messaggero giorgia meloni romano prodi francesco gaetano caltagirone

DAGOREPORT – CALTA STAPPA PURE IL PRODINO! – SONO ALTE LE PROBABILITA’ CHE ROMANO PRODI CHIUDA LA SUA COLLABORAZIONE CON “IL MESSAGGERO” – IN BARBA ALLE RACCOMANDAZIONI DI BARBANO, IL SUO ULTIMO EDITORIALE (1 GIUGNO) NON ERA PER NULLA “CALTAGIRONESCO”: CON L’ESTREMISMO DESTRORSO DELLA DUCETTA, L’ITALIA RISCHIA DI ESSERE IRRILEVANTE IN EUROPA – PRODI: “MELONI HA COSTRUITO UNA FORTE ALLEANZA CON VON DER LEYEN, IPOTIZZANDO UN POSSIBILE AVVICINAMENTO AL PARTITO POPOLARE, MA HA CAMBIATO DIREZIONE NELLE ULTIME SETTIMANE, FINO A RIAVVICINARSI AL SUO TRADIZIONALE SCHIERAMENTO EUROSCETTICO E CONSERVATORE, COME È APPARSO NEL RECENTE INCONTRO ORGANIZZATO DA VOX, L'ESTREMA DESTRA SPAGNOLA…” - CALTARICCONE ATTACCATO AL TELEFONO PER EVITARE LO SHOWDOWN DEL PROFESSORE 

romano prodi

DAGOREPORT

Calta stappa pure il Prodino! Sono alte le probabilita’ che Romano Prodi chiuda la sua collaborazione col “Messaggero” – In barba alle raccomandazioni del neo direttore Alessandro Barbano, il suo ultimo editoriale (in data 1 giugno) non era per nulla “caltagironesco”: con il neo-estremismo destrorso della Ducetta, sottolinea Prodi, l’Italia rischia di essere irrilevante in una Europa a due velocità.

Ultime da via del Tritone: Caltariccone attaccato al telefono per evitare lo showdown del Professore...

 

EUROPA A DUE VELOCITÀ, ORA O MAI

Editoriale di Romano Prodi per “il Messaggero” del 1 giugno - Estratto

 

Non è mai facile fare previsioni sull'andamento delle elezioni. L'impresa è ancora più difficile quando si tratta di una consultazione che coinvolge ventisette paesi, ognuno dei quali con diverse sensibilità e particolari problemi. E' tuttavia molto probabile che il prossimo Parlamento europeo troverà la sua maggioranza solo rinnovando una coalizione fondata sull'accordo fra popolari, socialisti e liberali, anche se la somma dei loro voti non sarà sufficiente per raggiungere la maggioranza dei seggi parlamentari. Si dovranno quindi aggiungere altri consensi.

Fabio Corsico Franco Caltagirone matteo Piantedosi

 

Questo obiettivo sarà reso più complesso dai veti incrociati che si sono ulteriormente accentuati in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Al quadro si aggiunge un probabile rafforzamento dei partiti euroscettici ed europessimisti, a loro volta divisi per la varietà degli obiettivi e l'intensità dei veti, anche se ormai nessuno, dopo il fallimento della Brexit, si schiera per l'uscita dall'Unione Europea.

giorgia meloni ursula von der leyen kiev

 

In questo contesto la possibilità di raccogliere i consensi sufficienti per la conferma di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione, pur rimanendo l'ipotesi più accreditata, è ovviamente diminuita, così come è fortemente aumentata la probabilità di assistere a lunghe (forse molto lunghe) trattative per eliminare veti e incompatibilità.

 

giorgia meloni in collegamento con viva24, la convention di vox a madrid4

Per quanto riguarda i partiti italiani, l'interesse maggiore si riferisce a FdI. La presidente Meloni ha infatti, per lunghi mesi, costruito una forte alleanza con von der Leyen, ipotizzando quindi un possibile avvicinamento al Partito popolare, ma ha visibilmente cambiato direzione nelle ultime settimane, fino a riavvicinarsi al suo tradizionale schieramento euroscettico e conservatore, come è apparso nel recente incontro organizzato da Vox, l'estrema destra spagnola.

 

francesco gaetano caltagirone foto mezzelani gmt45

Questa evoluzione e il veto dei socialisti nei confronti di una possibile alleanza con la destra, rendono naturalmente più difficile l'accordo fra FdI e i popolari, anche se la decisione finale dipenderà dai risultati elettorali e dall'ipotesi che i veti si mantengano nel corso delle probabili lunghe trattative.

 

Tutte queste considerazioni sono certo importanti, ma molto di più lo è riflettere sulle scelte, anzi sull'unica scelta, che l'Unione Europea dovrà fare se vuole finalmente assumere un ruolo significativo in un mondo che vede l'Europa sempre più irrilevante, come una noce schiacciata tra Stati Uniti e Cina.

alessandro barbano foto di bacco

 

……………………………….

 

E' inutile girare attorno ai problemi. Se vogliamo esistere dobbiamo abolire il diritto di veto e, nell'attesa di porre in atto il lungo, ma necessario processo di riforma dei trattati, non vi è altra scelta che procedere con un'Europa a più velocità come abbiamo fatto con grande successo per l'Euro.

 

…………………………………..

giorgia meloni bacia santiago abascal atreju

La politica della mediazione passiva non è più perseguibile in un mondo ormai diviso in blocchi tra di loro contrapposti, come risulta evidente dalla nostra assenza in tutti i tentativi di composizione della guerra di Ucraina e del conflitto tra Israele e Palestina. Quanto detto per la politica estera vale per tutti i campi che decidono il nostro futuro, dall'ambiente alla politica sociale, dall'unione bancaria a una strategia industriale comune.

 

EDITORIALE DI ROMANO PRODI - IL MESSAGGERO 1 GIUGNO

Naturalmente in ognuno di questi settori saranno necessari complicati accordi e compromessi per prendere decisioni condivise, ma il compito prioritario della prossima legislatura sarà quello di mettere l'Unione Europea in grado di prendere decisioni. Questa è la regola fondamentale per il funzionamento di ogni democrazia. E' evidente che il complicato posizionamento dei partiti europei rende difficile una decisione così radicale, ma siamo arrivati al punto in cui un serio radicalismo è necessario per la sopravvivenza.

prodi schlein

 

Ed è anche possibile perché, a scapito di tutte le dichiarazioni, nessun paese si può permettere di uscire dall'Unione. Può solo permettersi di rimanere periferico. Nelle prossime elezioni il cittadino dovrà quindi scegliere di votare per i partiti che concepiscono l'Europa come un vero centro decisionale e non come un'enorme periferia. Il resto verrà dopo.

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO