aereo ucraino iran

CRISTO È MORTO DAL FREDDO E L'AEREO UCRAINO È CADUTO DA SOLO - FONTI AMERICANE NON HANNO DUBBI: IL BOEING È STATO ABBATTUTO DA UNO O DUE MISSILI IRANIANI, UN ERRORE LEGATO ALLA PAURA DI UNA IMMEDIATA RISPOSTA AMERICANA ALL'ATTACCO SULLA BASE IRACHENA - LE AUTORITÀ DI TEHERAN DICONO CHE LE SCATOLE NERE POTREBBERO ESSERE DANNEGGIATE (TE SALUTO). L'AEREO ERA GIÀ UNA PALLA DI FUOCO PRIMA DI CADERE A TERRA (VIDEO)

 

 

Biagio Simonetta per www.ilsole24ore.com

 

È uno scenario fitto di misteri, quello cresciuto attorno al volo Ps752 della Ukraine International Airlines, con l’ipotesi dell’abbattimento accidentale che cresce con il passare delle ore. La mattina dell’8 gennaio, il Boeing 737-800 si è staccato dal gate del Tehran Imam Khomeini International Airport alle 6:08 (le 3:38 italiane), mentre il cielo sulla capitale iraniana era ancora buio. Era diretto a Kiev, in quattro ore di volo. A bordo 176 persone: 167 passeggeri e nove membri dell’equipaggio. Nessuno è sopravvissuto.

pezzi di un missile apparentemente trovato vicino ai resti del boeing ucraino

 

Nessuna ipotesi è esclusa

Un incidente aereo che a oltre 24 ore di distanza, non ha ancora una spiegazione ufficiale. E che potrebbe incrinare i già precari equilibri geopolitici fra l’Iran e l’Occidente, oppure far malissimo all’americana Boeing, già alle prese con i disastri del famigerato 737 MAX. Ora le autorità (quelle ucraine, nello specifico, ma anche la stessa Boeing) vogliono vederci chiaro.

 

E attualmente sono al vaglio tutte le possibilità. Anche quella che l’aereo sia rimasto vittima di un attentato, come sostiene la rivista americana Newsweek, che citando tre fonti (del Pentagono, dell’intelligence americana e dei servizi segreti iracheni) afferma che il Boeing sarebbe stato abbattuto per errore da un missile anti-aereo Tor-M1 di fabbricazione russa.

 

Anche la Cbs accredita la tesi dell’abbattimento del Boeing ucraino a Teheran. In particolare, secondo le fonti citate dall’emittente Usa, l’intelligence americana avrebbe intercettato segnali di due missili lanciati dagli iraniani, seguiti poco dopo da un'esplosione. Anche in questo caso l’ipotesi è che l’aereo sia stato colpito involontariamente.

 

L’ipotesi è seccamente respinta dalle autorità di Teheran, ma l’incidente è avvenuto nelle ore immediatamente successive all’offensiva iraniana contro le basi americane in Iraq. E questo non è un dettaglio, a certe latitudini. Intanto le autorità americane hanno deciso di imporre restrizioni per i voli commerciali nello spazio aereo che sorvola Iraq, Iran e Golfo Persico. E diverse compagnie hanno sospeso i loro voli in quella zona. Mentre fonti iraniane hanno bocciato categoricamente l’ipotesi che l’aereo possa essere stato abbattuto.

l aereo ucraino era gia una palla di fuoco prima di cadere a terra

 

Cosa sappiamo finora

L’impressione è che di questo volo Ps752 si parlerà a lungo. Le informazioni ufficiali che si hanno fino a questo momento sono frammentarie, e spesso vengono smentite dopo poche ore. Quello su cui concordano un po’ tutti è che l’aereo fosse in fiamme prima di schiantarsi. Lo dice l’aviazione iraniana e lo conferma anche un video girato da un cittadino e trasmesso da tutte le tv del mondo.

 

 

Uccisione di Soleimani, i sette autogol di Trump in Medio Oriente

Ma cosa è successo? Il Boeing 737-800 decolla alle 6:11, e tre minuti dopo – mentre è già a 8mila piedi di altezza – fa perdere ogni contatto radar. Torna indietro, verso l’aeroporto, ma si schianta al suolo senza lasciare scampo alle persone a bordo.

 

Nelle difficili e controverse comunicazioni iraniane, non è chiaro se sia arrivato dai piloti un messaggio di allarme. Anche se il messaggio dell’aviazione civile locale nega questa ipotesi: «L’aereo che inizialmente era diretto verso ovest per lasciare la zona dell’aeroporto - è scritto nel loro messaggio – ha virato a destra a seguito di un problema e faceva di nuovo rotta verso l’aeroporto al momento dello schianto. L’aereo è scomparso dai radar quando ha raggiunto gli 8.000 piedi. Il pilota non ha inviato messaggi radio riguardo le circostanze insolite».

 

 

I dubbi ancora senza risposta

l aereo ucraino era gia una palla di fuoco prima di cadere a terra

Le domande su questo incidente sono tantissime. Innanzitutto la causa dell’incendio: le autorità stanno prendendo in considerazione una serie di possibili scenari. Oleksiy Danilov, capo del Consiglio di sicurezza ucraino, in un post su Facebook ha scritto che non si esclude niente: il colpo di un missile antiaereo, una collisione con un drone e l’esplosione di un motore. Relativamente a quest’ultima ipotesi, giova ricordare che il Boeing 737-800 – uno dei velivoli più commercializzati dalla casa americana – dispone di due motori. Ed è progettato per poter sopperire (cioè volare) anche con un solo motore funzionante.

 

 

Nell’agosto del 2019, per esempio, proprio un Boeing 737-800 in viaggio dalla Grecia alla Repubblica Ceca, aveva volato per un lungo tratto del suo viaggio con un solo motore (il secondo si era spento, misteriosamente, durante il volo).

 

La prima domanda che attanaglia gli addetti ai lavori, dunque, è proprio questa: com’è possibile che un Boeing del genere non riesca nemmeno a tornare all’aeroporto di partenza, tre minuti dopo il decollo, per il malfunzionamento di un solo motore? E perché – se di guasto al motore si è trattato – i piloti non hanno segnalato niente via radio?

 

l aereo ucraino era gia una palla di fuoco prima di cadere a terra

Altro argomento spinoso riguarda le scatole nere. Perché è lì dentro che si cela la verità sull’incidente del volo Ps752. Quelle montate sul Boeing 737-800 sono due: una tiene traccia dell’audio in cabina, l’altra registra tutti i dati del volo. Analizzando le scatole nere è possibile risalire con estrema certezza alle cause dello schianto. Ma le autorità iraniane, nelle ore successive all’incidente, hanno fatto sapere che non le consegneranno all’americana Boeing.

 

Le regole mondiali dell’aviazione glielo permettono, ma la questione fa storcere il naso e pone altri pesanti interrogativi. Del resto, in genere i produttori dei velivoli vengono coinvolti in queste fasi delle indagini, anche perché non tutti i Paesi sono in grado di analizzare le scatole nere. Di solito il National Transportation Safety Board degli Stati Uniti svolge un ruolo di primo piano in tutte le problematiche internazionali che coinvolgono Boeing. Ma per agire ha bisogno del permesso del Paese straniero in cui si è verificato l’incidente. E da Tehran non sembrano della stessa idea.

 

La faccenda, però, è controversa: sulla base della convenzione ICAO, il Paese di origine della compagnia aerea, i costruttori dell’aereo e i fornitori dei suoi principali sistemi hanno il diritto di nominare un rappresentante per partecipare alle indagini di un incidente aereo. Ciò significa che, oltre al governo ucraino e alla Boeing, anche CFM International - la joint venture tra General Electric Co. e la francese Safran SA che produce il motore per il 737-800 - potrebbe richiedere di partecipare alle indagini. I prossimi giorni, insomma, saranno cruciali.

uno dei motori dell aereo ucraino

 

Ultimo dettaglio: secondo il Corriere della Sera, il Boeing 737-800 della Ukraine International Airlines, meno di 24 ore prima di schiantarsi sul suolo di Tehran, era atterrato a Milano Malpensa, proveniente da Kiev. E dai controlli effettuati allo scalo lombardo non sarebbe emersa alcuna anomalia.

 

pezzi dell aereo ucraino caduto in iran con buchi nella fusolierale scatole nere dell aereo ucrainoil luogo dell incidente dell aereo ucrainoAEREO UCRAINO PRECIPITA A TEHERAN 9AEREO UCRAINO PRECIPITA A TEHERAN 3AEREO UCRAINO PRECIPITA A TEHERAN 6AEREO UCRAINO PRECIPITA A TEHERAN 10AEREO UCRAINO PRECIPITA A TEHERAN 99precipita aereo ucraino appena decollato da teheranpezzi dell aereo ucraino caduto in iran

 

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…