1. CHI VINCE E CHI PERDE ALLA LOTTERIA RAI. SCONFITTA ELLY SCHLEIN: IL TG3 DI ORFEO, IL TALK DI BIANCA BERLINGUER, RAI CULTURA DI SILVIA CALANDRELLI SONO LONTANI DAL "SUO" PD
2.  ALTRO SCORNATO E' MATTEO SALVINI: LA LEGA È L’UNICO PARTITO DEL GOVERNO SENZA UN TG 3. VINCE GIANNI LETTA CHE PORTA A FORZA ITALIA IL TG2 (PREZIOSI) E RAISPORT (VOLPI, EX PD) 
4. LA VITTORIA MONCA (FUORI FUORTES) DELLA FILIERA TRASVERSALE ROSSI-SERGIO-ORFEO-SOLDI: HANNO PRESO TUTTO MENO IL BOTTINO PIU' GROSSO: LA DIREZIONE DEL TG1. ''CHIOCCI A SAXA RUBRA, A CHI RISPONDE? PERCHÉ LA MELONI L’HA VOLUTO A TUTTI I COSTI?” - I DUBBI SULLA TENUTA DELLA DIARCHIA SERGIO-ROSSI - I MOTIVI PER CUI E' SALTATO CARLO FUORTES

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ELLY SCHLEIN DA FABIO FAZIO A CHE TEMPO CHE FA ELLY SCHLEIN DA FABIO FAZIO A CHE TEMPO CHE FA

DAGOREPORT

Chi può festeggiare e godere per le nomine in Rai appena fatte dal Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini?

 

Esce sicuramente cornuta e mazziata la neo-segretaria del Pd, Elly Schlein, che incassa la prima vera batosta politica da quando ha vinto le primarie. Altro che armocromista: Elly si ritrova con un pugno di mosche nella tasca del trench griffato.

 

mario orfeo mario orfeo

La sinistrata multigender era contraria ad avere nei posti di comando persone associate a un Pd del passato, non "suo", e si ritrova con il Tg3 nelle salde manine del renziano-trasversalista Mario Orfeo, il talk di Bianca Berlinguer e Rai Cultura guidata da Silvia Calandrelli.

 

roberto sergio giampaolo rossi roberto sergio giampaolo rossi

 

 

Per evitare di ritrovarsi in quota dem persone non gradite, la Schlein aveva sguinzagliato il suo ambasciatore, Francesco Boccia (ma si è attivato anche Dario Franceschini) per “trattare” con il neo ad, Roberto Sergio, le caselle destinate al Partito Democratico.

 

Al Nazareno, però, devono aver dimenticato che Sergio, democristiano di lungo corso molto vicino a “Pierfurby” Casini, ed esponente del cosiddetto "partito Rai", per sedersi sulla poltrona di Amministratore delegato ha accettato di entrare in una “alleanza” con il plenipotenziario di Fratelli d'Italia Giampaolo Rossi, che a sua volta ha trovato al suo fianco quel gran navigatore di stampo renziano di Mario Orfeo e la presidente, Marinella Soldi, anche lei renziana che fu nominata come Fuortes dal governo Draghi, che si è poi assicurata la conferma fino al prossimo anno allineandosi senza fare un plissé ai voleri del duplex Rossi-Orfeo).

bianca berlinguer bianca berlinguer

 

Facendo quadrato, la “santa alleanza” di Viale Mazzini ha rimbalzato le richieste di Boccia: Elly avrebbe infatti voluto al Tg3 Costanza Crescimbeni.

 

Tra gli sconfitti della grande partita Rai c’è anche una grossa fetta di Fratelli d’Italia, che ha alzato le barricate sulla candidatura di Gian Marco Chiocci alla direzione del Tg1.

 

meloni chiocci meloni chiocci

Rossi, Sergio e Orfeo hanno provato in ogni modo a rintuzzare l’arrivo del direttore di AdnKronos a Saxa Rubra, spingendo Marinella Soldi a minacciare sui giornali il suo voto contrario, in quanto esterno al migliaio di giornalisti contrattualizzati dalla Rai. Il loro piano era di far traslocare il pupillo di Sangiuliano, Nicola Rao, dal Tg2 al Tg1.

 

L’opposizione deriva sia da ragioni professionali (non lo reputano capace di guidare il Tg dell'ammiraglia), sia da ragioni politiche: Chiocci, a differenza di Rao, è considerato "non affidabile".

 

soldi meloni chiocci soldi meloni chiocci

“A chi risponde Chiocci?”, si chiedono i più. La sua nomina si deve a una “fissa” di Giorgia Meloni, che come già dimostrato con Cingolani o Donnarumma, quando si incaponisce su un nome, difficilmente indietreggia, anche a costo di andare a sbattere.

 

Come è avvenuto sulla partita Enel, dove si è ritrovata, grazie all'aut-aut di Letta e Salvini in Cdm, due nomi ai quali aveva sbarrato, con il sostegno di Fazzolari e Mantovano, l'ingresso di Palazzo Chigi: Scaroni e Cattaneo.

 

La testardaggine meloniana ha spinto il corpaccione di Fratelli d’Italia, contrario a Chiocci, a riconoscere un po’ di ragione a questo disgraziato sito: “Fa bene Dagospia a chiamarla Ducetta…”

 

 

SALVINI MELONI IRONIA SU FAZIO SALVINI MELONI IRONIA SU FAZIO

A uscire scornato dalla lotteria di Viale Mazzini è anche Matteo Salvini, l’unico esponente di punta della maggioranza che non ha un Tg nazionale sotto la sua cappella. Si dovrà accontentare delle testate regionali.

 

Vittorioso, invece, l’immarcescibile Gianni Letta, che grazie al voto decisivo della "sua" Simona Agnes, è riuscito a portare a casa per Forza Italia la direzione del Tg2, con Antonio Preziosi. 

 

marinella soldi carlo fuortes roberto sergio marinella soldi carlo fuortes roberto sergio

Ascrivibile all’inner circle lettiano, tendenza circolo Aniene, c’è anche Jacopo Volpi, fino a ieri in quota Pd, che un rapido cambio di casacca l'ha spinto alla guida di RaiSport.

 

Un colpo da antico maestro democristiano, quello dell’"Eminenza azzurrina", che guarda anche al futuro, visto che nessuno si sente di confermare che Mediaset resterà a lungo nelle mani della famiglia Berlusconi. Nel dubbio, meglio portare a casa la direzione di un telegiornale nazionale...

 

E va pure detto che la corsa alle poltrone apicali di Viale Mazzini, Giorgia Meloni se la sarebbe risparmiata volentieri. Al suo arrivo a Palazzo Chigi non esitò a dire a Carlo Fuortes: “Tu resti”. Con la speranza di gestire la patata bollente della Rai con un interregno “neutro” per un anno, fino alla scadenza naturale del mandato di Fuortes.

 

SIMONA AGNES GIANNI LETTA SIMONA AGNES GIANNI LETTA

Solo dopo, a giugno, alla scadenza del mandato, sarebbe iniziata la presa della Bastiglia Rai, possibilmente senza spargimenti di sangue. Ma la contrarietà di Salvini, che avrebbe voluto subito “bonificare” la tv pubblica con l'estromissione di Fuortes, faceva scopa con l'ostilità di Giampaolo Rossi, che vedeva in crisi il suo eterno ruolo di referente di Fdi per il servizio pubblico dall'arrivo del "consigliori" Bruno Vespa al fianco di Giorgia.

LA NUOVA RAI MELONIANA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA LA NUOVA RAI MELONIANA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

 

Infine, una volta che la trattativa di Letta per la conquista del Tg2 ha tagliato il traguardo, la "sua" consigliera Simona Agnes era finalmente libera di unirsi agli altri anti-Fuortes per portare a compimento il “Rai-baltone”.

 

Ora, per un anno, Roberto Sergio siederà sulla tanto agognata poltrona di amministratore delegato, un incarico che scadrà poco prima delle elezioni europee del giugno 2024, quando, in un avvicendamento ampiamente evocato, cederà lo scettro a Giampaolo Rossi.

 

GIAMPAOLO ROSSI GIAMPAOLO ROSSI

Quali risultati porterà questa “diarchia”, è tutto da scoprire. Andranno d'accordo? Si tireranno le orecchie? Partiranno veleni e sgambetti? Come è tutto da vedere cosa si inventerà lo sconfitto Salvini nel già persistente duello tra Lega e Fratelli d’Italia. A cui si aggiunge l'ira di Elly Schlein e  il malcontento di una fetta consistente di Fdi, non pienamente convinta dalla scelta della premier sul Tg1 nelle mani di Chiocci.

 

Giampaolo Rossi e molti meloniani continuano a chiedersi insistentemente: “Perché Giorgia ha preso la fissa di Chiocci? Perché l’ha voluto a tutti i costi?". Ah,  saperlo…

ANTONIO PREZIOSI ALFONSO SAMENGO ANTONIO PREZIOSI ALFONSO SAMENGO ANTONIO PREZIOSI ANTONIO PREZIOSI

incoronata boccia giampaolo rossi incoronata boccia giampaolo rossi i post del blog di giampaolo rossi 7 i post del blog di giampaolo rossi 7 GIAMPAOLO ROSSI E INCORONATA BOCCIA GIAMPAOLO ROSSI E INCORONATA BOCCIA steve bannon alla biblioteca angelica di roma con giampaolo rossi steve bannon alla biblioteca angelica di roma con giampaolo rossi i post del blog di giampaolo rossi 2 i post del blog di giampaolo rossi 2

GIAN MARCO CHIOCCI MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI E SUSANNA CECCARDI ATTOVAGLIATI DA MAXELA GIAN MARCO CHIOCCI MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI E SUSANNA CECCARDI ATTOVAGLIATI DA MAXELA compleanno di salvo nastasi mario orfeo dario franceschini massimo osanna gaetano manfredi ugo brachetti peretti matteo renzi compleanno di salvo nastasi mario orfeo dario franceschini massimo osanna gaetano manfredi ugo brachetti peretti matteo renzi

 

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