nicola piovani ida de benedetto giuliano urbani - ida di benedetto walter veltroni gennaro sangiuliano maria rosaria boccia federica corsini michela de biase franceschini

DAGOREPORT - CON LA CULTURA NON SI MANGIA MA, DI SICURO, AL MINISTERO DEI BENI CULTURALI SI SCOPA - DALL’INDIAVOLATO DE MICHELIS AL SENTIMENTALE VELTRONI, DA MELANDRI ALLACCIATA A PIOVANI AD URBANI TRAFITTO DA IDA DE BENEDETTO, FINO A BONDI E FRANCESCHINI IN LOVE - VITTORIO SGARBI, UNO CHE SE NE INTENDE (RIMOSSO DUE VOLTE DA SOTTOSEGRETARIO AL MIC, L’ULTIMA DA "GENNY"), DIFENDE IL REVENGE CULTURALE DELLA “POMPEIANA ESPERTA” BOCCIA (“FA BENE A DIFENDERE LA SUA DIGNITÀ") E POI METTE IL DITO NELLA PIEGA DEI PANTALONI: “NON È ESCLUSO CHE ALL'INTERNO DELLA FAMIGLIA DEL MINISTRO, UNA PERSONA, CHE POTREBBE ESSERE LA MOGLIE, GLI HA DETTO ''QUESTA NON LA PUOI NOMINARE''. E' UN PASTICCIO LEGATO ALL'INFATUAZIONE VERSO QUESTA DONNA. NON C'È PECULATO, NÉ ALTRO. PER FARE LA CONSIGLIERA NON SERVE CHISSÀ QUALE TITOLO. LO PUÒ FARE ANCHE UN FATTORINO. NON E' CREDIBILE CHE SIA STATO UN FUNZIONARIO A STOPPARE LA NOMINA” - COMUNQUE SIA ANDATA, DAGOSPIA AUGURA OGNI FORTUNA ALLA SIGNORA FEDERICA CORSINI SPOSATA SANGIULIANO, MA STARE IN GUARDIA, VISTI I PRECEDENTI AL COLLEGIO ROMANO, È IL MINIMO: LE BOCCE NON SAI MAI DOVE POSSONO FERMARSI…

DAGOREPORT

Maria Rosaria Boccia GENNARO SANGIULIANO GIUSEPPE CRUCIANI A POLIGNANO

Con la cultura non si mangia, diceva un ex ministro, ma, di sicuro, al ministero dei Beni Culturali si scopa. Bisognerebbe farlo sapere ai giovani che non studiano e si sollazzano con PornHub.

 

Dalla letteratura al letto il passo sembra breve tanto quanto dal letto alla scopata. Non ci riferiamo certo all’eterno sottosegretario Sgarbi, bensì a quel sottile fascino che esercitano i ministri della cultura che, quando entrano al Collegio Romano si trasformano seduta-stante in una specie di Alain Delon con libro in mano e occhiali sulla fronte. 

 

Cos’è che rende attrattivi come una calamita i ministri della cultura per certe femmine del branco? Nel rispetto di genere, anticipiamo che è vero anche il contrario. Walter Veltroni, detto Uolter, e Giovanna Melandri da New York si “stimavano” molto a vicenda e il primo lasciò la poltrona del Collegio Romano alla seconda: che fu ministro per i Beni e le attività culturali nei Governi D’Alema I, D’Alema II e Amato II. Quando una sera del 2002, per caso, te la vedi lungo le curve del Tevere fu pizzicata dai paparazzi di “Chi” baciarsi con il musicista Nicola Piovani. 

enrico lucci con giovanna melandri prima del film di walter veltroni

 

Il compagno della deputata, Marco Morielli, 53enne, padre di sua figlia, abbozzò. Anzi, fece di più, consegnò alla storia del costume italiano una battuta memorabile: “Siamo giovani, siamo aperti, io sono di sinistra”. Nel 2009, quando l’ex ministra e direttrice del Maxxi (a stipendio variabile) si sposò con Marco Morielli il “Corriere” titolò: “Nozze in Veltroni Style”. 

 

All’inizio di tale attrazione culturale fu l’indiavolato Gianni De Michelis, che si occupò di cultura quando era ministro delle Partecipazioni Statali. Tra un avvio dei “Giacimenti culturali” e l’altro, il craxiano, giunto all’età adulta senza il conforto di una sana vita sessuale, cercò di recuperare il sollazzo perduto scatenandosi nella sua suite all’Hotel Plaza e nelle italiche discoteche facendo strame di femmine ammaliate dal potere. E mica si preoccupa che tutti lo sapessero: “Avevo un comportamento trasparente – disse -, a differenza dei miei colleghi sposati e ipocriti”.

veltroni

 

Per la liberazione dalla dittatura catto-comunista in cultura si dovette quindi attendere la rivoluzione berlusconiana, che portò nell’ex Palazzo dei gesuiti l’austero bocconiano Giuliano Urbani. La statura, fisica, non era il suo forte, non un Adone. A un certo punto, il già allora sottosegretario Vittorio Sgarbi esternò che il ministro voleva piazzare in Rai la sua amante, l’attrice Ida di Benedetto. La cosa emerse, i due la ammisero e poi divennero compagni nella vita (e uno).

 

Sandro Bondi conobbe Manuela Repetti quando era ministro dei Beni culturali nel secondo Governo del sire di Hard-core. L’”Espresso” pubblicò “Bondi in love” vedendoli mano nella mano. Lui le scriveva poesie d’amore. I due andarono a vivere insieme e, per lei, oltre alla moglie, anni dopo lasciò pure Berlusconi (e due).

De Michelis

 

Nel 1986 il tre volte ministro della cultura Dario Franceschini aveva sposato Silvia Bombardi; ma con il passaggio del marito al ministero del Collegio Romano si svilupparono altri sentimenti: il 14 settembre 2014, mentre era ministro, Franceschini sposò a Sutri la bella Michela Di Biase, anch'essa esponente del PD, da allora in grande ascesa (e tre). 

 

La bella Marianna Madia, così amica dell’ex ministro Walter-Ego, nonché fidanzata con il figlio del presidente della Repubblica, Giulio Napolitano, sfiorò il ministero fatale nei governi Renzi e Gentiloni, ma dovette accontentarsi (!) della “semplificazione” perché Dario il Grande riottenne il posto al Collegio Romano. 

 

FEDERICA CORSINI - GENNARO SANGIULIANO - 2

A scalzarlo, il 22 ottobre del 2022, ci riuscì solo l’attuale ministro Gennaro Sangiuliano da Napoli, sposato con la giornalista del Tg2 (lui era il suo direttore) Federica Corsini (che combinazione: dopo il decollo del coniuge al Collegio Romano è stata promossa vice direttore del Tg2). 

 

Anche nel suo caso la statura, fisica, non è il pezzo forte tuttavia, dalle parti di Pompei sembra che il “Bombolo del golfo” eserciti un’attrazione fatale per estetiste, venditrici di mozzarelle, proprietarie di negozi per abiti da sposa, influencer di bellezza e benessere. 

Come Urbani, anche Sangiuliano ha avuto quel rompicojoni di Sgarbi come sottosegretario.

il bacio tra giovanna melandri e nicola piovani

 

Contattato da “Il Foglio” sul caso Boccia, premette che fu costretto dal ‘O ministro ‘nnammurato a rassegnare le dimissioni per presunti traffici di quadri: “E’ il contrappasso di Gennaro Sangiuliano. Io mi sono dimesso da sottosegretario alla Cultura dopo essere stato vittima di lettere anonime, che il ministro ha ritenuto di girare all’Antitrust senza nemmeno parlarne prima con me. Quando la deontologia vorrebbe ben altro, e cioè che una lettera anonima venga soltanto cestinata”. 

 

Il Vecchio Sgarbone, ormai scomparso dalle mille luci della ribalta politica, si toglie un sassolino dal mocassino e applaude il revenge culturale della “Pompeiana esperta”: “Tutto quello che è emerso dimostra che le relazioni, i rapporti e gli incontri tra il ministro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia ci sono stati. Credo che la signora faccia bene a difendersi e a difendere la sua dignità“.   

 

Giuliano Urbani - Ida Di Benedetto

Quindi fa presente che “dare un incarico a un’amica o un amico a cui si riconoscono determinate qualità, vere o presunte, non è certo una novità per la politica. Non è nemmeno uno scandalo. E’ sempre successo e non ci sono mai stati problemi. I giornali hanno parlato di questioni personali o familiari del ministro Sangiuliano. Io questo non posso saperlo…”.

 

Alla constatazione di Ruggiero Montenegro del “Foglio”: “Viene da sé, quindi, che Sgarbi non creda alle ricostruzioni fornite da via del Collegio romano e nemmeno alla storia delle competenze che mancherebbero a Boccia”, il critico d’urto mette il dito nella piega dei pantaloni: “Macché, per fare la consigliera del ministro non serve chissà quale titolo o merito. Lo può fare anche un fattorino.

flavia prisco walter veltroni (2) ricevimento quirinale 2 giugno 2024

 

Per questo non trovo molto credibile che sia stato un funzionario a stoppare la nomina, anche dopo aver analizzato severamente il curriculum della signora Boccia. E’ il ministro che decide sui suoi consiglieri, o almeno dovrebbe. Questa volta è intervenuto qualcosa di misterioso…”.

 

Più esplicito oggi lo Sgarbone intervistato da da "Metropolis" su Repubblica.it: "Questo pasticciaccio nato sul nulla, nasce da una promessa, poi visto che il ministro ha cambiato idea, lei (Boccia ndr) ha reagito". "Non è escluso che all'interno della famiglia del ministro, una persona, che potrebbe essere la moglie, gli ha detto ''questa non la puoi nominare'".

 

"E' un pasticcio - ha insistito Sgarbi - legata al pettegolezzo, perché non c'è peculato, né altro. E' un pasticcio legato alla sua simpatia, all'infatuazione verso questa donna".

 

Comunque sia andata, Dagospia augura ogni fortuna alla signora Federica Corsini coniugata Sangiuliano, ma stare in guardia, visti i precedenti al Collegio Romano, è il minimo: le bocce non sai mani dove possono fermarsi…

marianna madia a gubbio9 sandro bondisandro bondi manuela repetti manuela repetti sandro bondimichela de biase dario franceschini foto di bacco

il tour elettorale di vittorio sgarbi 4walter veltroni foto di baccoFEDERICA CORSINI - GENNARO SANGIULIANO - 1gennaro sangiuliano federica corsini foto di baccoil tour elettorale di vittorio sgarbi 5gennaro sangiuliano con la moglie federica corsini

dario franceschini michela de biase (1) foto di baccoSandro Bondi sul balcone di Palazzo Grazioli dario franceschini con la moglie michela de biase (2)dario franceschini e michela de biaseida di benedetto e giuliano urbanidario franceschini con la moglie michela de biasedario franceschini con la moglie michela de biasemichela de biase dario franceschini foto di bacco

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano gennaro sangiuliano maria rosaria boccia gennaro sangiuliano maria rosaria boccia 1maria rosaria boccia in prima fila con gennaro sangiuliano a sanremo maria rosaria boccia al meeting di rimini con gennaro sangiuliano maria rosaria boccia gennaro sangiuliano 2maria rosaria boccia con gennaro sangiulianoGENNARO SANGIULIANO CON MARIA ROSARIA BOCCIA AL FORTE SANTA TECLA DI SANREMO. maria rosaria boccia gennaro sangiuliano post di maria rosaria boccia sulla nomina a consigliere di sangiuliano gennaro sangiuliano maria rosaria boccia GENNARO SANGIULIANO CON LA MOGLIE FEDERICA CORSINI ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…