roberto sergio giampaolo rossi giorgia meloni gian marco chiocci elly schlein matteo salvini gianni letta rai viale mazzini

DAGOREPORT: CHI VINCE E CHI PERDE ALLA LOTTERIA DELLA RAI – SCONFITTA ELLY SCHLEIN: SI RITROVA MARIO ORFEO AL TG3, SILVIA CALANDRELLI A RAI CULTURA, BIANCA BERLINGUER CHE NON SONO VICINE AL "SUO" PD – ALTRO SCORNATO, SALVINI: LA LEGA È L’UNICO PARTITO DEL GOVERNO SENZA UN TG - VINCE GIANNI LETTA CHE PORTA A FORZA ITALIA IL TG2 (PREZIOSI) E RAISPORT (VOLPI, UNA VOLTA PD) - LA VITTORIA MONCA (FUORI FUORTES) DELLA FILIERA TRASVERSALE ROSSI-SERGIO-ORFEO-SOLDI: ''CHIOCCI AL TG1, A CHI RISPONDE? PERCHÉ LA MELONI L’HA VOLUTO A TUTTI I COSTI?” - I DUBBI SULLA TENUTA DELLA DIARCHIA SERGIO-ROSSI - I MOTIVI PER CUI E' SALTATO FUORTES

ELLY SCHLEIN DA FABIO FAZIO A CHE TEMPO CHE FA

DAGOREPORT

Chi può festeggiare e godere per le nomine in Rai appena fatte dal Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini?

 

Esce sicuramente cornuta e mazziata la neo-segretaria del Pd, Elly Schlein, che incassa la prima vera batosta politica da quando ha vinto le primarie. Altro che armocromista: Elly si ritrova con un pugno di mosche nella tasca del trench griffato.

 

mario orfeo

La sinistrata multigender era contraria ad avere nei posti di comando persone associate a un Pd del passato, non "suo", e si ritrova con il Tg3 nelle salde manine del renziano-trasversalista Mario Orfeo, il talk di Bianca Berlinguer e Rai Cultura guidata da Silvia Calandrelli.

 

roberto sergio giampaolo rossi

 

 

Per evitare di ritrovarsi in quota dem persone non gradite, la Schlein aveva sguinzagliato il suo ambasciatore, Francesco Boccia (ma si è attivato anche Dario Franceschini) per “trattare” con il neo ad, Roberto Sergio, le caselle destinate al Partito Democratico.

 

Al Nazareno, però, devono aver dimenticato che Sergio, democristiano di lungo corso molto vicino a “Pierfurby” Casini, ed esponente del cosiddetto "partito Rai", per sedersi sulla poltrona di Amministratore delegato ha accettato di entrare in una “alleanza” con il plenipotenziario di Fratelli d'Italia Giampaolo Rossi, che a sua volta ha trovato al suo fianco quel gran navigatore di stampo renziano di Mario Orfeo e la presidente, Marinella Soldi, anche lei renziana che fu nominata come Fuortes dal governo Draghi, che si è poi assicurata la conferma fino al prossimo anno allineandosi senza fare un plissé ai voleri del duplex Rossi-Orfeo).

bianca berlinguer

 

Facendo quadrato, la “santa alleanza” di Viale Mazzini ha rimbalzato le richieste di Boccia: Elly avrebbe infatti voluto al Tg3 Costanza Crescimbeni.

 

Tra gli sconfitti della grande partita Rai c’è anche una grossa fetta di Fratelli d’Italia, che ha alzato le barricate sulla candidatura di Gian Marco Chiocci alla direzione del Tg1.

 

meloni chiocci

Rossi, Sergio e Orfeo hanno provato in ogni modo a rintuzzare l’arrivo del direttore di AdnKronos a Saxa Rubra, spingendo Marinella Soldi a minacciare sui giornali il suo voto contrario, in quanto esterno al migliaio di giornalisti contrattualizzati dalla Rai. Il loro piano era di far traslocare il pupillo di Sangiuliano, Nicola Rao, dal Tg2 al Tg1.

 

L’opposizione deriva sia da ragioni professionali (non lo reputano capace di guidare il Tg dell'ammiraglia), sia da ragioni politiche: Chiocci, a differenza di Rao, è considerato "non affidabile".

 

soldi meloni chiocci

“A chi risponde Chiocci?”, si chiedono i più. La sua nomina si deve a una “fissa” di Giorgia Meloni, che come già dimostrato con Cingolani o Donnarumma, quando si incaponisce su un nome, difficilmente indietreggia, anche a costo di andare a sbattere.

 

Come è avvenuto sulla partita Enel, dove si è ritrovata, grazie all'aut-aut di Letta e Salvini in Cdm, due nomi ai quali aveva sbarrato, con il sostegno di Fazzolari e Mantovano, l'ingresso di Palazzo Chigi: Scaroni e Cattaneo.

 

La testardaggine meloniana ha spinto il corpaccione di Fratelli d’Italia, contrario a Chiocci, a riconoscere un po’ di ragione a questo disgraziato sito: “Fa bene Dagospia a chiamarla Ducetta…”

 

 

SALVINI MELONI IRONIA SU FAZIO

A uscire scornato dalla lotteria di Viale Mazzini è anche Matteo Salvini, l’unico esponente di punta della maggioranza che non ha un Tg nazionale sotto la sua cappella. Si dovrà accontentare delle testate regionali.

 

Vittorioso, invece, l’immarcescibile Gianni Letta, che grazie al voto decisivo della "sua" Simona Agnes, è riuscito a portare a casa per Forza Italia la direzione del Tg2, con Antonio Preziosi. 

 

marinella soldi carlo fuortes roberto sergio

Ascrivibile all’inner circle lettiano, tendenza circolo Aniene, c’è anche Jacopo Volpi, fino a ieri in quota Pd, che un rapido cambio di casacca l'ha spinto alla guida di RaiSport.

 

Un colpo da antico maestro democristiano, quello dell’"Eminenza azzurrina", che guarda anche al futuro, visto che nessuno si sente di confermare che Mediaset resterà a lungo nelle mani della famiglia Berlusconi. Nel dubbio, meglio portare a casa la direzione di un telegiornale nazionale...

 

E va pure detto che la corsa alle poltrone apicali di Viale Mazzini, Giorgia Meloni se la sarebbe risparmiata volentieri. Al suo arrivo a Palazzo Chigi non esitò a dire a Carlo Fuortes: “Tu resti”. Con la speranza di gestire la patata bollente della Rai con un interregno “neutro” per un anno, fino alla scadenza naturale del mandato di Fuortes.

 

SIMONA AGNES GIANNI LETTA

Solo dopo, a giugno, alla scadenza del mandato, sarebbe iniziata la presa della Bastiglia Rai, possibilmente senza spargimenti di sangue. Ma la contrarietà di Salvini, che avrebbe voluto subito “bonificare” la tv pubblica con l'estromissione di Fuortes, faceva scopa con l'ostilità di Giampaolo Rossi, che vedeva in crisi il suo eterno ruolo di referente di Fdi per il servizio pubblico dall'arrivo del "consigliori" Bruno Vespa al fianco di Giorgia.

LA NUOVA RAI MELONIANA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

 

Infine, una volta che la trattativa di Letta per la conquista del Tg2 ha tagliato il traguardo, la "sua" consigliera Simona Agnes era finalmente libera di unirsi agli altri anti-Fuortes per portare a compimento il “Rai-baltone”.

 

Ora, per un anno, Roberto Sergio siederà sulla tanto agognata poltrona di amministratore delegato, un incarico che scadrà poco prima delle elezioni europee del giugno 2024, quando, in un avvicendamento ampiamente evocato, cederà lo scettro a Giampaolo Rossi.

 

GIAMPAOLO ROSSI

Quali risultati porterà questa “diarchia”, è tutto da scoprire. Andranno d'accordo? Si tireranno le orecchie? Partiranno veleni e sgambetti? Come è tutto da vedere cosa si inventerà lo sconfitto Salvini nel già persistente duello tra Lega e Fratelli d’Italia. A cui si aggiunge l'ira di Elly Schlein e  il malcontento di una fetta consistente di Fdi, non pienamente convinta dalla scelta della premier sul Tg1 nelle mani di Chiocci.

 

Giampaolo Rossi e molti meloniani continuano a chiedersi insistentemente: “Perché Giorgia ha preso la fissa di Chiocci? Perché l’ha voluto a tutti i costi?". Ah,  saperlo…

ANTONIO PREZIOSI ALFONSO SAMENGO ANTONIO PREZIOSI

incoronata boccia giampaolo rossii post del blog di giampaolo rossi 7GIAMPAOLO ROSSI E INCORONATA BOCCIAsteve bannon alla biblioteca angelica di roma con giampaolo rossii post del blog di giampaolo rossi 2

GIAN MARCO CHIOCCI MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI E SUSANNA CECCARDI ATTOVAGLIATI DA MAXELAcompleanno di salvo nastasi mario orfeo dario franceschini massimo osanna gaetano manfredi ugo brachetti peretti matteo renzi

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...