roberto speranza coprifuoco

COPRIFUOCO E FIAMME! - ORMAI C’È RIMASTO SOLO ROBERTO SPERANZA A DIFENDERE IL COPRIFUOCO! IL CENTRODESTRA E I CINQUE STELLE VOGLIONO SPOSTARLO DA SUBITO A MEZZANOTTE, MA IL MINISTRO INSISTE PER UNA PRIMA ESTENSIONE ALLE 23 - COMUNQUE, CON I DATI DEI CONTAGI E DELLE VACCINAZIONI IN DECISO AUMENTO, DAL PRIMO GIUGNO (O DAL DUE) SARÀ ELIMINATO TOUT COURT

1 - COPRIFUOCO PRESSING 5S-LEGA MA SPERANZA RESISTE ANCORA

roberto speranza al senato durante il voto sulla mozione di sfiducia

Federico Capurso e Ilario Lombardo per "la Stampa"

 

Ammorbidire le ultime restrizioni, adesso, si può. O almeno, se ne dibatte nel governo, dove resta però alta la tensione, soprattutto intorno al coprifuoco. «È realistico ipotizzare - sostiene infatti il ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini - che nelle prossime settimane verrà rivisto». Anche per Luigi Di Maio «è arrivato il momento di superarlo». E persino il ministro della Salute Roberto Speranza, da sempre paladino del rigore, ammette che «possiamo allentare e poi superare il coprifuoco».

 

ROBERTO SPERANZA E MARIO DRAGHI

D' altronde, i dati dei contagi, delle ospedalizzazioni e delle terapie intensive, sono incoraggianti; gli effetti della campagna vaccinale sono buoni. Persino «superiori alle aspettative», come ha riconosciuto ieri Mario Draghi in alcune interlocuzioni avute con le forze di maggioranza, in vista della cabina di regia che si riunirà oggi proprio per ridiscutere alcune limitazioni.

 

Ma quando allentare la morsa? E fino a che ora estendere il coprifuoco? È qui che la maggioranza torna a spaccarsi, tra il pressing del centrodestra, che chiede di «tornare alla normalità», e il freno tirato dal Pd e da Speranza, che invoca ancora un «percorso di graduali riaperture delle attività, mantenendo la necessaria prudenza».

MARIO DRAGHI - QUESTION TIME ALLA CAMERA

 

Trovare un equilibrio sarà compito arduo per Draghi, tanto che, per essere presente alla cabina di regia, il premier ha deciso di posticipare di un giorno il suo arrivo a Parigi, dove avrebbe dovuto incontrare Emmanuel Macron e, in videochiamata da Washington, il presidente Usa Joe Biden, mandando in sua vece il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

 

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

Primo punto all' ordine del giorno sarà il coprifuoco, che per la Lega e Forza Italia, come per il Movimento 5 stelle, va spostato a mezzanotte, a partire dal 24 maggio, in modo da dare una boccata di ossigeno alle attività che lavorano in orari notturni. Per Speranza, invece, la gradualità si traduce in un primo step di estensione alle 23, per tornare a casa, tra due settimane alle 24, e poi eliminarlo del tutto.

COPRIFUOCO 2

 

Draghi non si è ancora esposto, ma si sarebbe mostrato sensibile agli argomenti portati da chi vorrebbe allargare le maglie in modo più deciso. Perché con un' ora in più non cambierebbe poi molto, in termini di rischio, ma gli effetti benefici per tutte quelle attività che lavorano la notte sarebbero enormi, a partire da ristoranti, pub e cinema, ancora in sofferenza.

 

Il centrodestra, però, ha il piede sull' acceleratore e le richieste non si limitano a un coprifuoco più blando. Il decreto attualmente in vigore prevede dal primo giugno l' apertura dei ristoranti al chiuso ma solo per pranzo, Forza Italia e M5S vorrebbero estenderlo anche alla cena.

mario draghi luigi di maio 1

 

La Lega vorrebbe invece aprire ancora di più e prima. Dalla cabina di regia «ci aspettiamo riaperture e ripartenza, lavoro e libertà, all' aperto e al chiuso, di giorno e di sera! Fidiamoci degli italiani», dice Matteo Salvini. Sul tavolo, puntualizza il capogruppo di Forza Italia alla Camera Roberto Occhiuto, ci dovranno essere «aperture vere per tutti gli altri settori che aspettano una data per ripartire». E poi «accelerazione sul green pass, da usare ovunque per eventi, concerti, discoteche, e altro ancora». Ma nel Pd chiedono di mantenere «la linea di gradualità» per le riaperture.

 

Coprifuoco

Il difficile gioco sul tavolo di Draghi, oggi, sarà quindi sulle concessioni da fare in egual misura ad un fronte della maggioranza e all' altro. Se da una parte infatti sembra aprirsi uno spiraglio per il coprifuoco esteso fino a mezzanotte, dall' altra potrebbero venir accorciati i tempi sulle riaperture di alcune attività.

 

Ogni partito ha riunito i suoi big della delegazione di governo, ieri pomeriggio, per studiare le tattiche da adottare durante il vertice. E anche Draghi, probabilmente, ne avrà approntata una per non rimanere schiacciato.

 

2 - COPRIFUOCO ALLENTATO E ABOLIZIONE DA GIUGNO

Marco Conti e Mauro Evangelisti per "il Messaggero"

 

MATTEO SALVINI NO COPRIFUOCO

Dall' 11 ottobre non si registravano così pochi casi positivi in Italia mentre il dato dei decessi nelle ultime 24 ore (93) non era così basso da sette mesi a questa parte. Al di là delle oscillazioni legate al week-end, anche la media settimanale è in forte ribasso e alla fine sono i numeri a decidere sul coprifuoco.

 

Lo scenario sul quale si pronunceranno i partiti di maggioranza, rappresentati nella cabina di regia che oggi si riunirà con il presidente Mario Draghi, va verso un innalzamento dell' ora del coprifuoco già tra una settimana (alle 23, ma non è escluso che si possa andare alla mezzanotte, come chiede il centrodestra).

 

FATTORE TURISMO

speranza draghi

Ma la vera svolta è che ormai tutto il governo è consapevole che dal primo giugno (o dal 2, se si vorrà scegliere una data simbolica) il coprifuoco, con questo andamento dell' epidemia, potrà essere rimosso, anche perché altrimenti pensare di fare ripartire il turismo sarebbe poco ragionevole: i cittadini di altre nazioni europee non prenoteranno mai una vacanza in Italia sapendo che alle 23 o a mezzanotte tutto chiude e, allol stesso modo, anche i nostri connazionali fuggiranno verso Grecia e Spagna se avranno la garanzia che a Mykonos o a Formentera troveranno maggiore libertà.

MATTEO SALVINI E IL COPRIFUOCO BY ALTAN

 

Via libera, da inizio giugno, anche all' attività di bar e ristoranti al chiuso e al caffè al bancone dei bar: il Ministero della Salute è per una ripresa graduale, fino alle 18, altri premono perché siano consentite anche le cene.

 

Che il vento sia cambiato, grazie al buon andamento dei numeri e alla parallela accelerazione dei vaccini (ora siamo arrivati alle 500 mila iniezioni al giorno), lo dimostra anche l' apertura confezionata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, solitamente molto prudente. Ieri è andato al Foro Italico, agli Internazionali di tennis e ha spiegato: «È bello rivedere il pubblico in sicurezza ad una manifestazione sportiva.

 

Possiamo proseguire con ragionata fiducia verso le graduali riaperture delle altre attività, mantenendo la necessaria prudenza. Con dati in miglioramento possiamo allentare e poi superare il coprifuoco». Ecco, sentire Speranza che parla di «superare il coprifuoco» è il segnale che qualcosa è cambiato. Ha aggiunto: «Questo è possibile grazie alle misure adottate in questi mesi e ai comportamenti corretti della stragrande maggioranza delle persone e, naturalmente, grazie alla campagna di vaccinazione».

roberto speranza al senato

 

Ora che sembra scampato il pericolo di una ripresa dei contagi dopo le parziali aperture del 26 aprile quando sono tornate le zone gialle, c' è un' altra serie di attività che ripartirà e su cui oggi la cabina di regia dovrà dettare i tempi.

 

roberto speranza al senato 1

I centri commerciali premono per ripartire anche nei fine settimana (possibile già dal prossimo o in quello successivo), mentre per il wedding, vale a dire per i matrimoni con relativi banchetti, la data ipotizzata del 15 giugno potrebbe essere anticipata, anche se sarà chiesto agli invitati di mostrare il green pass che significa, in pratica, certificato vaccinale o, in alternativa, tampone eseguito nelle ultime 48 ore o certificato medico che attesti la guarigione da Covid-19.

milano rivolta contro il coprifuoco

 

Il calendario prevede anche ripartenza dei congressi e dei parchi tematici dal primo luglio, delle fiere dal 15 giugno, ma non è escluso che si possa decidere di anticipare. Sempre questa settimana sarà siglato l' accordo tra Governo e Regioni sui nuovi criteri con cui si valuta l' andamento dell' epidemia e si decidono i colori.

 

La filosofia di fondo della proposta avanzata dai governatori sarà accolta: per il giudizio finale avranno un peso decisivo l' incidenza (il numero dei casi in rapporto alla popolazione) e i posti letto occupato, sarà calcolato l' Rt ospedaliero, mentre l' Rt sui sintomatici resterà come strumento per vigilare su possibile anomalie del contagio causate, ad esempio, dalla presenza di nuove varianti.

 

ROBERTO SPERANZA MEME

LA PROPAGANDA

Le forze politiche hanno ormai trasformato in argomento di propaganda il tema delle riaperture e si preparano ad intestarsi le scelte che verranno fatte oggi nella cabina di regia e che dovranno comunque passare al vaglio anche della conferenza Stato-Regioni. Tra gli aperturisti (Salvini) e i super-prudenti (Speranza) il compromesso sul coprifuoco è però fatto anche perché i dati sui contagi hanno scatenato una vera e propria corsa dei partiti a chiederne la revoca.

 

Ultimi i Cinquestelle che hanno messo in pista il reggente Vito Crimi per chiedere al governo «l' anticipazione dell' apertura di molte attività e il superamento del coprifuoco alle 22».

milano rivolta contro il coprifuoco 2

 

Il leader della Lega, che oggi incontrerà a distanza i suoi ministri prima delle riunione della cabina di regia, però è pronto ad alzare ancor più l' asticella non molla e vorrebbe che venissero riaperti «da subito» anche i locali al chiuso.

protesta coprifuoco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…