dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGONEWS - L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI A “REPUBBLICA” PIÙ CHE UNA DIFESA D’UFFICIO DI ELLY SCHLEIN È L’ESTREMO TENTATIVO DI “SU-DARIO” DI PORTARE LA SEGRETARIA MULTIGENDER DEL PD SOTTO LA SUA ALA PROTETTIVA - PENSAVA DI ESSERNE IL TUTORE E INVECE SI E’ RITROVATO UNA ELLY INGOVERNABILE, CHE IGNORA I TEMI CARI ALLA VECCHIA GUARDIA (AD ESEMPIO LA RAI), CHE SPINGE SUI TEMI CARI A LGBT E MINORANZE E NON COGLIE GLI ASSIST CHE LE FORNISCE LA MELONI CON SPARATE TIPO QUELLA SULLE TASSE COME “PIZZO” - L’INCAZZATURA DI GENTILONI E I LAVORI PER RINFRESCARE L’UFFICIO DEL SEGRETARIO AL NAZARENO

1. DAGONEWS

L INTERVISTA DI DARIO FRANCESCHINI A REPUBBLICA SU ELLY SCHLEIN

L’intervista rilasciata da Dario Franceschini a “Repubblica” più che una difesa d’ufficio di Elly Schlein è l’estremo tentativo di “Su-Dario” di portare la segretaria multigender del Pd sotto la sua ala protettiva. L’ex ministro della Cultura, che in tandem con Francesco Boccia decise di puntare su Elly e non su Bonaccini per la segreteria dem, vede il suo piano sgretolarsi a causa dell’ingovernabilità della Schlein.

 

Doveva essere una “figurina”, giovane, scapigliata, sufficientemente “rainbow”, da catturare un elettorato anagraficamente lontano dal Pd. La sua enorme e magnifica inesperienza avrebbe dovuto, nei piani di Franceschini, investire lui e Boccia del ruolo di tutori. Quel che è andato storto è che una volta vinte le primarie, Elly si è insediata al Nazareno e da quel momento si è messa in proprio. Ha smesso di ascoltare i suoi suggeritori ai quali non disse nulla neanche della controversa intervista a “Vogue” in cui parlava della sua armocromista.

 

dario franceschini e michela di biase

La segretaria “arcobaleno” fa tutto di testa sua, se ne frega delle priorità politiche della vecchia guardia (ha praticamente ignorato il dossier Rai) e non cavalca le battaglie considerate dirimenti per la sinistra (ad esempio non sono arrivate dichiarazioni della Schlein di risposta a Giorgia Meloni che aveva definito “pizzo di stato” le tasse ai piccoli commercianti).

 

Elly, che sembra accendersi solo per alcune questioni legate ai diritti civili “Ellygbt”, frequenta poco il Nazareno perché pare che abbia dato mandato ad alcuni architetti di dare una rinfrescata alla stanza del segretario. Dopo l’armocromista, il designer d’interni…

 

MEME SUL SERVIZIO DI VOGUE SU ELLY SCHLEIN

Ps: Ad avercela con la Schlein sembra che ci sia anche il commissario europeo Paolo Gentiloni che non ha apprezzato l’idea della segretaria multigender di piazzare sei donne come capolista alle prossime elezioni europee. Tra loro anche la cocca misconociuta di Elly, Marta Bonafoni…

 

2. FRANCESCHINI: “ONDA DI DESTRA MA ORA NON COMMETTIAMO L’ERRORE DI INGABBIARE ELLY”

Estratto dell’articolo di Stefano Cappellini per “la Repubblica”

 

Dario Franceschini, si aspettava una sconfitta così pesante per il Pd alle comunali?

«La sconfitta è evidente ma non capisco la sorpresa per la vittoria della destra».

 

DARIO FRANCESCHINI ELLY SCHLEIN GATTOPARDO MEME BY SARX88

È normale che nei capoluoghi il centrosinistra vinca solo a Vicenza?

«Tanti fattori concomitanti spiegano il risultato. Il primo è un’onda di destra che riguarda tutta l’Europa. Il secondo elemento è fisiologico, ci sono pacchi di studi a dimostrare che in tutti Paesi del mondo, quando si vota nel primo anno di governo, c’è un effetto trascinamento. Infine c’è il terzo elemento, tutto italiano, e cioè una maggioranza unita e una minoranza divisa».

 

Ma molti attendevano un effetto Schlein già in questa tornata. Teme conseguenze sulla nuova segretaria?

ELLY SCHLEIN - SCONFITTA ALLE AMMINISTRATIVE - MEME BY VUKIC

«Nessuno ha la bacchetta magica, nemmeno Schlein. Mi rattrista un po’ che le lezioni del passato non bastino mai. Tutti i leader del Pd, sottoscritto compreso, hanno subito dal primo giorno una azione di logoramento. Allora dico: fermiamoci. Il risultato di queste amministrative non può diventare un alibi per iniziare una normalizzazione di Schlein. Lasciamola lavorare libera, non bisogna ingabbiarla».

 

Chi vuole ingabbiarla?

«Non penso a qualcuno in particolare, ma vedo un clima insidioso. Si rischia che un risultato negativo di cui Schlein non ha alcuna responsabilità venga usato per iniziare a indebolirla. Anziché processi, facciamo semmai analisi, è sempre più evidente che siamo davanti a un ritorno del bipolarismo. Le leggi elettorali a tutti i livelli spingono verso due coalizioni che si fronteggiano».

 

ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI

[…] «[…] abbiamo quattro anni a disposizione […] per  un lavoro lungo su due fronti. Primo fronte, Pd. Secondo fronte, coalizione. Schlein ha già fatto bene al partito, con le primarie ha cominciato a recuperare consensi dall’astensionismo e dai tanti delusi di sinistra. Le va lasciato completare questo lavoro fondamentale. […]».

 

[…] «Non dobbiamo seguire la formula del tutti contro la destra, indipendentemente da programmi e contenuti. Usiamo questo periodo all’opposizione per preparare terreni comuni a cominciare dalle battaglie parlamentari, per esempio su salario minimo e sanità. […]».

 

[…] Sicuro che Conte si collochi con certezza nel campo progressista?

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

«I 5s sono partiti come forza antisistema ma il loro percorso di governo con noi, prima con il Conte bis e poi con Draghi, li ha spostati nel campo progressista[…]».

 

La destra ha il consenso popolare, per ora.

«La globalizzazione ha costruito nuove paure e la crisi derivante dalla pandemia le ha accentuate. La destra le cavalca offrendo risposte semplici, protettive. Ma la sinistra può offrire migliore protezione su lavoro, salute e ambiente. Senza negare le ragioni delle paure, che sono reali, abbiamo soluzioni in linea con i nostri valori».

 

DARIO FRANCESCHINI SERVE AI TAVOLI ALLA FESTA DELL UNITA

[…] Tornando su Schlein, nel Pd c’è chi rimprovera alla segretaria poca nettezza nelle scelte.

«Sono spesso le stesse persone che l’accusavano di essere troppo netta. Bisogna resistere alla tentazione dell’autolesionismo».

 

Si dice anche: dietro Schlein c’è Franceschini.

«Una tesi che rivela una misoginia di fondo, l’idea che dietro una giovane donna debba esserci per forza un uomo che la manovra».

 

Non c’è Franceschini dietro Schlein, ma non vorrà negarle un consiglio in questo momento.

«Il mio consiglio è esercitare al massimo la dote della pazienza».

PEDRO SANCHEZ ELLY SCHLEIN - MEME BY OSHO ELLY SCHLEIN - MEME DOPO LA SCONFITTA ALLE AMMINISTRATIVE

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…