rider deliveroo

COTTIMO DIREI - C’È L’INTESA SULLE TUTELE PER I RIDER. SI VA CON IL DOPPIO BINARIO: PER I CICLOFATTORINI IMPIEGATI IN MANIERA CONTINUATIVA SCATTANO LE TUTELE DI UN SUBORDINATO, GLI ALTRI AVRANNO COMUNQUE UN PACCHETTO MINIMO DI DIRITTI - SICURI CHE AI RIDER VADA BENE? C’È CHI GUADAGNA ANCHE 3MILA EURO AL MESE E CON LE NUOVE NORME CI PERDERÀ BEI SOLDINI, PERCHÉ…

1 – RIDER, INTESA NELLA MAGGIORANZA: DOPPIO BINARIO TRA SUBORDINATI E SALTUARI

Da www.repubblica.it

 

rider

Intesa nella maggioranza di Pd e M5s sulle tutele per i rider. L'accordo, che prenderà la forma di un emendamento al decreto sulle crisi d'Impresa in conversione al Senato, è stato annunciato prima da Davide Faraone (di Italia Viva) e dal relatore al provvedimento, il M5s Gianni Girotto, quindi ufficializzato con una nota dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo.

 

catalfo

"Abbiamo, proprio ieri sera, trovato in Senato un'intesa di maggioranza sul provvedimento che disciplina il lavoro e la protezione dei rider", ha spiegato il presidente dei senatori di Italia Viva, Faraone. "In sintesi, imprese e sindacati hanno 12 mesi di tempo per accordarsi su garanzie economiche e le altre tutele, come malattia, infortuni e previdenza. Se non trovano l'intesa, allora scatterebbe il lavoro subordinato", ha dettagliato. Quindi, "l'obiettivo è spingere le parti ad accordarsi", su quella che sarebbe un nuovo format "diverso dal co.co.co, una tipologia distinta, ma che allo stesso tempo preserva l'impostazione di lavoro autonomo".

 

Secondo Faraone, nella nuova formulazione "siamo riusciti a proporre alcuni emendamenti al decreto che daranno sì dignità ai lavoratori, rispettando le peculiarità positive di questa nuova forma di organizzazione del lavoro, ma nel contempo anche rassicurazioni alle imprese. Non bisogna aver paura dell'innovazione, ma occorre accompagnare il cambiamento garantendo i lavoratori e le imprese".

 

Ha spiegato invece l'esponente M5s, Girotto, che ai rider che svolgono "in maniera sporadica" queste attività "assicuriamo un pacchetto di tutele minime dignitose. Invece a chi lo vuole fare in maniera professionale, continuativa, diamo il cappello del lavoro subordinato e quindi le relative maggiori tutele". Dunque "chi vuole guadagnare di più - perché lavora di più - può arrivare a un contratto collettivo" ma "vietiamo il cottimo". Non uno stop totale, come già previsto nel dl crisi: "Ci potrà essere uno spazio, ma non ci potrà essere una retribuzione al 100 per 100 cottimo".

 

rider deliveroo

Nel pomeriggio, l'ufficializzazione di Catalfo: "L'emendamento prevede per i ciclofattorini impiegati in maniera continuativa le tutele del lavoro subordinato mentre per coloro che lavorano in maniera occasionale un pacchetto minimo di diritti inderogabili (divieto di cottimo, paga minima oraria collegata ai Ccnl, salute e sicurezza, tutele previdenziali) a cui può affiancarsi una regolamentazione specifica tramite la stipula di contratti collettivi".

rider deliveroo

 

Confermata dunque l'impostazione del doppio binario, spiega il ministero: per i ciclofattorini impiegati in maniera continuativa sono previste le tutele del lavoro subordinato mentre per coloro che lavorano in maniera occasionale e discontinua c'è un pacchetto minimo di diritti inderogabili. Il principale obiettivo di questo intervento, si spiega nel comunicato, "è stimolare, anche in tale settore, la contrattazione collettiva che avrà il compito di regolare in concreto la figura dei rider". Catalfo si dice "molto soddisfatta" perché, sottolinea, "finalmente anche questi lavoratori avranno maggiori diritti e tutele".

di maio rider

 

Da parte loro, non tutti i rider paiono concordare: "E' certamente un passo avanti rispetto al vecchio Dl e apprezziamo la volontà del ministro Catalfo di riprendere in mano un dossier che sembrava chiuso. Resta da capire, e su questo siamo ben più scettici di prima, se poi il pacchetto di misure sarà efficace e se davvero sarà in grado di estendere diritti e tutele", dice Riders Union Bologna. Il timore è che la maglia larga sui lavoratori occasionali sia una via alla quale le aziende possano ricorrere per evitare di fatto i rapporti continuativi. Un altro gruppo di oltre 800 rider parla di "crescente preoccupazione" e di esser "passati dalla padella alla brace", secondo le parole del portavoce Nicolò Montesi. "L'emendamento è insensato e pericoloso, perchè obbliga le piattaforme a trovare un accordo coi sindacati tradizionali, ma i rider iscritti ai sindacati si contano sulle dita di una mano e il motivo è semplice".

nunzia catalfo

 

2 – PAOLO, RIDER DI 28 ANNI: «PRENDO FINO A 3 MILA EURO AL MESE, SE PASSA LA RIFORMA GUADAGNERÒ MENO»

Stefania Chiale per www.corriere.it

 

La petizione che ha lanciato con altri rider ha già raccolto 700 firme in tutta Italia. «Per salvare il nostro lavoro, prima che sia troppo tardi», dice Paolo B., milanese, ex dipendente d’azienda, 28 anni, da due in sella per Glovo e Deliveroo. Martedì sarà audito in Senato. Le norme del decreto rider, sostiene da una posizione finora poco raccontata, non solo non migliorerebbero le loro condizioni: le peggiorerebbero.

 

proteste dei rider in inghilterra

Perché?

«Perché impongono la prevalenza del minimo garantito sul pagamento a consegna e la copertura assicurativa Inail».

 

Non sono tutele che cercate?

«Dire che il pagamento in base alle consegne non deve essere “prevalente” mette un tetto al nostro guadagno. Ci sono fasce della giornata in cui si guadagna molto più di altre. Vorremmo che in tutte le aziende, non solo in alcune, ci fosse un minimo garantito orario, senza però diventare prioritario. Deliveroo per esempio dà 7,50 euro l’ora se sei disponibile ma non ti arrivano ordini. Io non li ho mai visti perché, con le consegne, ho sempre superato quella cifra».

proteste dei rider in inghilterra

 

proteste dei rider deliveroo just eat sgnam

Quanto guadagni al mese?

«Molto bene, ma faccio questo lavoro quasi a tempo pieno. La mia media è di 15 euro all’ora. Riesco ad arrivare anche a 2 mila, 3 mila euro al mese. A gennaio ho raggiunto i 3.500 euro. Lordi, in partita Iva forfettaria agevolata».

 

protesta dei rider di deliveroo e justeat

Molti rider criticano l’algoritmo, che ti butta giù nel ranking se non dai determinate disponibilità, e chiedono di essere riconosciuti come dipendenti.

«Non è così. L’algoritmo è meritocratico: in base alla disponibilità che dai, lavori. Nessuno vuole la subordinazione. La maggioranza dei rider fa meno di 10 ore settimanali, molti fanno altri lavori. Tutti riconoscono che flessibilità e pagamento a consegna sono basilari.

 

Prima della gig economy si era mai vista tanta gente voler consegnare pizze a domicilio? Da due anni esistono gruppi e pseudo rappresentanti che sparano accuse infondate. È la prima volta che ci facciamo sentire».

la protesta dei rider per le consegne a domiciliofoodoradeliveroo protesta dei fattorini a milano

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO