gif mascherina

CONTRORDINE, METTETEVI LA MASCHERINA ANCHE ALL'APERTO! - BEPPE SALA A MILANO IMPONE L'OBBLIGO DI COPRIRSI BOCCA E NASO IN CENTRO E CANCELLA IL CONCERTO DI CAPODANNO IN PIAZZA - ANCHE PADOVA FA LO STESSO E ALTRE CITTÀ VALUTANO DI REINTRODURRE LA REGOLA - UN PREOCCUPANTE STUDIO DELL'UNIVERSITÀ DI CAMBRIDGE SOSTIENE CHE UNA PERSONA POSITIVA PUO' CONTAGIARNE UN'ALTRA A DUE METRI, ANCHE SOLO PARLANDO… - VIDEO

 

1 - A MILANO OBBLIGO DI MASCHERINA IN CENTRO

Maurizio Giannattasio per il "Corriere della Sera"

 

beppe sala

«Dobbiamo fare di tutto per rimanere in zona bianca». Il messaggio del prefetto di Milano Renato Saccone è lo stesso che rimbalza da una città all'altra della penisola. Milano, Padova, Roma, Firenze, Aosta, la parola d'ordine è anticipare e mettere in campo tutte le misure necessarie per evitare gli assembramenti durante il periodo natalizio e il relativo aumento dei contagi.

 

beppe sala con la mascherina

Nel capoluogo lombardo, il sindaco Beppe Sala, dopo le raccomandazioni del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, è pronto a firmare un'ordinanza che prevede l'obbligo di mascherina all'aperto nel cuore della città anche se in zona bianca, ossia nell'asse che da piazza San Babila porta a piazza Duomo passando per corso Vittorio Emanuele e allungandosi verso la Galleria.

 

beppe sala

È probabile che l'obbligo si estenda fino al Castello Sforzesco dove ai primi di dicembre è prevista la tradizionale fiera degli Oh Bej, Oh Bej. L'ordinanza dovrebbe entrare in vigore da sabato anche se manca ancora l'ufficialità.

 

beppe sala 9

In compenso alcune decisioni sono state già prese come la cancellazione del concerto di Capodanno in piazza del Duomo o la tradizionale cena del dopo Prima della Scala. Al momento non è neanche esclusa la possibilità che il salotto della città, ossia la Galleria, diventi a numero chiuso.

 

beppe sala camera ardente gino strada

«Capisco l'intenzione del governo e quindi del prefetto di intensificare controlli e limiti - ha detto Sala - Io farò la mia parte per farli applicare».

 

Se Milano limita la mascherina a una parte del centro storico, Padova la allarga. Il sindaco di Sergio Giordani è pronto a imporre l'obbligo della mascherina anche all'aperto, in tutto il centro storico.

 

BEPPE SALA

La misura dovrebbe entrare in vigore da domani e sarà valida fino al 31 dicembre. Per chi non rispetta l'obbligo sono previste sanzioni. Il Comitato per l'ordine e la sicurezza ha anche deciso la chiusura del centro storico alle manifestazioni no green pass.

 

Per la Capitale le misure sono ancora allo studio. Se ne discuterà nelle prossime riunioni del Comitato per l'ordine e la sicurezza. Tra le ipotesi sul tavolo potrebbero esserci transennamenti nelle vie dello shopping del centro storico e accessi contingentati nelle piazze più frequentate, come già avvenuto l'anno scorso.

 

DONNE IN SPIAGGIA CON LA MASCHERINA

Anche a Firenze si pensa alle misure in vista del Natale. Il sindaco Dario Nardella proprio martedì ha annunciato che sta valutando l'ipotesi di introdurre l'obbligo di mascherine all'aperto a partire dal primo o dal secondo weekend di dicembre. In altre città i primi provvedimenti sono stati già decisi.

 

mascherine in farmacia 8

Ad Aosta il sindaco Gianni Nuti ha annunciato un'ordinanza per rendere l'obbligatoria la mascherina anche all'aperto per tutti i fine settimana fino alla fine delle vacanze natalizie. «Vogliamo dare un segno di mobilitazione e cercare di contenere i contagi, soprattutto pensando a momenti come lo scorso sabato quando la città ricordava i giorni della Fiera di Sant' Orso».

 

A Bolzano, invece, per accedere al tradizionale mercatino di Natale che aprirà oggi sarà necessario un «braccialetto green pass». Verrà consegnato solo ai possessori del certificato verde.

 

2 - NATALE IN MASCHERINA

Niccolò Carratelli per "La Stampa"

 

studio sul contagio nei luoghi aperti 5

C'è stato un tempo in cui, se uscivi senza mascherina, ti sentivi nudo. Ormai a molti italiani capita di andare a fare una passeggiata senza nemmeno metterla in tasca o in borsa. Si sono disabituati. Del resto, in un'Italia tutta bianca, sono cinque mesi (era il 28 giugno) che non c'è più l'obbligo di indossarla all'aperto. A meno che non ci si trovi in strade e piazze affollate o in contesti a rischio assembramento.

 

 

studio sul contagio nei luoghi aperti 4

Un vincolo facilmente piegabile alla sensibilità del singolo cittadino e che in troppi sembrano aver dimenticato, mossi dalla falsa sicurezza di essere al riparo dal contagio, in quanto vaccinati. Mentre ormai sappiamo che, se la protezione dalla malattia grave resta su buoni livelli, dopo alcuni mesi la barriera che ci difende dall'infezione cala progressivamente.

 

studio sul contagio nei luoghi aperti 3

E il virus colpisce, eccome, anche all'aperto: un recente studio dell'università di Cambridge ha confermato che, in assenza di mascherina, una persona positiva può contagiarne un'altra a una distanza di due metri, anche solo parlando.

 

studio sul contagio nei luoghi aperti 1

Non a caso, di fronte al preoccupante rialzo dei contagi in tutta Europa, proprio ieri l'Organizzazione mondiale della sanità ha diffuso una stima che suona così: «Se in Europa il 95% della popolazione indossasse la mascherina, si salverebbero 160mila vite». Al momento, invece, «solo il 48% dei residenti nella regione indossa una mascherina quando esce di casa».

 

mascherine in farmacia 6

Nessun Paese europeo ha in vigore l'obbligo all'aperto, molti l'hanno tolto anche al chiuso, in particolare gli scandinavi e quelli dell'Est. Qualcuno, dall'Olanda all'Ungheria, ora si è visto costretto a fare marcia indietro.

 

La richiesta delle Regioni Il governo italiano, nel decreto approvato ieri, non ha modificato le regole in vigore: l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto scatta per tutti (vaccinati e non) dalla zona gialla in su.

 

mascherine

Quindi, finché si resta in bianco, non cambia nulla. Le Regioni, però, avrebbero preferito vedere ripristinato l'obbligo, a prescindere dal colore. «L'uso della mascherina è il primo livello di prevenzione e il suo uso può solo portare beneficio, soprattutto in questo periodo di grandi spostamenti - ha spiegato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato - Una disciplina omogenea in tutta Italia è ora necessaria».

 

bici e mascherine

Può darsi che, da qui a Natale, arriverà. Nel frattempo, ci pensano i sindaci, con ordinanze a livello locale che riguardano già milioni di italiani. Dai mercatini ai centri storici In Alto Adige, dove 20 Comuni sono in lockdown, l'obbligo di mascherina all'aperto è già tornato.

 

Anche ad Arezzo, dove è previsto in alcune aree del centro storico e nella zona del mercato settimanale. A Padova, la reintroduzione dell'obbligo scatta da domani e fino al 31 dicembre nell'area del centro storico delimitata dalle mura trecentesche (pena una multa da 400 euro).

 

mascherine abbandonate 9

A Verona si deve indossare la mascherina per accedere alle piazze dei mercatini di Natale. A Venezia, secondo l'ordinanza del sindaco Brugnaro, solo in corrispondenza di alcune manifestazioni affollate, dalla Festa della Madonna della Salute alle Fiere di Natale e dell'Epifania.

 

A Milano la nuova stretta arriverà da questo weekend, dopo che il prefetto Saccone ha inviato una raccomandazione in questo senso a tutti i sindaci della provincia. Si va verso l'obbligo di mascherina all'aperto in corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo, Galleria Vittorio Emanuele II, via Dante e Castello Sforzesco: l'asse del turismo, dello struscio e dei mercatini natalizi.

 

mascherine abbandonate 8

«Abbiamo già deciso che non si fa il concerto di Capodanno in piazza - ha detto il sindaco Beppe Sala - Se gli esperti dovessero chiederci di contingentare il numero di persone in Galleria, sono disponibilissimo».

 

Ad Aosta la mascherina sarà obbligatoria in tutti i weekend, fino alla fine delle vacanze natalizie. A Firenze il sindaco Nardella ci sta pensando, «a partire dal primo o secondo weekend di dicembre - ha spiegato - perché ci saranno tanti assembramenti durante il periodo natalizio e all'aperto si possono fare più controlli». Se continua così, sarà un Natale in maschera.

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?