. Al quale la maggioranza ha imputato pure l' ultimo strappo istituzionale, quando ha cercato senza alcuna condivisione con i colleghi di governo e con il Parlamento di creare una fondazione per la cybersecurity. Il progetto, infilato in manovra, prima si è visto decurtare i fondi da 210 milioni a 50 e poi è finito sotto il fuoco dell' artiglieria che ne ha decretato lo stralcio dal testo della legge di Bilancio.

ettore rosato foto di bacco (3)

 

Da parte del Pd è stato il primo effettivo stop alle deleghe ai servizi che il premier, a onor di cronaca, tiene strette fin dall' inizio del governo gialloblù. Va infatti notato che la battaglia che si è appena consumata non è tanto nel merito della sostanza (anche se sul modello della fondazione ci sarebbero numerosi appunti da fare) ma nella forma.

 

Tradotto siamo di fronte a uno scontro politico tutto interno alla maggioranza. Il Pd fa capire a Conte che d' ora in avanti tutte le scelte che riguardano i servizi devono essere collegiali.

 

VALERIO BLENGINImario parente

Una parte dei 5 stelle sembra essersi accodata alla linea dem. Mentre, come spesso accade, sono stati i renziani di Italia viva a cercare di mettere il cappello sopra all' operazione di stralcio. «Cybersicurezza è tema strategico per l' Italia, per questo per il nostro partito la discussione per una commissione va istruita in Parlamento prima che in altre sedi. Bene lo stralcio, come abbiamo chiesto e ottenuto in Cdm», ha scritto su Twitter il ministro per la Famiglia, Elena Bonetti.

 

Le ha fatto eco Ettore Rosato, capogruppo dei renziani alla Camera. «È una buona notizia lo stralcio della norma sulla fondazione. Era inopportuna e non si capiva a cosa servisse, se non a limitare l' autonomia e la funzionalità dei nostri servizi di sicurezza», ha dichiarato il presidente di Italia viva, concludendo: «Lo avevano detto con forza le nostre ministre nel Consiglio dei ministri. Bene ha fatto Conte a cogliere la necessità di non insistere».

i generali dei carabinieri bernardini nistri e luzi

 

Il suo partito sa che la messa in mora da parte del Pd difficilmente servirà a mettere il pallone in rete. Conte non mollerà le deleghe. Ma adesso, sistemato il rinnovo di Vecchione, può ricevere ufficialmente il via la tornata di nomine dei vice direttori. L' Aise, i servizi esterni, attendono da mesi i nuovi incarichi: qui i vice potrebbero essere due addirittura.

 

Aperta anche la casella dell' Aisi, servizi interni, dove a breve il numero due Valerio Blengini lascierà per la pensione. Si vocifera di una ulteriore nomina al Dis che però imporrebbe più di una mossa a scacchi.

 

Pd, 5 stelle e Italia viva diranno la loro. Così come manderanno più di un suggerimento per la successione di Giovanni Nistri a capo dell' Arma.

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