salvini meloni russia

COSA PENSANO MELONI E BERLUSCONI DELL’ENNESIMA PIROETTA DI SALVINI? IL CAPITONE SI SMARCA DAGLI ALLEATI E INVITA AL DIALOGO CON PUTIN CRITICANDO LE ESPULSIONI DEI DIPLOMATICI DALL’ITALIA: “LA PACE SI RAGGIUNGE CON LA DIPLOMAZIA. LE GUERRE NON LE VINCI COI CARRI ARMATI E CON LE BOMBE” – DI MAIO STIZZITO: “EVITO DI RISPONDERE ALLE PROVOCAZIONI” – IL NERVOSISMO DEL PD: "TACE SU BUCHA E PRENDE LE DISTANZE DAL GOVERNO. SORPRENDENTE"

Niccolò Carratelli per “La Stampa”

 

SALVINI PUTIN

 Il copione è lo stesso adottato sull'invio delle armi all'Ucraina. Nessuno strappo formale, ma il tentativo di smarcarsi da una decisione del governo, che il premier Mario Draghi ha ricordato essere stata «presa in accordo con altri partner europei e atlantici». La Lega prova comunque a distinguersi, mettendo in dubbio l'opportunità della scelta di espellere i diplomatici russi.

 

«È chiaro che qua c'è un aggressore e un aggredito, però da che mondo è mondo le guerre non le vinci coi carri armati e con le bombe - avverte Matteo Salvini - le chiudi con la diplomazia, col dialogo, col buonsenso, col ragionamento, col confronto».

Ancora più netto il giudizio del responsabile Esteri del partito, Lorenzo Fontana: «La Farnesina avrà fatto le sue valutazioni e siamo certi che i provvedimenti saranno giustificati in modo chiaro e completo - dice - Di certo, la storia insegna che la pace si raggiunge con il dialogo e la diplomazia e non espellendo i diplomatici».

 

La replica del governo arriva direttamente per bocca di Luigi Di Maio: «Evito di rispondere alle provocazioni. L'azione del governo italiano mira al raggiungimento della pace - spiega il ministro degli Esteri -. Ci stiamo impegnando in questa direzione ogni giorno. Allo stesso tempo, abbiamo la necessità di tutelare i cittadini italiani. Abbiamo agito, infatti, per questioni di sicurezza nazionale».

 

matteo salvini a sebastopoli, crimea

I distinguo della Lega innervosiscono il Pd, perché «si contesta una decisione presa dal governo e condivisa con gli alleati - ricorda la capogruppo al Senato Simona Malpezzi -. Ieri non una parola sull'eccidio di Bucha, oggi una presa di distanza dalle scelte dell'esecutivo sui diplomatici russi. Sorprendente». E la collega della Camera, Debora Serracchiani, valuta un «errore» le «dissociazioni della Lega da decisioni tanto importanti quanto coerenti con i fini dell'azione che si è data il governo».

 

I dem registrano però con soddisfazione lo «schiaffo» che in Lombardia Salvini è costretto a incassare a sorpresa dalla sua stessa maggioranza: con un voto a scrutinio segreto il Consiglio regionale approva la mozione presentata da + Europa che invita alle dimissioni dalla vice presidenzadel Corecom Gianluca Savoini, fedelissimo di Matteo Salvini ed ex suo portavoce, accusato di essere troppo filorusso, mentre sul fronte 5 stelle resta aperto in Senato il caso di Vito Petrocelli, il presidente della commissione Esteri che ha votato «no» alla fiducia sul dl Ucraina, che continua a resistere al suo posto nonostante il pressing per le dimissioni.

 

matteo salvini con maglietta no sanzioni alla russia (e dietro savoini)

Il segretario dem, Enrico Letta, ai microfoni del Tg1 avverte che «c'è bisogno di essere uniti anche per fare insieme delle scelte impegnative: per esempio, un grande piano energetico per il risparmio delle fonti di energia». E torna sulla necessità di un embargo sul gas russo: «Noi europei paghiamo un miliardo al giorno a Putin per l'utilizzo della sua energia: è evidente che con quel miliardo Putin finanzia la sua guerra terribile, quindi non si può che intervenire lì - spiega -. È difficile, bisogna farlo con gradualità, non bisogna danneggiare la nostra economia in modo irreparabile, ma non si può che passare di lì».

meme del presepe con matteo salvini giorgia meloni silvio berlusconisalvini meloni berlusconimatteo salvini con le armi 6

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…