marta cartabia

CORRENTE ALTERNATA – LA RIFORMA CARTABIA È LEGGE, MA COSA CAMBIA? LE NOVITÀ PRINCIPALI RIGUARDANO IL SISTEMA ELETTORALE DEL CSM E LE NOMINE: IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA TORNA A 30 MEMBRI, PER ELEGGERE I QUALI SARÀ INTRODOTTO UN SISTEMA MISTO CHE CONSENTE CANDIDATURE INDIVIDUALI – IL FRENO ALLE COSIDDETTE PORTE GIREVOLI: SARÀ VIETATO ESERCITARE FUNZIONI GIURISDIZIONALI E RICOPRIRE INCARICHI ELETTIVI…

Anna Maria Greco per “il Giornale”

 

marta cartabia al senato 2

A tre anni dallo scandalo Palamara, la riforma Cartabia dell'ordinamento giudiziario e del Csm si presenta innanzitutto come l'antidoto allo strapotere delle correnti. Se sarà così lo vedremo. Certo, ci sarà un nuovo sistema elettorale misto per scegliere a luglio i togati del prossimo Csm; diverse regole sulle nomine ai vertici degli uffici giudiziari; un freno alle porte girevoli politica-magistratura; un solo passaggio di funzioni tra pm-giudice e viceversa; una stretta agli incarichi fuori ruolo e il «fascicolo personale» per la valutazione dei magistrati. Vediamo le novità.

 

il plenum del csm

Elezioni Csm

Torna a 30 membri, 20 togati (2 di Cassazione, 5 pm e 13 giudici), 10 laici, più i 3 componenti di diritto: presidente della Repubblica, primo presidente e procuratore generale della Cassazione.

 

Il sistema elettorale maggioritario con una quota di proporzionale consente candidature individuali, senza collegamento a liste. In ogni collegio binominale i candidati devono essere minimo 6 e con la parità di genere, anche attraverso un sorteggio per riequilibrare.

 

Il fattore imprevedibilità dovrebbe rendere più difficili calcoli e spartizioni tra le correnti, soprattutto per i posti proporzionali.

marta cartabia al senato

 

Nomine

Per gli incarichi direttivi e semidirettivi l'assegnazione si decide in base all'ordine cronologico delle scoperture, per impedire le «nomine a pacchetto». Si valorizza la formazione, si aumenta la trasparenza delle selezioni e si prevede l'audizione di almeno di 3 candidati per ogni posto.

 

Politica-magistratura

Sarà vietato esercitare funzioni giurisdizionali e insieme ricoprire incarichi elettivi e governativi nazionali o locali. Obbligo di aspettativa senza assegni per incarichi locali, nessun cumulo di indennità con lo stipendio da magistrato.

 

sergio mattarella al plenum del csm

L'eletto non può tornare a funzioni giurisdizionali: se ordinario sarà fuori ruolo presso il ministero, altre amministrazioni ministeriali o l'Avvocatura dello Stato. O potrà assumere funzioni non giurisdizionali in sezioni consultive del Consiglio di Stato, di controllo della Corte dei Conti e al Massimario della Cassazione.

 

Se amministrativo e contabile sarà collocato a Palazzo Chigi. I non eletti per 3 anni non potranno esercitare nella circoscrizione elettorale né nel distretto dove lavoravano o assumere incarichi direttivi e svolgere le funzioni penali più delicate.

 

Se vengono da uffici con competenza nazionale, come la Cassazione, non potranno svolgere funzioni giurisdizionali per 3 anni. I magistrati con incarichi direttivi dopo un anno resteranno per un altro anno fuori ruolo, non in posizioni apicali e rientreranno senza incarichi direttivi per 3 anni.

 

luca palamara foto di bacco (14)

Funzioni

Non è la separazione delle carriere ma sarà consentito un solo passaggio tra pm e giudici nel penale, entro i 10 anni dalla prima sede (escluso il tirocinio). Non varrà per il passaggio al civile o dal civile a pm o alla Pg della Cassazione.

 

Fuori ruolo

Oggi sono 200, ma il nuovo numero lo stabiliranno i decreti attuativi. Non sarà possibile prima di 10 anni di esercizio delle funzioni giurisdizionali, né se c'è scopertura nell'ufficio. Tra un incarico e l'altro dovrà esserci un'interruzione. Il limite massimo è ridotto a 7 anni, 10 anni per organi costituzionali, di rilievo costituzionale, di governo.

 

Valutazioni

marta cartabia al senato

Ogni 4 anni fino alla VIIa valutazione il magistrato oggi presenta al Consiglio giudiziario e poi al Csm provvedimenti a campione sull'attività svolta e statistiche sulle attività proprie e comparate a quelle dell'ufficio di appartenenza. Ora ogni anno dovrà essere aggiornato il fascicolo personale delle attività svolte con dati, non valutazioni di merito, seguendo l'iter dei provvedimenti.

sergio mattarella al plenum del csm

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?